Fra qualche ora si celebreranno i
funerali di Angelo Mulè.
Ma chi era costui?
Ma chi era costui?
Nella microstoria del quartiere
Nomentano Italia è stato sicuramente un personaggio importante.
Durante il suo incarico
consiliare, che ha ricoperto per dodici anni, a cavallo della fine del 900 e il 2000 Angelo ha portato nelle
istituzioni ,quando ancora forse la politica era entusiasmo,dedizione e sacrificio,la
sua competenza e la sua coerenza di manager pubblico,la sua onestà e il suo altruismo
da cattolico praticante.
Ma non era un tipo facile anzi…tutt’altro.Per
quanto fosse mite e silenzioso, ascoltatore paziente , rispettoso delle gerarchie
di partito e del municipio,quando ravvisava incoerenza ,ignoranza e soprattutto superficialità alzava la voce ,si adirava,non si teneva ,era un fiume in piena. Non era suo costume
mandarla a dire,usare i mezzucci delle stanze segrete o di seminare discordia e dissenso nascondendo
la mano. Te lo diceva in faccia ,anzi te lo urlava in faccia. Era il suo modo di
protestare,di dire la sua. Non ne aveva altri. Usava la sua intelligenza,la sua
esperienza,la sua sensibilità in modo diretto e franco e pretendeva dagli altri
altrettanto. Operazione quasi impossibile. Il suo esempio,il suo stile non ha
mai molto attecchito in politica,dove vince chi si allea,chi trama,chi sussurra
,chi molte volte non ha alcuna esperienza lavorativa ma sa come muoversi,come
districarsi nei suoi meandri usando mezzi e mezzucci.
Lui non lo sapeva fare né, se lo
avesse saputo, lo avrebbe comunque fatto.
A supporto di quanto affermiamo
potremmo citare molti esempi,visto che chi scrive gli è stato vicino per molti
anni e ne ha condiviso con lui molte battaglie. Quella per Villa Blanc,per
citare una battaglia “di quartiere e cittadina” non ancora conclusa ,quella
pacifista ,contro la guerra e contro l’infamia dei bambini-soldato,per il verde
e per il decentramento amministrativo.
Insomma Angelo rappresentava un
esempio di uomo politico tanto volte raffigurato nella letteratura politica ma,dati i tempi,”fantascientifica” nel tratteggio delle caratteristiche ideali, e
mai ,temiamo realmente realizzato. Lui
non sapeva cosa fosse l’interesse personale,le piccole camarille di sezione per
ottenere un vantaggio. Se ne teneva
lontano quasi spaventato.Forse non ne capiva il motivo,non ne capiva il bisogno.Perchè per certi versi questi
comportamenti per lui erano incomprensibili.
Era un uomo schietto,semplice
nella sua visione del mondo,ma soprattutto onesto.
Grazie Angelo per il tuo
esempio,anche se la tua semina,purtroppo, ha dato pochi frutti.
Domenico Fischetto
Domenico Fischetto
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