E’ stata pubblicata l’ultima fatica di Gian Carlo Marchesini:LA SCRITTURA CHE SALVA,edizioni Agra
Abbiamo imparato a conoscere l’autore attraverso i suoi
interventi nel nostro giornale e,per chi ne ha avuto la possibilità attraverso la lettura delle sue precedenti opere .Citiamo solo le ultime due:Io
sono la Villa e Diario Militante.
Di cosa parla quest’opera?Certamente della scrittura ,ma perché
salva?
L’esperienza dell’autore come volontario in due strutture
pubbliche,una scuola media e una casa
famiglia,lo mette in contatto con realtà differenti ma per certi versi simili.E questo libro ne è risultato e testimonianza insieme di questa esperienza .
Da
un lato degli adolescenti di famiglie piccolo-medio borghesi che frequentano
una scuola media di quartiere,dall’altra degli adolescenti che provengono da
famiglie con problemi affidati alle cure di una casa famiglia. Un mix
molto differente ma con molti punti in comune per via dell’età, messi insieme,quasi legati,che porta il
lettore a riflessioni e comparazioni continue,dal minimo comune denominatore rappresentato
dall’amico, dal fratello maggiore, dal complice,ma mai percepito come insegnante o espressione dell'Autorità, Marchesini.
Non crediamo che l’autore sia in possesso di particolari titoli
accademici o vincitore di concorsi tali da poterlo accreditare in strutture pubbliche ,secondo lo schema classico.Può anche darsi. Riteniamo piuttosto che nel suo caso valga il metodo a qualcosa molto vicino alla “chiara fama” e al pubblico
apprezzamento.
Marchesini presta la
sua opera ,volontariamente e a titolo gratuito, in due strutture pubbliche così
differenti occupandosi nelle ore extrascolastiche di adolescenti che hanno sete di apprendere,al di fuori dalle ore canoniche
di insegnamento strutturato e ufficiale,di crescere,di essere amati da un
adulto percepito come uno di loro,solo un po’ più grande, e con un bagaglio di
conoscenze e di sensibilità (non di nozionismo) da cui attingere e imparare per conoscere meglio sé stessi e il mondo che li circonda .
L'autore in entrambe le
situazioni mette a disposizione le sue qualità,la sua esperienza umana e di scrittore,la sua
sensibilità,la sua generosità,il suo tempo e in definitiva il suo amore per il
prossimo al servizio di giovani adolescenti fortunati o meno per
accrescere la propria fiducia in se stessi e nelle proprie qualità, “insegnando”loro
come sapersi leggere dentro,come far emergere
i sentimenti spesso inespressi o soffocati dai dubbi propri dell'età , dalle difficoltà del
quotidiano o creati artatamente da falsi modelli di riferimento .E ancora ,come sapersi confrontare
con il prossimo e non vergognarsi di manifestare quello
che si è in realtà senza finzioni, quello che si prova,quello che si sente ,a viso aperto senza nascondersi,perché le
manifestazioni d’amore sono una prova di forza e non di debolezza anche se esse
avvengono sotto forma di poesia, del testo di un rap o di un piccolo saggio o piuttosto
con un abbraccio spontaneo o con un
sguardo complice sorseggiando una cioccolata calda, in silenzio.
Insomma bisognerebbe leggersi il libro per apprezzare tutto questo.
Domenico Fischetto
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