22 febbraio 2015

BARUFFE WEB SULL'ONDA DELLA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE

 
 
 
Il solito gruppo di nottambuli internauti se le danno di santa ragione a suon di battute e argomentazioni sulla scia della riforma della Costituzione recentemente approvata.Sullo sfondo continua la polemica per il documento ANPI prodotto dalla sezione Nomentano.
Consigliamo di  leggere lo scambio di corrispondenza cominciando dal fondo.
 
 
da gcm 22 febbraio 2015
 
Che miserevole tristezza! Ci viene annunciato con sollievo che Tsipras ha calato le braghe, e che ha subito telefonato a Renzi per ringraziarlo ( e di che, di avergli consigliato di calare le braghe?). Si prende con soddisfazione atto che l'Articolo 18 è stato finalmente superato, e si omette di segnalare che non pochi - Fassina, la CGIL, Cisl e Uil, tanto per fare qualche esempio - hanno espresso il loro radicale dissenso, e che perfino la Boldrini, Presidentessa della Camera, ha denunciato l'offesa arrecata bypassando il Parlamento e il pericolo che si approdi a un regime da uomo solo al comando. E a dare questa rappresentazione è un vecchio militante del PCI nonché attuale presidente di una sezione dell'Anpi. Che miserevole tristezza!
Dimenticavo di ricordare l'ultima: a chi va rivolto un rimprovero per avere praticato l'Aventino contro il PD di Renzi, insieme a Forza Italia di Berlusconi, quello vituperato fino al giorno prima perché partner di Renzi nel patto del Nazareno? A Sel, ovviamente. Insomma, ecco elencati i nemici tutti in fila: Tsipras, Fassina e i sindacati, Boldrini e Sel. E quel traditore di Berlusconi che si è rimangiato in un batter d'occhio il Patto. E in tanta fucilazione di massa chi resta? Ah, giusto Renzi:l'uomo solo al comando che a tutta questa marmaglia velleitaria preferisce il boss Marchionne e il finanziere d'assalto Davide Serra.
Che miserevole tristezza!
GCM


Il giorno 22 febbraio 2015 00:59, A.L.
Dai giornali: "Da Berlusconi 15.000 euro mensili a Nicole Minetti."
E SEL e il M5S hanno fatto un nuovo inutile Aventino con quello lì, che fino a qualche giorno prima aveva contribuito a scrivere il testo di riforma della Costituzione? Da quando in qua si prende sul serio chi un giorno scrive le regole e il giorno dopo dice che sono una deriva autoritaria?
Una domanda: un accordicchio per dare addosso al PD ci può stare, ma quale è la soglia del ridicolo oltrepassando la quale si perde credibilità?

 

----Messaggio originale----
Da: gcm
Data: 21-feb-2015 13.40

Ogg: Re: l'articolo 18
Dai giornali: "Da Berlusconi 15.000 euro mensili a Nicole Minetti."
E Renzi ha siglato con quello lì il Patto del Nazareno per riformare la Costituzione? Da quando in qua le regole da rispettare per chi vive in una casa si fanno con Al Capone?
(Dedicato a P.G, con una domanda: un compromesso ci può stare: ma quale è la soglia oltrepassando la quale si precipita nel bordello e nel malaffare?
GCM

Il giorno 21 febbraio 2015 13:14, L.M. ha scritto:
Volevo con la presente esprimere    le mie piu' sentite condoglianze per la immatura scomparsa dell' articolo 18
L. M.
----- Original Message -----
From:a.l.
 
Sent: Thursday, February 19, 2015 12:05 AM
Subject: R: Re: Re: La Costituzione.

