14 ottobre 2014

PARTECIPAZIONE:ISTRUZIONI PER L’USO.L’ASSEMBLEA URBANISTICA DEL I MUNICIPIO


 

Metti una sera un assessore all’urbanistica,un presidente di Municipio,un’assemblea affollata di cittadini e associazioni informate e interessate al miglioramento della qualità della vita della propria città,del proprio municipio ,agitate bene,ripetutamente, e ottenete un processo di partecipazione.

Quella che è andata in scena ieri sera,13 ottobre, alla Casa internazionale delle donne in via della Lungara è stata l’ennesima commedia orchestrata dall’intelligente Caudo insieme alla complicità dolosa  del Presidente del I Municipio,signora Alfonsi.

Una serie infinita di slide,come se si trattasse di una riunione aziendale,  è stata propinata al pubblico per rappresentare la situazione sociale ,storico/culturale del I Municipio .Dati per certi versi interessanti,che disegnano una città,un Municipio in forte trasformazione. Impressionante il dato delle famiglie monoparentali che nel I Municipio si attestano al 69% ,nel resto di Roma al 39%,mentre negli anni ‘’70 erano l’11%. Un’altra barzelletta raccontata dall’assessore è stata quella che l’amministrazione tende a recuperare le aree e i fabbricati dismessi,con progetti di project financing,non lo ha detto per pudore ma lo abbiamo capito tutti,per favorire “udite udite”l’insediamento,la residenzialità di fasce deboli a prezzi calmierati. Ora noi non sappiamo se l’assessore si rende conto di quello che dice e se sia realmente in buona fede. Un progetto del genere non sta in piedi perché si scontra con il buon senso e con la realtà dei fatti. Provasse a chiedere a quanto è stato fissato l’affitto per gli appartamenti di housing sociale negli edifici(orribili)costruiti di fronte al Verano. E si renderebbe subito conto che il prezzo d’affitto richiesto è insostenibile da parte di chi ha un reddito (ISEE)  di 15.000 euro.

Fare demagogia sulla pelle degli altri e prendere in giro i cittadini:questa è stata in realtà la performance di ieri sera dell’assessore.  

Tutto questo a beneficio di un pubblico che però voleva sentire “parole di verita”dall’assessore,voleva parlare dei temi caldi che bruciano sul territorio:i problemi del quartiere Monti,di Testaccio,di Via Merulana/Labicana,della movida,dei pup e di quell’obbrobrio di parcheggio che sta per essere costruito a Via Giulia,della mobilità,della pedonalizzazione del Tridente e dove parcheggeranno la propria auto i 195.000 residenti del centro storico, e via elencando. Insomma una serie infinita di problemi,che sono stati sottolineati dai vari interventi consolatori del pubblico a termine dello show dell’assessore.

Abbastanza interessante il degrado del TEVERE non è stato trattato né dall’assessore,né dal pubblico. Povero fiume che attraversa una città che lo ignora!!!!!

Un solerte ingegnere di Risorse per Roma ha illustrato il processo partecipativo attraverso cui i cittadini avranno modo di confrontare e sviluppare le proprie  idee,proposte e sogni,aggiungiamo noi,che saranno discusse in diversi gruppi di lavoro per poi redigere un documento finale da sottoporre all’amministrazione municipale.

Beninteso ,ha sottolineato l’assessore in un sussulto di onestà intellettuale,che tale apprezzabile lavoro sarà tenuto conto dall’amministrazione ma le priorità saranno sempre dettate dall’amministrazione stessa. Come dire:grazie per aver partecipato ,ma il boccino ce lo teniamo in mano sempre noi.

Raffaele Fischetto

 

 

 

 

L’assemblea tenuta ieri sera è una tra i tanti di incontri pubblici che l’amministrazione sta tenendo nei vari Municipi. Vi rimettiamo qui di seguito quello che è successo nel III Municipio a titolo di esempio significativo e speriamo proprio non esaustivo di quello che l’amministrazione del Sindaco ridens se ne fa della partecipazione




 

Sabato 11 ottobre nel III municipio è andato in scena l’ennesimo triste e vergognoso funerale della partecipazione.

 

La mattina di sabato 11 ottobre, riferisce La Repubblica nelle pagine della cronaca romana on-line ( http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/10/11/news/nuovo_salario_da_viadotto_a_green_street_con_gli_architetti_di_renzo_piano-97872619/ ), alla presenza dell'Assessore all'Urbanistica, Giovanni Caudo, dell'Assessore alle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana, Paolo Masini, del Presidente del III Municipio, Paolo Marchionne,è stata inaugurata l'area, sotto il viadotto dei Presidenti al Nuovo Salario, riqualificata e restituita all'uso pubblico dei cittadini grazie ad un intervento programmato da Roma Capitale, dal gruppo di giovani architetti 'G124' di Renzo Piano e da associazioni impegnare nella rigenerazione degli spazi urbani.

