18 giugno 2014

PASSATA LA FESTA GABBATO LO SANTO:IL CASO DELLA EX TANGENZIALE EST

 
 
 
 
Ormai il serpentone d'asfalto della nuova tangenziale est scorre in galleria  al di là del vallo ferroviario e non riversa i suoi venefici effetti sul quariere a ridosso della Nuova Stazione Tiburtina (NST),Cavour.
I residenti per anni hanno mal tollerato il traffico che scorreva a fiumi sotto le loro finestre .
Poi hanno subito per anni i lavori per la costruzione della Nuova Stazione.
Hanno sempre protestato per il degrado massimo in cui versava l'intero quadrante,in mano a senza fissa dimora,piccoli truffatori e mendicanti.Hanno manifestato per lo stato d' abbandono del Centro Ittiogenico piccola isola ecologica e centro d'eccellenza in un mare inquinatissimo,abbandonata al degrado massimo dopo la sua chiusura da tutte le amministrazioni che si sono succedute alla Regione Lazio,compresa l'attuale.
Ma qual'era il motivo per cui hanno tollerato tutto da buoni cittadini responsabili e la loro protesta ha sempre assunto  toni civili e democratici? Semplice:la promessa da parte di  tutti gli amministartori,municipali,comunali e regionali  e di tutti i colori politici,che una volta conclusa la nuova tangenziale e la Nuova Stazione Tiburtina,il quadrante sarebbe stato urbanisticamente ridisegnato .Ma la promessa che ancor più allettava i residenti era quella che il tratto di tangenziale,ormai ex,a ridosso della NST sarebbe stato abbattuto,compreso il cd grappolo di spaghetti.
Finalmente si sarebbe aperto l'orizzonte davanti alle loro finestre.Non avrebbero più visto più sopra il nastro di asfalto,  sotto ricovero dei senza fissa dimora , i guardiamacchine abusivi che pretendono il pizzo,non più degrado,sporcizia,odore forte di piscio.
Un 'illusione:passata la festa gabbato lo santo.
Coerentemente con la tradizione italica in cui vede la politica prendere per i fondelli i cittadini,c'è stato un contrordine.Non più abbatimento della ex tangenziale ma trasformazione della stessa in giardini pensili,campi da tennis,piste ciclabili e chi più ne ha più ne metta.Un 'inversione di rotta che ha lasciato a dir poco basiti i cittadini.Ma come?Abbiamo aspettato tutto questo tempo ed ora cambiate idea?Ma "non ci sono i soldi"rispondono dall'altra parte,"lo sapete c'è la crisi" e via piagnucolando.
In effetti il progetto non è nuovo .Era stato caldeggiato nella precedente consiliatura dal solo ex presidente del Municipio che si era guardato bene,fiutata l'aria ,di portarlo all'approvazione del consiglio.Un progetto che ricalca nella filosofia quelli già attuati a Parigi e a New York,con l'aggravante però che in queste città questi progetti si sono ben inseriti nel quadro urbano,mentre quello previsto per la ex tangenziale è fuori da ogni contesto.Poi sorgerebbe una domanda spontanea,visto il degrado delle aree verdi pubbliche:chi provvederebbe alla manutenzione,chi regolerebbe l'apertura e la chiusura,chi sanzionerebbe i trasgressori e via domandando.E non andate raccontando ai cittadini che il modello da applicare sarebbe quello dei punti verdi per l'infanzia,visto l'insuccesso clamoroso che hanno avuto in tutta Roma e di cui se ne occupa persino anche la magisratura.
E qui siamo alle solite:i cittadini con a capo l'associazione Rinascita Tiburtina si sono tirate su le maniche e hanno iniziato una raccolta firme per chiedere " a chi di dovere" di mantenere le promesse,di abbattere questo primo tratto della tangenziale e di restituire al quartiere un pò di dignità,un pò di vivibilità dopo tanti anni di degrado e di inquinamento.
Tre Righe seguirà la vicenda e appoggia la richiesta dei cittadini.
Le promesse vanno mantenute e non disattese.
Domenico Fischetto

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