6 ottobre 2014

DISCIPLINA ED APPRENDIMENTO NEL SISTEMA DI REGOLE DI GIOCO

Una nota a margine di un convegno tenutosi al CONI il 3 ottobre sullo stato di salute dello sport in Italia e in altri paesi.
 
 
 
Disciplina e apprendimento nel sistema di regole del gioco
 
 
Alle falde di Monte Mario l’Ateneo dedicato sin dal 1928 ad Accademia di Educazione Fisica, poi ISEF dal 1952, IUSM dal 1998, e dal giugno 2008 Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, ha la storia delle scienze motorie nel sangue
anche se le finiture esterne degli autentici edifici non sono più caratterizzate da una coloritura rosso mattone a calce, bensì da tinte tendenti al rosato … verde è la tonalità naturale dei pini tutt’attorno che lambiscono lo scenario … bianco marmoreo lo stadio circondato da statue, rappresentative di atleti in pose ginniche …
è una estensione patrimoniale di monumenti inneggiante al tricolore che tiene alta la bandiera italiana, è centro poli sportivo entro cui si coniugano moderne strutture didattico scientifiche di livello, è sede di coordinamento nelle relazioni internazionali, per ulteriore sviluppo di rapporti e paralleli con l’Unione Europea, oltre i confini fisici e politici …
Venerdì 3 ottobre, nell’aula rossa del polo natatorio, si svolge un convegno improntato al confronto sul dibattito della pratica sportiva in Europa e nel mondo: rappresentanti di Associazione Europa, per la Francia, la Polonia, la Germania, la Spagna, dialogano e partecipano al libero consesso le politiche di sviluppo, di azione, in relazione alle attività fisiche e motorie, essenziali ad ogni fase di vita per ciascun cittadino.
Roma, nell’ospitalità di delegazioni estere, riunisce nel contesto, membri universitari, dirigenti CONI, commissari straordinari e nell’Urbe, per una giornata piena, si armonizzano nella socialità del momento, intese trasversali su di un argomento che tocca campi operativi molteplici, dalla salute al turismo, dall’economia al rinnovamento urbano, dalla coesione sociale alle infrastrutture per le attività sportive.
La pratica ginnica, non è per sua natura, puramente economica; lo sport, nel suo carattere poliedrico, racchiude in un solo termine azione sociale, formativa, creativa e ricreativa, salutare, culturale, seppur inscritto entro una organizzazione piramidale di gerarchie ed esclusività.
Alla base i giocatori, le squadre aderenti alle federazioni nazionali e, al vertice assoluto, la federazione internazionale: una per ogni disciplina.
La relazione tra gli atleti che si affrontano sul campo da gioco non può avere la medesima identità delle imprese che rivaleggiano nel mercato e le norme sportive non dovrebbero soggiacere ad alcuna valutazione finanziaria o di stampo discriminatorio …
Una federazione sportiva, può essere considerata come un’azienda per gli introiti derivanti dalla vendita dei diritti televisivi sulle competizioni che si organizzano?
Professore di Diritto sportivo, presso la LUISS, nonché vice presidente vicario del CIO, autorità suprema del movimento olimpico, sotto la cui egida operano le federazioni sportive internazionali riconosciute, Mario Pescante, introduce con la sua esperienza diretta, il groviglio in cui si trova impaludata la legislazione sportiva, secondo procedura e regolamento.
Tra i ragionamenti giuridici dibattuti, anche quelli sulla normativa antidoping emanata dal CIO e attuata dalle federazioni che, qualunque disposizione emanino, deve comunque rispettare le regole del Trattato sulla concorrenza …
