12 giugno 2014

LE INCOMPETENZE DI UN MINI-ASSESSORE:IL CASO DELLE FONDERIE BASTIANELLI

Non ci si può scandalizzare delli'ncompetenza di un assessore,quando quest'ultima è stata nominata in virtù di essere donna,le quote rosa, e di essere iscritta ad un partito,pur piccolo,alleato della compagine vincente.La competenza uno non se la può inventare da un momento all'altro nè improvvisare.I comitati che in apertura di consiliatura erano stati silenti davanti a questa semplice deduzione,ora si allarmano e sono punti nella carne viva dalle parole  pronunciate dall'assessore in questione  su un caso eclatante,le fonderie Bastianelli .Non era la prima volta,ma evidentemente ognuno si guarda il proprio giardinetto e finchè può si tiene buona l'istituzione,in questo caso il Municipio.Molto bravo è stato invece il Presidente di quest'ultimo a silenziare sin da subito i mal di pancia del territorio ,con una finta disponibilità ed apertura,con il dialogo e l'ascolto.Beninteso:ascolto fino ad un certo punto.Infatti a San Lorenzo come anche in altre parti del Municipio,vedi ex caserme di Guido Reni o abbattimento degli alberi nel quartiere Trieste,il mini sindaco e la sua giunta di amici e sodali,in qualche caso  incompetenti ,si è data da fare per accontentare altri e non i cittadini o le associazioni.
Riportiamo qui di seguito l'articolo apparso sul sito liberarepubblicadisanlorenzo sul caso,riteniamo ormai finale,delle fonderie Bastianelli.
Raffaele Fischetto

Cade cemento come neve a San Lorenzo

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L’ intervista all’Assessore Santariello sembra, ahinoi, confermare come le tragedie possano ben presto diventare farsa.
Ad oltre un anno di distanza dalla sua “chiamata “ al Governo (sic) del Municipio, l’Assessore ancora non conosce le parole della sua materia. Parla di lettere all’Avvocatura da parte dei cittadini; mentre in realtà è in atto (l’udienza è fissata il prossimo 19 giugno) un ricorso al TAR perché i cittadini della Libera Repubblica hanno scoperto (si scoperto) che per demolire un edificio storico come la Bastianelli e costruire un mostro edilizio, anche per il Piano Regolatore, ci deve essere un passaggio preciso rappresentato dal piano di recupero trattandosi non di un unico edificio, ma di più corpi di fabbrica per altro diversi anche per le funzioni che quelle mura hanno accolto. Per questo, tassandosi, sono stati costretti al ricorso, perché la politica è stata sorda.
Municipio e Comune hanno dato ragione ai proprietari rifiutandosi anche di ricorrere all’autotutela, sospendendo il permesso di costruire, che sarebbe stata possibile praticare almeno fino all’udienza del TAR. Nulla.
Ora al posto di quegli edifici c’è un cumulo di macerie, i palazzi intorno tremano, nuvole di polvere si alzano e ricadono dappertutto. Ma non finisce qui perché i casi Bastianelli che la potenza bellica rappresentata dal mondo della finanza vuole scaricare su San Lorenzo sono molti. Ci vomiteranno addosso altre brutte architetture fatte di mini appartamenti da inzeppare di posti letto. Come, tanto per restare in tema, sta per accadere a Via de Lollis dove addirittura, per far stare più comode le auto dei “ lor signori”, si vorrebbe assegnargli un occupazione del suolo pubblico di tipo “perenne”.
L’Assessore Santarello diviene davvero comica quando continua a parlare del Progetto Urbano che opporrà un vincolo. Come se i vincoli li opponesse il Comune. Quando tutto è già stato fatto? e poi quale? lo stesso, forse, che i cittadini hanno chiesto di porre sulla Bastianelli fornendo carte ( molte) e documentazione (ingente) che il presidente Gerace ha tradotto in una letterina e non in un atto amministrativo che avrebbe comportato la redazione e l’invio di un’istruttoria a cui certo il Ministero non avrebbe potuto rifiutare di dare risposta.
La politica anche questa volta ha fatto tutto da sola: ha trattato fantomatici appartamenti a canone sociale (?) e spazi che nessun cittadino di San Lorenzo ha richiesto, si è trincerata dietro al fatto che il progetto era “vecchio”, si vanta d’aver imposto all’impresa costruttrice un confronto su come lavora e il giorno che si è rimosso l’amianto nessuno ha avvertito nessuno…
Il risultato è stato quello d’aver lasciato campo libero alle solite, queste si, vecchie operazioni di rendita immobiliare. Come prima più di prima.
Cade cemento come neve a San Lorenzo, ma tutto questo l’assessore Santoriello non lo sa.

I cittadini della Libera Repubblica di San Lorenzo

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