L'intervento di P.G. è di una semplicità e chiarezza esemplare. Il bicameralismo paritario il cui ruolo era quello, come dire, di rileggere quanto era stato appena scritto da altri, per ripensarlo e calibrarlo meglio, si è risolto spesso in un andirivieni di leggi da una camera all'altra, magari solo per il cambio di un comma, magari neppure decisivo, finendo per far perdere tempo, mentre i problemi si incancrenivano. Poi, un'improvvisa ed imprevista crisi di governo, scatenata dalle faide interne della coalizione di governo, da franchi tiratori che lo mandavano sotto, facevano decadere la legislatura e con essa la legge arrivata ad un passo dal traguardo della sua approvazione. Nuova legislatura e di nuovo al punto di partenza per ricominciare a scrivere la legge decaduta. Questo è il tarlo del sistema democratico, che si autocondanna all'inefficienza e porta al distacco della politica dal Paese che aspetta per anni e anni uno straccio di legge. Altro che derive autoritarie, sulle quali peraltro occorre registrare i giudizi non concordi di costituzionalisti che tutti i giorni intervengono nelle varie trasmissioni radiofoniche e televisive, che scrivono sui più importanti quotidiani.

Speriamo di uscire rapidamente e bene dalla palude creata da un sistema che se non venisse riformato rischia seriamente di implodere.



----Messaggio originale----
Da: P..G.
Data: 18-feb-2015 23.16

Ogg: Re: Re: La Costituzione.

appoggio quello che sostiene P.
Non sono un esperto di politica, ma voto da quasi sessanta anni e ne ho abbastanza dei politici che spaccano il capello in quattro, che, magari a ragione, negano il loro voto ad una legge per inseguire un sogno, e non pensano che il vero sogno sarebbe quello di portare a termine una legge.
le cronache sono piene di leggi presentate, discusse in commissione, votate da un ramo del parlamento, magari dopo maratone e che si arenano sulla prima crisi di governo.
E ognuno di quelli che hanno mandato in fumo mesi di lavoro. è convinto di avere fatto bene.
( Qualche volta sarà pure stata bocciata una legge sbagliata, ma sono migliaia di volte più numerose le volte in cui una legge giusta non è riuscita ad arrivare in tempo alla approvazione finale)
Come tanti premetto: "Renzi non mi piace", ma mi piacciono ancor meno quelli che non riescono a mettersi d'accordo.
E' un esercizio di pigrizia: è senz'altro più facile votare contro, spiegando ai propri sostenitori che la controparte è folle, piuttosto che discutere con la volontà di arrivare ad un accordo e votare una legge di compromesso.
Paolo grippo

Il giorno 18 febbraio 2015 21:35, GCM ha scritto:
Sono un povero, sconsiderato e sciagurato lottacontinuista sessantottino, e in questi anni recenti mi sono impegnato nel modo migliore possibile, cioè strenuamente critico, nel Circolo PD di Via Catanzaro, quello che nella Resistenza fu base dei partigiani romani di Scintilla, e poi tra i suoi iscritti ha annoverato Pietro Ingrao e Luigi Spaventa. Mi ci sono impegnato spinto da esempi quali quelli di Angelo Vassallo e Ignazio Marino, schierandomi poi via via con Bachelet, Bersani/Vendola, Civati. Posso dire che Rosy Bindi, D’Alema e Prodi sono dei giganti rispetto agli attuali Renzi, Boschi, Bonafé, Pinotti? E che trovo sconvolgente che non pochi dei sostenitori nel PD dei vecchi dirigenti siano oggi sfrenatamente, acriticamente schierati con questi ultimi gnomi? Insomma, e per capirci, con quei leader antichi si poteva anche essere orgogliosamente in disaccordo, con questi ultimi non ci può essere neanche quello. Perché? Semplicemente perché non sono.
GCM

Il giorno 18 febbraio 2015 09:40, F.P. ha scritto:
Renzi imbecille.
Inbecille perche fa quello che "gli altri" non condividono o oppongono.O perche lo fa secondo modalita sgradite. (autoritarismo)

Bene.
E cosi di e avuto negli ultimi trenta anni? Avete presente i gatti in amore? fanno baruffa, e poi si siedono(o si distendono) a qualche passo l'uno dall'altro ...e si osservano , per ore.
Poi d'un tratto scatta il meccanismo , la fuga, l' inegumento etc

Per anni il parlamento ha fatto disecttazioni sul sesso degli angeli, sul tiro alla fune per non dare piu corda all'altro, battaglie tattiche senza alcuna strategia. L'unico che ebbe la forza (Distorta) di decidere fu Craxi.Che poi fini male non per le decisoni politicahe, ma per il malaffare!

