7 giugno 2014

LETTERA DI BIANCHI AI SOCI DI PROGETTOROMA


 

 
30.05.2014
Cari Amici,

credo sia arrivato il momento di fare il punto sul dibattito che si e' aperto all'interno di ProgettoRoma a seguito dell'adesione all'appello "Rodota'-Zagrebelsky".

Nelle scorse settimane ho avuto modo di discutere con molti di Voi circa le rispettive posizioni e ne ho tratto alcune conclusioni che riassumo di seguito.

 

Anzitutto è emerso con evidenza che non vi e' alcuna possibilità' che le due anime - una "politico/partitica", l'altra "politico/culturale"- possano continuare a convivere all'interno di ProgettoRoma, senza che si determinino contrapposizioni destinate a paralizzarne l'attività.

Dunque occorre trovare altre soluzioni, e in questo senso i sostenitori della "prima anima" hanno fornito un contributo importante, avendo deciso di dare vita ad una "Nuova Cosa" di natura squisitamente politica (progetto che personalmente seguiro' con grande attenzione) fermo restando che ciascuno di loro decidera' se rimanere anche dentro ProgettoRoma.

A questo punto sono i fautori dell'anima "politico-culturale" che devono valutare i termini della loro appartenenza a ProgettoRoma, avendo presente che occorre rispettare un presupposto e costruire una condizione operativa.

 

Il presupposto e' che ProgettoRoma non vuole essere l'ennesimo circolo culturale romano, n'è un club di adepti, intellettuali o professionisti che siano; e neanche una delle pur benemerite associazioni che si occupano di salvare monumenti, parchi, paesaggi e specie in estinzione; ne', meno che meno, un movimento di supporto più o meno esplicito a questo o a quel partito.

ProgettoRoma è un’associazione aperta a persone interessate ad occuparsi - in piena liberta' di giudizio e di comportamenti - dei grandi temi di Roma, con l'obiettivo di giocare un ruolo nei processi di governo della citta'.

Questo era il programma con il quale un anno fa si è presentata alle elezioni comunali (ricordate lo slogan fare di Roma una città bella, efficiente, equa, sicura e sostenibile?) e questo resta il suo orizzonte culturale e politico.

Mi rendo conto che rispettarlo creerà delle difficolta', dato che, ad esempio, vedo gia' delinearsi valutazione molto diverse a proposito dell’amministrazione Marino (per non parlare del dilagante renzismo). Ma questo e' proprio il terreno su cui ciascuno deve valutare l’interesse a proseguire il percorso intrapreso.

 

Quanto alla condizione operativa, discende dalla constatazione che per svolgere questo difficile ruolo è necessario che ProgettoRoma sia in grado di esprimere un’elevata progettualità culturale e politica, per la qual cosa esistono al suo interno le  intelligenze e le competenze, ma non ancora un’adeguata capacità di lavoro.

Ne discende che d’ora in poi terremo in piedi esclusivamente le iniziative per le quali esistono non solo i contenuti ma anche le persone disponibili a portarle avanti e responsabili della loro conduzione.

Questo vale per le iniziative di cui da tempo discutiamo ("Fori-Appia Antica", "Mobilita”, "Moratoria urbanistica") come per le nuove, nonché per la gestione del sito, per il rilancio di Ebdomadario, per i seminari itineranti, i convegni e via dicendo.

Per questo chiedo a quanti di Voi vorranno confermare l’interesse a proseguire il percorso intrapreso con ProgettoRoma, di dare un segnale di disponibilità anche in questa direzione.

 

Bene, questo è quanto volevo e dovevo dire.

Vi ringrazio per l’attenzione e nel ribadire la più ferma determinazione a portare avanti ProgettoRoma, aspetto dichiarazioni, commenti e proposte.

 

Un caro saluto

Alessandro Bianchi

 

 

 

 

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