19 giugno 2014

LIBERO ACCESSO ALLE SPIAGGE DI OSTIA

 
 
 
 
 
Con l'arrivo della bella stagione si riaprono i contenziosi mai chiusi sui liberi accessi negli arenili di Ostia.E' possibile mai che l'arenile ,il mare ,la natura siano di proprietà privata?E che se uno non sgancia il pizzo d'ingresso non può stendere il telo sull'arenile,piantare il proprio ombrellone e farsi un bagno refrigerante nel mare di Ostia?E' possibile mai che ancora stiamo qui a discutere se i liberi bagnanti,cioè tutti noi,dobbiamo essere relegati nelle riserve "indiane" di arenili transennati e privi di servizi,mentre i gestori degli stabilimenti balneari  ne impediscono l'accesso ai propri e si arricchiscono pagando quattro soldi per le concessioni demaniali?
Un vero scandalo:saputo e risaputo.Ma eccoci qui con la stagione balneare alle porte a dibattere il problema sempre discusso ma mai risolto.
Ci riprova il buon Athos De Luca,consigliere comunale e presidente della Commissione Ambiente con un comunicato stampa in cui si scaglia contro Assobalneari, che continua ad impedire il libero accesso agli arenili gestiti dai membri della propria associazione di categoria.
A dire il vero abbiamo conosciuto il consigliere De Luca in tempi migliori,quando in prima persona si metteva alla testa di proteste pubbliche  ed era sempre in prima linea in battaglie di civiltà soprattutto se legate all'ambiente.Ora ,probabilmente l'età ha il suo peso, si limita ad emettere comunicati stampa o interrogazioni al Sindaco o all'assessore di turno che il più delle volte rimangono senza risposta.
Comunque l'opera dell'uomo è sempre apprezzabile non fosse altro perchè non butta mai la spugna ed è sempre lì pronto a denunciare abusi e soverchierie.
Tre Righe lo ringrazia e gli augura buon lavoro.
Questo è il comunicato stampa
Domenico Fischetto
 
 
ACCESSO SPIAGGIA. DE LUCA (PD) INACCETTABILE PROTESTA ASSOBALNEARI. COMUNE POTREBBE REVOCARE CONCESSIONI.
 
Apprendiamo dalle agenzie che l’Assobalneari, con in testa il Presidente Renato Papagni, sta protestando contro l’apertura di due varchi a mare per consentire il libero accesso al mare da parte dei cittadini, come previsto dalla legge e dalle ordinanze del Sindaco e della capitaneria di Porto.
Il Presidente della Commissione Ambiente Athos De Luca, che in tutti i modi ha sollecitato le istituzioni a garantire l’apertura dei varchi, definisce inaccettabile la protesta di Assobalneari, che è ben consapevole di aver sequestrato negli anni, con muri e reticolati, tutto il lungomare di Ostia, impedendo l’accesso alle spiagge anche nei periodi fuori dalla stagione estiva, in violazione della legge che prevede chiaramente un accesso al mare tra uno stabilimento e l’altro.
“Questa associazione di categoria – dichiara De Luca – deve capire una volta per tutte, che la spiaggia è un bene condivisibile con tutti i cittadini e lo stato rilascia concessioni a condizione che siano rispettate le regole , altrimenti in caso contrario, Roma Capitale ha il potere di revocare le stesse concessioni”.
“Oggi su 9 KM di spiaggia ad Ostia ci sono oltre 65 stabilimenti ai quali, afferma De Luca, va imposta  l’apertura di varchi tra uno stabilimento e l’altro. L’Amministrazione di Roma Capitale deve diffidare gli stabilimenti ad aprire questi varchi con una specifica Ordinanza e, in caso contrario, il Comune può procedere alla revoca della concessione. E’ assurdo e incivile vedere cittadini e famiglie con bambini, costretti a scavalcare muri di recinzione per accedere alla spiaggia; inoltre, viene denunciata anche una vera e propria truffa messa in atto da alcuni stabilimenti che chiedono un pagamento di euro 5 per il solo accesso alla spiaggia anche a quanti non intendono usufruire dei servizi dello stabilimento”.
“Questo problema – prosegue il rappresentante del PD - si pone, anche con maggiore gravità, nel periodo invernale con gli stabilimenti chiusi e la completa impossibilità di accedere al mare anche per poter praticare sport o fare una semplice passeggiata).
“Oltre a questo intervento di emergenza - conclude De Luca – è necessario, nella redazione del nuovo PUA (Pubblica Utilizzazione Arenili) che l’Amministrazione capitolina inserisca la realizzazione di nuovi varchi e la possibilità di revoca della concessione a coloro che non ottemperano agli obblighi di legge. Non si può parlare di turismo e di godimento dei beni naturali e poi tollerare questa illegalità che ne preclude la fruibilità”.
 
 

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