Non da ultima, è altresì tratteggiata l’importanza della creazione di vivai nel rispetto del principio che coltivare in casa i propri campioni, produrrebbe non solo fama e gloria, ma assicurerebbe quell’approccio iniziale all’attività motoria, che è stile di vita, dieta alimentare, autocontrollo, ordine, autostima. Quindi, più educazione fisica con alleanze tra scuole, famiglie e accordi di programma Stato - Regione - Comune, in un lavoro di sinergie contro la dispersione, senza mostrare troppo i muscoli, ma potenziando l’offerta formativa per ogni diversa pratica sportiva, atta  a contrastare il disagio, l’isolamento, a promuovere l’inclusione ed il coinvolgimento sociale.
Nel seguito, la Prof.ssa Malgorzata Moleda-Zdziech, vice presidente dell’Associazione Europa per la Polonia, illustra l’elaborazione del Progetto Orlik di sviluppo della pratica sportiva nell’intero Paese. Poiché da indagine statistica risulta che solo 26 su 100 cittadini compiono attività fisica, per arginare il declino sociale e porvi rimedio, il Governo nel 2007, aiuta i 2.600 comuni polacchi a dotarsi di strutture impiantistiche pubbliche, centri sportivi polivalenti gratuiti ed accessibili a tutti. Il finanziamento adottato a capitale misto: 1/3 Regione, 1/3 fondi europei, 1/3 ministero, per mezzo miliardo di euro, costo medio di uno stadio, prevede la realizzazione dello stesso per il gioco calcio, ma con a fianco ulteriori campi destinati alle multi funzionalità disciplinari tra cui: pallavolo, pallamano, tennis … Ovviamente,  le manutenzioni costano e le difficoltà di reperimento di cifre contemplate tra i 3.500 ed i 25.000 euro non mancano. Punti di forza, di debolezza, opportunità e minacce, sono ampiamente delucidate in ogni riferimento ai nuovi spazi pubblici di bene comune.
Margot Bonnafous,  vice presidente dell’Associazione Europa per la Germania, considera nel suo intervento i diversi livelli di integrazione sociale, culturale, politica e socio strutturale che le offerte sportive contribuiscono a sostenere, accompagnando e incoraggiando alla comunicazione, al superamento dei pregiudizi anche al di fuori del contesto dei campi da gioco.
Josè Manuel Ruano de la Fuente, per la Spagna, espone la trasformazione urbana a Barcellona in occasione delle Olimpiadi quando, attraverso il razionale uso del territorio su cui sono state impiantate le infrastrutture sportive, si è contribuito al conseguente recupero degli spazi urbani, delle spiagge ed al potenziamento degli interventi nell’asse dei trasporti. Nel miglioramento dello spazio urbano fisico, non è stato trascurato il trattamento delle acque reflue, la gestione dei rifiuti, l’approvvigionamento idrico …
La partecipazione della Presidente dell’Associazione Europa e dell’Università di Limoges Professoressa Helene Pauliat suggella l’evento di rilevanza internazionale.
Nel dibattito aperto i successivi interventi con accenni alla legge n. 147 del 2013 sugli stadi, gli impatti delle nuove norme sul tessuto territoriale, nel sistema di localizzazione, gli accordi di programma, la contestualizzazione delle larghe intese … con riferimenti al credito sportivo, alle azioni congiunte tra Stato, Regione e CONI … alla attività agonistica, di base, dilettantistica, ludico - ricreativa, al sistema di competenze fiscali …
In una dimensione globale, la considerazione di sintesi, a cura del Professore Gennaro Terracciano, lascia traccia della giornata di lavoro che, con le migliori intenzioni, approfondisce temi di servizio pubblico, di valori e di risorse esplorate e ancora da esaminare, dacché nessuno ha le soluzioni, né la chiave unica che apra tutte le porte…
il sistema di rete accolto ed il coinvolgimento di più attori impegnati nei loro diversi ruoli, potranno forse contribuire a fare leva per un progresso in quei settori ove l’Italia intera langue per il compiuto disinteresse e per i frequenti errori.
                                                                                                   
   Alessandra Mastronardi.
 
 
 
 
 
 
 

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