Metti una sera un assessore all’urbanistica,un
presidente di Municipio,un’assemblea affollata di cittadini e associazioni
informate e interessate al miglioramento della qualità della vita della propria
città,del proprio municipio ,agitate bene,ripetutamente, e ottenete un processo
di partecipazione.
Quella che è andata in scena ieri
sera,13 ottobre, alla Casa internazionale delle donne in via della Lungara è
stata l’ennesima commedia orchestrata dall’intelligente Caudo insieme alla complicità
dolosa del Presidente del I
Municipio,signora Alfonsi.
Una serie infinita di slide,come
se si trattasse di una riunione aziendale, è stata propinata al pubblico per
rappresentare la situazione sociale ,storico/culturale del I Municipio .Dati
per certi versi interessanti,che disegnano una città,un Municipio in forte
trasformazione. Impressionante il dato delle famiglie monoparentali che nel I
Municipio si attestano al 69% ,nel resto di Roma al 39%,mentre negli anni ‘’70
erano l’11%. Un’altra barzelletta raccontata dall’assessore è stata quella che
l’amministrazione tende a recuperare le aree e i fabbricati dismessi,con progetti
di project financing,non lo ha detto per pudore ma lo abbiamo capito tutti,per
favorire “udite udite”l’insediamento,la residenzialità di fasce deboli a prezzi
calmierati. Ora noi non sappiamo se l’assessore si rende conto di quello che
dice e se sia realmente in buona fede. Un progetto del genere non sta in piedi perché
si scontra con il buon senso e con la realtà dei fatti. Provasse a chiedere a
quanto è stato fissato l’affitto per gli appartamenti di housing sociale negli
edifici(orribili)costruiti di fronte al Verano. E si renderebbe subito conto
che il prezzo d’affitto richiesto è insostenibile da parte di chi ha un reddito
(ISEE) di 15.000 euro.
Fare demagogia sulla pelle degli
altri e prendere in giro i cittadini:questa è stata in realtà la performance di
ieri sera dell’assessore.
Tutto questo a beneficio di un
pubblico che però voleva sentire “parole di verita”dall’assessore,voleva parlare
dei temi caldi che bruciano sul territorio:i problemi del quartiere Monti,di
Testaccio,di Via Merulana/Labicana,della movida,dei pup e di quell’obbrobrio di
parcheggio che sta per essere costruito a Via Giulia,della mobilità,della
pedonalizzazione del Tridente e dove parcheggeranno la propria auto i 195.000
residenti del centro storico, e via elencando. Insomma una serie infinita di
problemi,che sono stati sottolineati dai vari interventi consolatori del
pubblico a termine dello show dell’assessore.
Abbastanza interessante il
degrado del TEVERE non è stato trattato né dall’assessore,né dal pubblico. Povero
fiume che attraversa una città che lo ignora!!!!!
Un solerte ingegnere di Risorse per
Roma ha illustrato il processo partecipativo attraverso cui i cittadini avranno
modo di confrontare e sviluppare le proprie idee,proposte e sogni,aggiungiamo noi,che
saranno discusse in diversi gruppi di lavoro per poi redigere un documento
finale da sottoporre all’amministrazione municipale.
Beninteso ,ha sottolineato l’assessore
in un sussulto di onestà intellettuale,che tale apprezzabile lavoro sarà tenuto
conto dall’amministrazione ma le priorità saranno sempre dettate dall’amministrazione
stessa. Come dire:grazie per aver partecipato ,ma il boccino ce lo teniamo in
mano sempre noi.
Raffaele Fischetto
L’assemblea tenuta ieri sera è
una tra i tanti di incontri pubblici
che l’amministrazione sta tenendo nei vari Municipi. Vi rimettiamo qui di
seguito quello che è successo nel III Municipio a titolo di esempio
significativo e speriamo proprio non esaustivo di quello che l’amministrazione
del Sindaco ridens se ne fa della partecipazione
Sabato 11 ottobre nel III municipio è
andato in scena l’ennesimo triste e vergognoso funerale della partecipazione.
La mattina di sabato 11 ottobre, riferisce
La Repubblica nelle pagine della cronaca romana on-line ( http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/10/11/news/nuovo_salario_da_viadotto_a_green_street_con_gli_architetti_di_renzo_piano-97872619/
), alla presenza dell'Assessore all'Urbanistica, Giovanni Caudo, dell'Assessore
alle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana, Paolo Masini, del
Presidente del III Municipio, Paolo Marchionne,è stata inaugurata l'area, sotto
il viadotto dei Presidenti al Nuovo Salario, riqualificata e restituita all'uso
pubblico dei cittadini grazie ad un intervento programmato da Roma Capitale,
dal gruppo di giovani architetti 'G124' di Renzo Piano e da associazioni
impegnare nella rigenerazione degli spazi urbani.
