Magari le fiaccole si spegneranno se continua a piovere così per tutta l'acqua che sta venendo giù in questo momento a Roma,ma Tre righe parteciperà lo stesso alla fiaccolata contro il razzismo e contro il marcio che si annida al Campidoglio ,aggiungiamo noi, che si svolgerà alle 18 con appuntamento a Piazza del Campidoglio.
Quello che segue è il manifesto degli organizzatori.
D.F.
Piazza del Campidoglio
Roma può e deve confermare la sua tradizione di accoglienza, e non può rassegnarsi al
degrado ed all’impoverimento progressivo delle sue periferie.
L’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo
‐ fra i quali si contano molte donne e minori
‐
è un dovere ineludibile per una società civile e per una comunità degna di questo nome ed è per
questo che l’intero mondo del lavoro e dell’associazionismo si è mobilitato immediatamente, oltre
che per sollecitare le istituzioni ai diversi livelli ad adempiere fino in fondo al loro compito, pure in
una situazione nella quale si manifesta il disagio dei cittadini, italiani e romani, assolutamente
comprensibile in un quadro di degrado e di povertà aggravati dalla mancanza del lavoro
Non è ammissibile, difatti, che le diverse comunità di immigrati, che fuggono dalle
persecuzioni e dalle guerre, non trovino nell’Europa e nello Stato italiano la garanzia prevista dai
trattati e dalle normative internazionali. Sono troppi i ritardi con cui vengono svolte le procedure
per rispondere alle richieste di asilo, con cui vengono gestiti i centri di seconda accoglienza
(SPRAR). Come dimostra l’esperienza in altri campi d’intervento, è preferibile un sistema fondato
su strutture di accoglienza di piccola entità, integrate nei territori e diffuse in tutti i municipi.
L’inclusione non è un problema di sicurezza, è un problema sociale e come tale va trattato.
I fatti di Tor Sapienza sono emblematici da questo punto di vista e rischiano di creare un
precedente pericoloso, innescando una dinamica secondo la quale alla violenza si risponde con
l’arretramento dello Stato. Viceversa, proprio il ruolo dello Stato e delle istituzioni va rafforzato,
partendo dalla qualità dei servizi pubblici erogati.
La violenza deve essere condannata sempre e comunque, così come è doveroso
stigmatizzare il comportamento di quelle forze politiche che strumentalizzano il disagio e
alimentano l’odio sociale.
La risposta al degrado delle periferie
‐ che denunciamo da anni ‐ non può venire dalla
compressione dei diritti umani da esercitare a carico dei più deboli, bensì da politiche mirate volte
alla costituzione di un tessuto sociale ed economico in grado di dare risposte permanenti ai
cittadini.
Roma non è soltanto una cartolina per turisti, ma è fatta di tante realtà, molte delle quali in
sofferenza.
Le istituzioni devono dare una risposta immediata al disagio sociale, facendo del tema delle
periferie una priorità della propria azione politica, anche coinvolgendo tutti i soggetti sociali in
un’azione corale, la sola che può creare coesione sociale
Per le suddette ragioni e per rimettere al centro dell’agenda politico
‐amministrativa il tema
delle periferie – in cui le indiscutibili difficoltà legate al degrado sociale ed ambientale, e le
intolleranze di ordine razziale, rischiano di determinare una pericolosa implosione
‐ che riteniamo
doveroso richiamare le coscienze civili della città, le istituzioni, le associazioni e le comunità a
focalizzare l’attenzione sulla centralità dei temi della coesione, dell’integrazione e dell’inclusione
sociale, ponendosi, nel contempo, a garanzia di quell’irrinunciabile senso di sicurezza che soltanto
un attento governo del territorio può fornire, in un clima di necessaria visione condivisa di
superamento delle fragilità ed a tutela della cittadinanza nel suo insieme.
A tal fine il
giorno 4 dicembre 2014 alle ore 18.00, i sottoscrittori del presente appello
promuovono una fiaccolata che si svolgerà in piazza del
Campidoglio per:
condannare con fermezza ogni tipo di violenza;
praticare la via del dialogo;
fare proposte per superare l’emergenza e per governare in termini
pianificati gli interventi per il prossimo periodo, da incentrarsi sul
tema dello sviluppo, crescita, integrazione socio
‐culturale;
avviare concretamente un processo di recupero e riqualificazione
delle periferie romane, così da riaffermare il valore di una Capitale
accogliente e includente.
Il Comitato Promotore
CGIL, CISL, UIL, ACLI, ARCI, CENTRO ASTALLI, CNCA, COMUNITA’ SANT’EGIDIO, FORUM TERZO
SETTORE, LIBERA, FONDAZIONE INTERNAZIONALE DON LUIGI DI LIEGRO, SOCIAL PRIDE
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