Tutto bene dunque, anzi benissimo,si dirà.

Nient'affatto!!!

Nel corso della cerimonia, riferisce sempre il quotidiano, gli stessi Assessori hanno avuto cura di precisare, senza fare alcuna menzione della Delibera del Consiglio comunale N. 37/2006 che “l'intervento ..., si inserisce nel più complesso progetto di pianificazione e trasformazione dell'asse ex carrabile del viadotto, in pista ciclabile e 'Green Line di Roma”.

Quell'"asse ex carrabile" fu realizzato nel 1992 spendendo centinaia di milioni dei cittadini romani per accogliere una tramvia di superficie, che avrebbe dovuto unire il Nuovo Salario a Cinecittà. Nel 2005 oltre 40 Comitati e Associazioni di Quartiere del IV, V, VIII, X, XI municipio, si mobilitarono congiuntamente per chiedere che quest'opera fosse realizzata e promossero la Delibera d’iniziativa popolare per la progettazione della Tramvia “Saxa Rubra-Laurentina,con il sostegno della sezione di Roma d’Italia Nostra, del WWF, di tanti urbanisti ed esperti di mobilità,

La delibera, è bene ricordare agli immemori, raccolse le firme di oltre 11000 cittadini e il 16 febbraio 2006 fu condivisa dal Consiglio Comunale che l'approvò all’unanimità come Delibera consiliare n.37/2006.

Da quella data una folta schiera di Amministratori pubblici e politici romani ha lavorato alacremente e scentemente, affinché quella Delibera fosse lasciata morire in un cassetto, privandò così la città di una infrastruttura di trasporto pubblico, che già oggi potrebbe svolgere un ruolo importantissimo per superare lo stato drammatico della mobilità romana.

Prima fra tutte fu la Giunta Veltroni con il suo Assessore alla mobilità, Calamante, seguita poi dalla Giunta Alemanno e da tutti gli altri Assessori alla mobilità che si sono succeduti nel corso degli anni, sebbene i promotori della Delibera abbiamo nel corso di questi nove anni scritto lettere, organizzato manifestazioni,proteste, riunioni, ottenenedo perfino dal Consiglio comunale nel 2007 l’approvazione della MOZIONE ex art.109 in cui si chiedeva l’applicazione della Delibera in questione.

Abbiamo stupidamente pensato che finalmente con il Sindaco Marino la musica sarebbe cambiata: manco per niente!!!

Il Sindaco Marino e l’Assessore Improta non hanno mai, dicasi mai, risposto alla lettera che abbiamo scritto loro il 14/11/2013, sollecitando l'attuazione della Delibera 37/2006. Ciò nonostante il Consiglio comunale, su sollecitazione della Commissione consiliare alla mobilità, abbia approvato il 1 aprile 2014 una nuova Mozione, la N.61, con cui chiedeva alla Giunta di applicare finalmente (dopo 9 anni) la Delibera in questione.

Quando venimmo a conoscere dalle pagine de La Repubblica l’intenzione dell’Assessorato all’urbanistica di sostenere il Progetto del “Gruppo G124” chiedemmo ufficialmente all’Assessore Caudo un incontro per fare presente lo schiaffo che questo progetto avrebbe rappresentato per tutti i promotori, i firmatari della Delibera n.37/2006 e per lo stesso Consiglio comunale. Solo dopo lunghe sollecitazioni abbiamo ottenuto nel luglio scorso un incontro con l'Assessore nel corso del quale egli si limitò a sottolineare la sua "non competenza" per quanto riguarda l’attuazione della Delibera e dunque l’intenzione di procedere comunque con i propri programmi di riqualificazione del “Viadotto del Presidenti”.

Ora non possiamo purtroppo che prendere atto che anche questa Giunta non ha alcuna intenzione di attuare la Delibera 37/2006, rispettando così la volontà dei cittadini e del Consiglio comunale, che anche per essa "partecipazione" è solo una parola vuota da agitare in campagna elettorale e che probabilmente il progetto della tramvia Saxa Rubra-Laurentinae purtroppo non sarà mai realizzato.

 

Segue la firma dei promotori e firmatari, fra tanti, della Delibera 37/2006)

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