Tutto bene dunque, anzi benissimo,si dirà.
Nient'affatto!!!
Nel corso della cerimonia, riferisce
sempre il quotidiano, gli stessi Assessori hanno avuto cura di precisare, senza
fare alcuna menzione della Delibera del Consiglio comunale N. 37/2006 che “l'intervento
..., si inserisce nel più complesso progetto di pianificazione e trasformazione
dell'asse ex carrabile del viadotto, in pista ciclabile e 'Green Line di Roma”.
Quell'"asse ex carrabile" fu realizzato nel 1992 spendendo
centinaia di milioni dei cittadini romani per accogliere una tramvia di
superficie, che avrebbe dovuto unire il Nuovo Salario a Cinecittà. Nel 2005
oltre 40 Comitati e Associazioni di Quartiere del IV, V, VIII, X, XI municipio,
si mobilitarono congiuntamente per chiedere che quest'opera fosse realizzata e
promossero la Delibera d’iniziativa popolare per la
progettazione della Tramvia “Saxa Rubra-Laurentina,con il sostegno della
sezione di Roma d’Italia Nostra, del WWF, di tanti urbanisti ed esperti di
mobilità,
La delibera, è bene ricordare agli
immemori, raccolse le firme di oltre 11000 cittadini e il 16 febbraio 2006 fu
condivisa dal Consiglio Comunale che l'approvò all’unanimità come Delibera
consiliare n.37/2006.
Da quella data una folta schiera di
Amministratori pubblici e politici romani ha lavorato alacremente e
scentemente, affinché quella Delibera fosse lasciata morire in un cassetto,
privandò così la città di una infrastruttura di trasporto pubblico, che già
oggi potrebbe svolgere un ruolo importantissimo per superare lo stato
drammatico della mobilità romana.
Prima fra tutte fu la Giunta Veltroni con
il suo Assessore alla mobilità, Calamante, seguita poi dalla Giunta Alemanno e
da tutti gli altri Assessori alla mobilità che si sono succeduti nel corso
degli anni, sebbene i promotori della Delibera abbiamo nel corso di questi nove
anni scritto lettere, organizzato manifestazioni,proteste, riunioni, ottenenedo
perfino dal Consiglio comunale nel 2007 l’approvazione della MOZIONE ex art.109
in cui si chiedeva l’applicazione della Delibera in questione.
Abbiamo stupidamente pensato che
finalmente con il Sindaco Marino la musica sarebbe cambiata: manco per
niente!!!
Il Sindaco Marino e l’Assessore Improta
non hanno mai, dicasi mai, risposto alla lettera che abbiamo scritto loro il
14/11/2013, sollecitando l'attuazione della Delibera 37/2006. Ciò nonostante il
Consiglio comunale, su sollecitazione della Commissione consiliare alla
mobilità, abbia approvato il 1 aprile 2014 una nuova Mozione, la N.61, con cui
chiedeva alla Giunta di applicare finalmente (dopo 9 anni) la Delibera in
questione.
Quando venimmo a conoscere dalle pagine de
La Repubblica l’intenzione dell’Assessorato all’urbanistica di sostenere il
Progetto del “Gruppo G124” chiedemmo ufficialmente all’Assessore Caudo un
incontro per fare presente lo schiaffo che questo progetto avrebbe
rappresentato per tutti i promotori, i firmatari della Delibera n.37/2006 e per
lo stesso Consiglio comunale. Solo dopo lunghe sollecitazioni abbiamo ottenuto
nel luglio scorso un incontro con l'Assessore nel corso del quale egli si
limitò a sottolineare la sua "non competenza" per quanto riguarda
l’attuazione della Delibera e dunque l’intenzione di procedere comunque con i
propri programmi di riqualificazione del “Viadotto del Presidenti”.
Ora non possiamo purtroppo che prendere
atto che anche questa Giunta non ha alcuna intenzione di attuare la Delibera
37/2006, rispettando così la volontà dei cittadini e del Consiglio comunale,
che anche per essa "partecipazione" è solo una parola vuota da
agitare in campagna elettorale e che probabilmente il progetto della tramvia
Saxa Rubra-Laurentinae purtroppo non sarà mai realizzato.
Segue la firma dei promotori e firmatari,
fra tanti, della Delibera 37/2006)
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