Con l'arrivo della bella stagione si riaprono i contenziosi mai chiusi sui liberi accessi negli arenili di Ostia.E' possibile mai che l'arenile ,il mare ,la natura siano di proprietà privata?E che se uno non sgancia il pizzo d'ingresso non può stendere il telo sull'arenile,piantare il proprio ombrellone e farsi un bagno refrigerante nel mare di Ostia?E' possibile mai che ancora stiamo qui a discutere se i liberi bagnanti,cioè tutti noi,dobbiamo essere relegati nelle riserve "indiane" di arenili transennati e privi di servizi,mentre i gestori degli stabilimenti balneari ne impediscono l'accesso ai propri e si arricchiscono pagando quattro soldi per le concessioni demaniali?
Un vero scandalo:saputo e risaputo.Ma eccoci qui con la stagione balneare alle porte a dibattere il problema sempre discusso ma mai risolto.
Ci riprova il buon Athos De Luca,consigliere comunale e presidente della Commissione Ambiente con un comunicato stampa in cui si scaglia contro Assobalneari, che continua ad impedire il libero accesso agli arenili gestiti dai membri della propria associazione di categoria.
A dire il vero abbiamo conosciuto il consigliere De Luca in tempi migliori,quando in prima persona si metteva alla testa di proteste pubbliche ed era sempre in prima linea in battaglie di civiltà soprattutto se legate all'ambiente.Ora ,probabilmente l'età ha il suo peso, si limita ad emettere comunicati stampa o interrogazioni al Sindaco o all'assessore di turno che il più delle volte rimangono senza risposta.
Comunque l'opera dell'uomo è sempre apprezzabile non fosse altro perchè non butta mai la spugna ed è sempre lì pronto a denunciare abusi e soverchierie.
Tre Righe lo ringrazia e gli augura buon lavoro.
Questo è il comunicato stampa
Domenico Fischetto
ACCESSO SPIAGGIA. DE LUCA (PD) INACCETTABILE
PROTESTA ASSOBALNEARI. COMUNE POTREBBE REVOCARE CONCESSIONI.
Apprendiamo dalle agenzie che l’Assobalneari,
con in testa il Presidente Renato Papagni, sta protestando contro l’apertura di
due varchi a mare per consentire il libero accesso al mare da parte dei
cittadini, come previsto dalla legge e dalle ordinanze del Sindaco e della
capitaneria di Porto.
Il Presidente della Commissione Ambiente
Athos De Luca, che in tutti i modi ha sollecitato le istituzioni a garantire
l’apertura dei varchi, definisce inaccettabile la protesta di Assobalneari, che
è ben consapevole di aver sequestrato negli anni, con muri e reticolati, tutto
il lungomare di Ostia, impedendo l’accesso alle spiagge anche nei periodi fuori
dalla stagione estiva, in violazione della legge che prevede chiaramente un
accesso al mare tra uno stabilimento e l’altro.
“Questa associazione di categoria – dichiara De
Luca – deve capire una volta per tutte, che la spiaggia è un bene condivisibile
con tutti i cittadini e lo stato rilascia concessioni a condizione che siano
rispettate le regole , altrimenti in caso contrario, Roma Capitale ha il potere
di revocare le stesse concessioni”.
“Oggi su 9 KM di spiaggia ad Ostia ci sono
oltre 65 stabilimenti ai quali, afferma De Luca, va imposta l’apertura di varchi tra uno stabilimento e
l’altro. L’Amministrazione di Roma Capitale deve diffidare gli stabilimenti ad
aprire questi varchi con una specifica Ordinanza e, in caso contrario, il
Comune può procedere alla revoca della concessione. E’ assurdo e incivile
vedere cittadini e famiglie con bambini, costretti a scavalcare muri di
recinzione per accedere alla spiaggia; inoltre, viene denunciata anche una vera
e propria truffa messa in atto da alcuni stabilimenti che chiedono un pagamento
di euro 5 per il solo accesso alla spiaggia anche a quanti non intendono
usufruire dei servizi dello stabilimento”.
“Questo problema – prosegue il rappresentante
del PD - si pone, anche con maggiore gravità, nel periodo invernale con gli
stabilimenti chiusi e la completa impossibilità di accedere al mare anche per
poter praticare sport o fare una semplice passeggiata).
“Oltre a questo intervento di emergenza -
conclude De Luca – è necessario, nella redazione del nuovo PUA (Pubblica
Utilizzazione Arenili) che l’Amministrazione capitolina inserisca la
realizzazione di nuovi varchi e la possibilità di revoca della concessione a
coloro che non ottemperano agli obblighi di legge. Non si può parlare di
turismo e di godimento dei beni naturali e poi tollerare questa illegalità che
ne preclude la fruibilità”.
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