15 ottobre 2014

MA E' VERO CHE E' SEMPRE COLPA DELLA BUROCRAZIA?

E’ un continuo martellare. Renzi la ha eletta, insieme ai rosiconi e ai gufi, il peggior nemico esistente.
Dopo l’ennesimo straripamento del Bisagno a Genova e i guai nel sud del Piemonte e a Parma, è stata eletta a flagello nazionale, colpevole di quasi tutto.
E’ la burocrazia.
Eppure senza burocrazia non si vive. Non c’è paese al mondo senza burocrazia.
Molti paesi europei, per non allargare troppo il discorso, hanno una eccellente burocrazia.
Oggi, da noi, con l’autorevole avallo del governo, il termine più in voga è “semplificare”.
Cosa vuol dire nel nostro paese allergico alle regole?.
Non vuol dire che il governo e il parlamento scrivano leggi comprensibili, facilmente interpretabili e applicabili
Non vuol dire che regole chiare, procedure corrette e tempi congrui si immaginino aprioristicamente osservate dai cittadini di qualunque specie e che, controlli efficaci facciano passare la voglia per sempre agli eventuali trasgressori di ogni tipo.
No:vuol dire – e la maggioranza dei nostri ineffabili imprenditori e buona parte della popolazione, così spera – eliminare le regole.
Non vuol dire “burocrazia efficiente” ma burocrazia “sottomessa” e “complice”.
Questo è il fondamento della “sblocca italia”.
Il silenzio assenso, il commissariamento delle opere, con la riduzione al silenzio di ogni altra voce davvero competente ,...provvedimenti calati su una struttura burocratica faragginosa, vecchia, mai oggetto di modernizzazione tecnologica, con regole astruse e procedure fantasiose (ieri ho scoperto, ascoltando Gabrielli,capo della protezione civile, Stella e Rizzo del Corriere della Sera a otto e ½ , come, partendo da leggi orrende e sceme, procedure inestricabili, tempi di reazione folli, che diventano obbligatoriamente incubatori di tortuosità giuridiche, l’assegnazione di appalti pubblici sia, per definizione -, in un paese litigioso, invidioso e di per sè incline a fregare lo stato - origine obbligata di disastri annunciati e di opere mai terminate).
L’opinione pubblica, aizzata e stolida come sempre, se la prende con l’ultimo arrivato (Rossi Doria a Genova o Marino a Roma) e mai con gli indecenti individui che di “destra o di “sinistra”, (oggi questa ignobilie “sinistra” contro i suoi stessi sindaci, che tentano di tarpare le ali della loro complicata corruzione) prima di loro e con enormi responsabilità, hanno manomesso il paese.
I governanti scaricano tutto sulle spalle di chi ostacola il manovratore e le opposizioni non sono da meno.
Si pretende che i giudici che sbagliano paghino di persona, rendendo un pessimo servizio alla giustizia e un meraviglioso assist ai delinquenti.
Non si pretende invece che politici corrotti, incapaci e conta balle, paghino per le loro insipienze, malefatte, soprusi, e colpevoli ignoranze.
Non sono loro i colpevoli; è la burocrazia.
Umberto Pradella

Nessun commento:

Posta un commento