Ora REnzi (che a me non e´simpatico) opera da romighiaccio proprio per rompere il pack immobilizzante, costituito (tra gli altri) dalle opposizioni di Cuperlo e Civati ( rispattabilissimi loro e le loro opinioni- il fatto che la modifica alla costituzione debba essere condivisa da utti mi sembra argomentazione valiidissima, anche quando viene da destra)) ma che ancora un a volta vanno a costituire( con ottime ragioni) quel mar dei sargassi che ha bloccato lo sviluppo ( economico e politico) del paese negli ultimi30'40 anni. Discussioni eterne sulla natura della peste di Don Ferrante, mentre la gente moriva (e lui pure)
E chiaro che la gente non va a votare. domanda : cosa rappresentano agli occhi della gente comune i politici in parlamento: persone che si occupano della risoluzione dei problemi, o gente occupata in bizantinismi formali senza uscita?
Ed ecco la popolarita di Renzi: da la impressione di FARE piuttosto che di discutere sul vuoto.

E Berlusconi ( che quando il Fato ce lo togliera di torno sara sempre troppo tardi) che prima era favorevole alle riforme, ora che il testiomone non e´piu anche nelle sue mani, reagisce alla "dimunutio capitis" rabbiosamente
come quei bambini che, passato il bel giocattolo nelle mani dell'altro, pur di non farglielo godere, preferisce distruggerlo.

C'e un antico detto romano ( del tutto sbagliato) " chi non fa non falla"
Chi non fa , falla e falla eccome , per "reato di omissione"

Seriamo che questo atteggiamento attendista, possibilista, pacifista ( o meglio tranquillista) ad oltranza non ci facci trovare domani le milizie del ISIS in casa essendo la lora migliore alleata, la indecisione di chi ,che per non fallare, non fa.

Il Corvo politico.

2015-02-18 7:30 GMT+01:00 P.G.
Il signor B. non ha letto bene il mio intervento. Va benissimo: non era obbligato a farlo, ma se risponde deve leggerlo.
Io dico che la nostra costituzione non è " splendida". Cito a memoria, ma mi sembra che questo sia stato l'aggettivo che usa. Non lo è perchè rende difficile legiferare, perchè attribuisce troppo potere ai partitini, perchè non tutela come si dovrebbe l'istituto del referendum.
Esiste solo quello abrogativo e anche questo può essere turlupinato come e quando si vuole.
quanto alla corruzione ed al basso livello del ceto politico non mi sogno nemmeno di affermare che la causa sia la costituzione. Figuriamoci!
Chiedo a Buccella di segnalare dove è che lo scritto
Buon giorno a tutti
Paolo Grippo

Il giorno 18 febbraio 2015 00:36, a.l. ha scritto:

Il piccolo burocrate replica al grande GCM che se avesse voglia di dire la sua sui comportamenti della Sezione ANPI Nomentano Italia può partecipare alla vita democratica della sezione stessa, dalla quale si è volontariamente allontanato, non rinnovando la tessera, per suoi legittimi dissensi rispetto alle linee politiche dell'ANPI Provinciale e nazionale. Nessuno gli vieta di parlare, ma, perché gli altri comprendano la discussione, ma bisognerebbe spiegare di che si sta parlando bisognerebbe. E siccome la questione non è nota ai più, non mette conto di parlarne in questa sede.


----Messaggio originale----
Da: gcm
Data: 17-feb-2015 22.44

Ogg: Re: La Costituzione.


