SSN: Servizio Sanitario Nazionale
Le
Italie della Sanità
lunedì 27 ottobre 2014 - Piazza di
Novella, 2
Il Censis: Centro Studi Investimenti Sociali, Fondazione dal 1973, ha
presentato il 27 ottobre i risultati di una indagine svolta nell’ambito del monitoraggio
biomedico relativamente all’anno in corso.
Sul tema argomentato, sono intervenuti
il Presidente: Giuseppe De Rita, il ViceDirettore: Carla Collicelli, Ketty
Vaccaro: responsabile Welfare e Massimo Scaccabarozzi: Presidente Farmindustria.
In sintesi
Nel contesto di crisi
economica cui l’intero Paese versa, le pillole di rassicurazione non sono più
alleate della galassia sanitaria italiana, bensì delle nuove sfide tecnologiche
e dell’innovazione medico scientifica. Progresso e pilastri di sostegno a garanzia
del bene comune, non più nei sanatori, ma nei laboratori di sperimentazione.
La riduzione di
finanziamento, che non rimuove gli sprechi nel servizio pubblico, in perenne
codice rosso, non cambierà davvero il modello organizzativo di un sistema
malandato privo di sostenibilità futura.
Strategia benefica? Quanto
incide il rapporto medicina - industria farmaceutica, quanto le rendite di
posizione, gli appalti, la gentile concessione? La popolazione ottuagenaria, ha
bisogno di cure geriatriche, di assistenza domiciliare o delocalizzata.
L’Italia è prevalentemente invecchiata con ospedali e cliniche dei tempi.
Il ticket medio pro capite,
iniquo o di scopo, sempre tassa rimane; i farmaci e le cure dispensate sono inadeguate
alle effettive richieste.
Il bene salute, per i mille
individui adulti intervistati a campione, nello scopo della ricerca, non è
quanto si legge nell’art. 32 della Costituzione italiana, ma è ciò che
rispondono in percentuale e, se i numeri non mentono, la tutela della buona
condizione fisica e mentale, spetta a chi se la può permettere, pagando di
tasca propria i servizi in strutture private.
Per conoscere, comprendere e
controllare lo stato di salute, il cittadino cerca con approfondimento e verifica,
oltre la consulenza di medicina generale, attraverso il supporto supplementare
della specialistica, per vie d’informazione precise, chiare che trovano riscontro
sul campo sperimentato e sperimentale.
Il paziente ha fiducia del
medico se lo aiuta a capire, non quando gl’impone! Ovviamente il livello della formazione
culturale, agevola la collaborazione e incide sull’efficacia del rapporto.
Le Italie della sanità sono
tante, i tempi di attesa per le visite e le liste per dispensare medicamenti, sono
estremamente variabili nelle diverse aree geografiche della nazione.
Oggi le disuguaglianze non
si avvertono solo per reddito e ruolo, ma nel corpo intero dell’Italia, martoriato e privo di cura.
Alessandra
Mastronardi.
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