Nell’ambito delle Giornate di
Cultura Cipriota a Roma organizzate dall’Associazione dei Ciprioti in Italia
(NIMA),presidente l’infaticabile Alexandra Zambà , si è tenuto ieri, presso la
Cappella Musicale Pontificia “Sistina”, un magnifico concerto tenuto da un’
orchestra di pressoché adolescenti ciprioti diretti dal maestro Yiorgios
Kountouris.
Le giornate di Cultura Cipriota
in Italia ,giunte quest’anno alla VII
edizione, rappresentano l’occasione per rilanciare in Italia la millenaria
cultura cipriota,con la partecipazione di artisti provenienti dall’isola a
testimonianza dell’ ormai consolidato legame che lega Cipro all’Italia.
Merito soprattutto della
presidente di NIMA che puntualmente ogni anno organizza in Italia questo
appuntamento,con non pochi sforzi ,per
proporre momenti di approfondimento della cultura cipriota in tutti i campi,da
quello delle arti visive,della musica,della creatività in generale.
Se dal punto di vista culturale
questa manifestazione è importante,importante è anche la riflessione politica che
la proposizione del tema Cipro automaticamente dovrebbe riproporre.Infatti una
considerazione a parte merita la
difficile situazione geo-politica dell’isola,argomento spesso poco conosciuto dall’opinione pubblica
italiana,occupata “manu militari” da ormai 40 anni per il 37% del suo
territorio da parte della Turchia .Situazione paradossale,se si considera che Cipro è uno stato membro dell’Unione
Europea e la Turchia è membro della NATO.
Ritornando al concerto,l’orchestra
che si è esibita ieri sera davanti ad un folto pubblico è composta da 65
elementi giunti,con non poche difficoltà vista l’assenza di voli diretti tra
Italia e Cipro, appositamente per esibirsi e dar prova del loro virtuosismo
davanti al pubblico romano.
Al concerto era presente l'Ambasciatore di Cipro in Italia e una delegazione del Comune di Aglantià(Nicosia) guidata dal Sindaco,Costas Kortas.
Il concerto è stato preceduto da
un saluto musicale di benvenuto da parte dell’Associazione Culturale Fabrica
Harmonica,dal Coro Convivium Musicum e dall'Orchestra Internazionale di Roma.
Raffaele Fischetto
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