3 febbraio 2015

LEGALITA' E SINDACATI AL COMUNE DI ROMA






Alfonso Sabella,neo-assessore alla Legalità al Comune di Roma

Ancora arresti al  Comune di Roma.E’ di ieri la notizia che sono stati effettuati degli arresti al IX Dipartimento , al’Ufficio Tecnico del XIV Municipio e alla ASL.
Dopo il mega scandalo di Mafia Capitale,dei Punti Verdi per l’infanzia,dei vigili "mazzettisti",del funzionario della Regione Lazio arrestato in flagranza di reato per corruzione, giù giù  fino ad arrivare all’operaio  di una ditta incaricata dal Comune per asfaltare una stada che  chiede 100 E al gommista per asfaltare  anche il pezzo di strada antistante il suo passo  carrabile ,questi episodi danno il segno che il marcio è ovunque e che il fenomeno non è più episodico ma strutturale.E temiamo che gli arresti non si fermino qua.Abbiamo come il  sospetto che ancora molto si debba  fare.Una semplice constatazione dà forza a questa nostra convinzione:gli uffici tecnici dei Municipi di Roma  sono quindici.Ne rimangono altri quattordici da mettere sotto la lente delle indagini .C’è un gran lavoro da fare ,e probabilmente è  già iniziato.

Ha il suo bel da fare il Sindaco a voler tamponare questa diga che tracima mettendo il dito, come il famoso eroe olandese, per impedire che l’acqua/corruzione inondi  tutto con la nomina del nuovo assessore alla legalità.

A parere nostro non è questione di nuovi assessori con deleghe speciali.E’ una questione di testa.Ormai la corruzione e il malaffare albergano  al  Comune di Roma,sicuramente non  tutti i funzionari pubblici sono dei corrotti anzi ci auguriamo che le persone per bene siano la maggioranza,che esercita la sua negativa influenza soprattutto nei rapporti con il pubblico,con i cittadini.E’ una palla al piede che difficilmente permetterà alla città di decollare e che ormai la frena da anni davanti al colpevole siienzio ,qualche volta è stato dimostrato  anche complice,della politica, che ha lasciato campo libero  ai corrotti per avere altrettanto campo libero nei propri  affarucci a dir poco torbidi.E’ una macchia che la città di Roma e i romani non possono più tollerare e che devono cancellare per sempre  ,in maniera netta e decisa.E i sindacati dei lavoratori del Comune di Roma, e non solo la polizia e la magistratura con le sue indagini,devono fare la propria parte.La smettessero di coprire tutto e tutti.Esercitassero una funzione moralizzatrice  riappropriandosi delle parole d’ordine che sono alla base della loro missione.Si mettessero al servizio della cittadinanza,condannassero,allontanassero e soprattutto denunciassero pubblicamente i colleghi corrotti .ISOLASSERO IL MARCIUME!.Chi meglio di loro conosce i propri iscritti,quello che fanno,e soprattutto quello che non dovrebbero fare?Da loro deve venire l’esempio,loro devono prendere l’iniziativa per dimostrare che il Sindacato,di ogni sigla e ordine,non è una foglia di fico che copre, in maniera complice e convivente, la vergogna della corruzione e del malaffare.Non è possibile che davanti ad episodi di tale portata nessuno di loro sapesse niente,non si fosse accorto di niente.
Allora forza,coraggio.La città di Roma gliene sarà grata.

Raffaele Fischetto

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