A tutti quelli che non hanno la tessera dell'Anpi, o che non l'hanno rinnovata, è vietato intervenire e dire la loro su come va interpretata la Resistenza antifascista oggi. Se questo non è linguaggio da piccolo burocrate...
GCM

Il giorno 17 febbraio 2015 21:52, a.l. ha scritto:
Buonasera,

ma questo è un gruppo dove si discute, avendo a mente di argomentare le proprie opinioni con i fatti, o è uno spazio in cui alcuni si arrogano il diritto di dare degll'imbecille, se non di peggio, a quelli che non la pensano come loro? Se Renzi fosse un imbecille, peraltro, che figura ci fanno quelli che non hanno saputo vincere contro una persona di basso livello cerebrale?

L'analisi sulla fine della prima repubblica del signor Buccella, che imbecille non è, è, secondo me, grossolana e parecchio forzata per cercare di dimostrare quel che non è stato. Perfino il padre costituente Umberto Terracini, che fu una figura autorevole, ma molto emarginata nel PCI, ebbe a rilevare come il bicameralismo paritario rendesse praticamente elefantiaco il processo legislativo; ma nessuno gli diede retta.

Alla fine degli anni '70, partecipai alla raccolta delle firme per la presentazione di una legge di iniziativam popolare che trasformasse la violenza sulle donne in delitto contro la persona, che all'epoca era contemplato come reato contro la morale. Per fare quella legge giusta e sacrosanta, grazie al sistema bicamerale paritario e all'estrema fragilità dei governi che portò a varie interruzioni di legislatura, ci sono voluti vent'anni per fare quella legge che, a parole, tutti dichiaravano di volere fare.

Il sistema proporzionale assegnava al PLI, al PRI e al PSDI, partiti che tutti assieme non arrivano al 5% dei consensi elettorali, un potere di interdizione, anzi di ricatto, sul partito di maggioranza relativa, la DC, che senza imprimere alcuna impronta riformista all'azione dei governi di allora, portò allo stallo democratico e alla fine della prima repubblica.

Credere che la forza del PCI impedisse le ruberie e gli scandali è dire cosa non vera, tant'è che fino al 1992, queste andarono avanti senza alcun timore, anche durante il settennato al Quirinale di un galantuomo come Sandro Pertini.

E' necessario quindi cambiare la nostra Costituzione; si sarebbe potuto farlo in modo diverso e con il concorso di soggetti diversi, è vero; solo che questi soggetti diversi si sono sottratti al confronto e hanno preferito gridare al complotto, all'eversione, al colpo di stato, alla deriva autoritaria. Balle, nient'altro che balle di chi, privo di argomenti e, soprattutto, consapevole di essere incapace di ottenere consensi superiori a quelli che gli elettori gli hanno assegnato in percentuali progressivamente sempre più ridotte, vorrebbe garantirsi, attraverso un ritorno al proporzionale una presenza in parlamento e una conseguente rendita di posizione.

Il PCI è sempre stato per il doppio turno alla francese; il PCI non è mai stato favorevole alle preferenze, tant'è vero che organizzava il "bloccaggio delle preferenze" su quei candidati che la Segreteria del partito reputava dovessero essere eletti. E le primarie, se qualcuno le avesse proposte, sarebbero state considerate un'eresia, un attacco all'unità del partito.

La stessa cosa succedeva nel sindacato (nella CGIL - lo so per esperienza diretta - nella CISL e nella UIL). Ai congressi i gruppi dirigenti sono sempre stati eletti su listoni bloccati con voto palese fino agli anni '90, quando fu riformato lo statuto, introducendo il voto segreto, che però, per le esperienze da me fatte, non veniva, di fatto, utilizzato. Negli organismi dirigenti, le componenti avevano percentuali assegnate, anche la cosiddetta terza componente, quella che faceva capo al PDUP, a DP ecc. ecc.; anzi, questi, che nelle assemblee nei posti di lavoro si scagliavano contro il verticismo del sindacato, quand'erano nei congressi erano tra i più accaniti difensori delle quote spettanti ad ogni componente politica e chi non fosse stato iscritto a nessun partito peggio per lui.

