Alfonso Sabella,neo-assessore alla Legalità al Comune di Roma
Ancora arresti al Comune di Roma.E’ di ieri la notizia che sono
stati effettuati degli arresti al IX Dipartimento , al’Ufficio Tecnico del XIV Municipio e alla
ASL.
Dopo il mega scandalo di Mafia Capitale,dei Punti Verdi per l’infanzia,dei
vigili "mazzettisti",del funzionario della Regione Lazio arrestato in flagranza di
reato per corruzione, giù giù fino ad
arrivare all’operaio di una ditta incaricata
dal Comune per asfaltare una stada che chiede 100 E al gommista per
asfaltare anche il pezzo di strada antistante il suo passo carrabile ,questi episodi danno il segno che
il marcio è ovunque e che il fenomeno non è più episodico ma strutturale.E
temiamo che gli arresti non si fermino qua.Abbiamo come il sospetto che
ancora molto si debba fare.Una semplice constatazione dà forza a questa nostra convinzione:gli uffici tecnici
dei Municipi di Roma sono quindici.Ne rimangono altri quattordici da mettere sotto la
lente delle indagini .C’è un gran lavoro da fare ,e probabilmente è già
iniziato.
Ha il suo bel da fare il Sindaco
a voler tamponare questa diga che tracima mettendo il dito, come il famoso
eroe olandese, per impedire che l’acqua/corruzione inondi tutto con la
nomina del nuovo assessore alla legalità.
A parere nostro non è questione
di nuovi assessori con deleghe speciali.E’ una questione di testa.Ormai la
corruzione e il malaffare albergano al Comune di Roma,sicuramente non tutti i funzionari pubblici sono dei corrotti
anzi ci auguriamo che le persone per bene siano la maggioranza,che esercita la
sua negativa influenza soprattutto nei rapporti con il pubblico,con i
cittadini.E’ una palla al piede che difficilmente permetterà alla città di
decollare e che ormai la frena da anni davanti al colpevole siienzio ,qualche volta è stato dimostrato anche complice,della politica, che ha lasciato campo libero ai corrotti per avere altrettanto campo
libero nei propri affarucci a dir poco
torbidi.E’ una macchia che la città di Roma e i romani non possono più tollerare
e che devono cancellare per sempre ,in maniera netta e decisa.E i sindacati dei lavoratori del Comune di Roma,
e non solo la polizia e la magistratura con le sue indagini,devono fare la
propria parte.La smettessero di coprire tutto e tutti.Esercitassero una
funzione moralizzatrice riappropriandosi
delle parole d’ordine che sono alla base della loro missione.Si mettessero al
servizio della cittadinanza,condannassero,allontanassero e soprattutto
denunciassero pubblicamente i colleghi corrotti .ISOLASSERO IL MARCIUME!.Chi
meglio di loro conosce i propri iscritti,quello che fanno,e soprattutto quello
che non dovrebbero fare?Da loro deve venire l’esempio,loro devono prendere l’iniziativa
per dimostrare che il Sindacato,di ogni sigla e ordine,non è una foglia di fico che
copre, in maniera complice e convivente, la vergogna della corruzione e del malaffare.Non è
possibile che davanti ad episodi di tale portata nessuno di loro sapesse
niente,non si fosse accorto di niente.
Allora forza,coraggio.La città di Roma gliene sarà
grata.
Raffaele Fischetto
Raffaele Fischetto
Nessun commento:
Posta un commento