29 ottobre 2014

LE ITALIE DELLA SANITA'


 
 
 
 SSN: Servizio Sanitario Nazionale

Le Italie della Sanità

 

 

lunedì 27 ottobre 2014 - Piazza di Novella, 2

Il Censis: Centro Studi Investimenti Sociali, Fondazione dal 1973, ha presentato il 27 ottobre i risultati di una indagine svolta nell’ambito del monitoraggio biomedico relativamente all’anno in corso.

Sul tema argomentato, sono intervenuti il Presidente: Giuseppe De Rita, il ViceDirettore: Carla Collicelli, Ketty Vaccaro: responsabile Welfare e Massimo Scaccabarozzi: Presidente Farmindustria.

In sintesi

Nel contesto di crisi economica cui l’intero Paese versa, le pillole di rassicurazione non sono più alleate della galassia sanitaria italiana, bensì delle nuove sfide tecnologiche e dell’innovazione medico scientifica. Progresso e pilastri di sostegno a garanzia del bene comune, non più nei sanatori, ma nei laboratori di sperimentazione.

La riduzione di finanziamento, che non rimuove gli sprechi nel servizio pubblico, in perenne codice rosso, non cambierà davvero il modello organizzativo di un sistema malandato privo di sostenibilità futura.

Strategia benefica? Quanto incide il rapporto medicina - industria farmaceutica, quanto le rendite di posizione, gli appalti, la gentile concessione? La popolazione ottuagenaria, ha bisogno di cure geriatriche, di assistenza domiciliare o delocalizzata. L’Italia è prevalentemente invecchiata con ospedali e cliniche dei tempi.

Il ticket medio pro capite, iniquo o di scopo, sempre tassa rimane; i farmaci e le cure dispensate sono inadeguate alle effettive richieste.

Il bene salute, per i mille individui adulti intervistati a campione, nello scopo della ricerca, non è quanto si legge nell’art. 32 della Costituzione italiana, ma è ciò che rispondono in percentuale e, se i numeri non mentono, la tutela della buona condizione fisica e mentale, spetta a chi se la può permettere, pagando di tasca propria i servizi in strutture private.

Per conoscere, comprendere e controllare lo stato di salute, il cittadino cerca con approfondimento e verifica, oltre la consulenza di medicina generale, attraverso il supporto supplementare della specialistica, per vie d’informazione precise, chiare che trovano riscontro sul campo sperimentato e sperimentale.

Il paziente ha fiducia del medico se lo aiuta a capire, non quando gl’impone! Ovviamente il livello della formazione culturale, agevola la collaborazione e incide sull’efficacia del rapporto.

 

Le Italie della sanità sono tante, i tempi di attesa per le visite e le liste per dispensare medicamenti, sono estremamente variabili nelle diverse aree geografiche della nazione.

Oggi le disuguaglianze non si avvertono solo per reddito e ruolo, ma nel corpo intero dell’Italia, martoriato e privo di cura.

Alessandra Mastronardi.

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