Ha ragione Grippo, secondo me, l'astensionismo nasce dalla constatazione che la politica spesso si è limitata a parlare, senza riuscire a produrre quelle leggi che erano reputate da tutti necessarie. Difatti, per più di vent'anni, si è parlato di fare una nuova legge elettorale e non si è mai approdati a nulla, a parte la legge Calderoli.

Non sono un renziano, ma Renzi non è un imbecille, sbaglia e pure di grosso chi lo ritiene tale. Ma a dimosrtrare che non lo è sta la sua azione politica che ha portato all'elezione di Mattarella a Presidente della Repubblica. In ogni caso, e chiudo, poiché il signor Buccella ed altri, incuranti delle sensibilità e delle opinioni altrui, sono abituati a distribuire patenti di imbecillità, cretineria, quando non di mafiosità o delle peggiori e nefande complicità, io mi limiterò a osservare che questo modo di confrontarsi con gli altri è semplicemente arrogante, presuntuoso e non democratico, oltre che, ovviamente non garbato.

Immagino che l'argine allo scadimento nello scambio di insulti reciproci, possa essere solo nella disponibilità reciproca ad abbandonare questo di parlare; chi volesse continuare a darmi del cretino politico, del voltagabbana o quel che preferisce, a me, come a ogni altra persona, dimostrerà solo la sua pochezza.

Grazie e buonanotte. Sulla questione del mio dissenso dall'ANPI provinciale, sollevata da Marchesini, che, peraltro non mi risulta avere rinnovato la sua tessera né quest'anno, nel nel 2014, per suoi legittimi dissensi di valutazione politica, non risponderò, ovviamente, perché non è questo, mi pare il luogo adatto per farlo, a meno che non venga richiesto espressamente.



----Messaggio originale----
DA   F.B.
Ogg: La Costituzione.


Paolo Grippo attribuisce alla Costituzione alcuni mali
dell'Italia, come la corruzione e il basso livello del
ceto politico, che provoca un crescente tasso di
astensionismo legato al discredito verso le istituzioni.
Provo ad argomentare una diversa tesi.
Duranre la prima repubblica gli episodi di corruzione
durante il dominio democristiano, aggravati dallo
spregiudicato comportamento dei socialisti nel periodo
cristiano, erano stati denunciati con forza ed arginati
dalla robusta opposizione comunista, che negli anni 70
aveva conquistato molte amministrazioni locali (ricordiamo
a Roma l'esemplare azione di Luigi Petroselli).
Quando grazie all'indipendenza della magistratura Mani
Pulite attacco' il verminaio sia la DC e ancor piu' il
PSI ebbero un crollo elettorale favorito dal sistema
proporzionale con la preferenza, che permette all'elettore
di votare per chi stima e condivide anziche' la scelta tra
la peste ed il colera dei sistemi maggioritari.
Fu proprio il sistema dei collegi uninominali a determinare
la vittoria del piduista amico di Dell'Utri, che avrebbe
dato all'inizio all'infausto ventennio berlusconiano.
Con il sistema proporzionale avrebbe vinto il centro (Occhetto)
-sinistra (Martinazzoli).
Adesso un partito che ha avuto circa il 25% dei suffragi, al quale
aggiungere il 10% di Scelta Civica, sta' rottamando la Costituzione
con la prospettiva di dover concentrare il potere con il premio al
ballottaggio sull'imbecille insediato dalle truppe camellate di destra
alla testa del PD ( il livello etico degli eletti di quel partito e'
misurato dall'adesione bulgara della maggioranza degli eletti proposti
dalla segreteria Bersanni al Cacasenno fiorentino ) o sul suo sodale del
Nazareno ( il dissidio tra i due compari mi ricorda quello dei ladri di
Pisa     
 



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