23 febbraio 2015

RENATO NICOLINI - MERAVIGLIOSO URBANO 19 febbraio al Palazzo delle Esposizioni di Roma "Immagini di un'altra città - La Roma di Renato Nicolini"

 
 
 
 
Renato Nicolini è sempre presente nella vita  culturale di Roma.Non se n'è mai andato.E sorride con quel suo modo che solo a lui apparteneva:scanzonato ed ironico.Presente e rimpianto.Nessun altro dopo  di lui ha saputo far risplendere di luce  le notti di questa nostra  città, chi lo hai poi succeduto nello stesso incarico non ha potuto fare mai meglio di lui non perchè gli siano mancati i mezzi ma perchè gli è mancata  la genialità di un uomo che amava e sentiva Roma ,la sua storia e la sua anima  e ne interpretava le passioni ,i sentimenti come  anche le debolezze.
Pubblichiamo le impressioni di Alessandra Mastronardi sull'incontro dedicato a Renato svoltosi alla Galleria Nazionale il 19 u.s.
D.F.




A proposito di … ‘cessata’ ‘mente’

La genialità che non s’ interrompe ma si ripropone sotto diverse forme …

Saper vedere, ascoltare, leggere, d’arte, di musica, di letteratura, è una faccenda di esclusiva portata culturale o anche semplicemente possibilità di gittata critica Comune d’una persona qualsiasi che esterna la Sua visione … che più di Altri si allontana dalla Paura di poter dire …perché un capolavoro, piuttosto che una crosta?

La familiarità con il linguaggio artistico in generale, presume intelligenza imparziale, nonché educazione alle preziose meraviglie di cui l’Italia intera dispone, a portata di sguardo, come nessun altro Paese al mondo …

Bellezze & Brutture, si alternano in ogni dove ma chi le guarda, cosa vede?

Con quale audacia ed efficacia può un cieco porre il suo accento valutativo, il suo carattere polemico, la sua ammirazione incondizionata, più di una commemorazione sbrodolata?

Quanti appassionati ed energici richiami per allontanare l’indifferenza alla poesia, alla pittura, alla scultura, all’architettura d’Italia per educare un pubblico tutt’oggi analfabeta affinché il bello possa essere visto e riconosciuto da Tutti, ma sarebbe sufficiente anche da Tanti!

E invece no!

Ancor’oggi, all’atto pratico siamo eruditi impreparati a contemplare il bello della natura, ad intendere le varie forme di linguaggio e di espressione che ogni artista sfoggia e che si capisce un po’ per intuizione, forse di meno per la sua forma.

A chi tocca prendersi certe licenze fuori dalla Comune idolatria di pensiero e di azione, per poi essere licenziati come matti …quanti dentro il delirio e dove gli scampati alla gogna?

Ma i veri artisti, non hanno mai badato ai pregiudizi e replicano esprimendosi con un Bove squartato per cui i Tanti si chiedono che cosa significhi, prescindendo dalla genesi del parto …

L’arte non invecchia ed il godimento puro della stessa, è un privilegio!

L’intimo e il misterioso, può apparire agli occhi di chi lo guarda dentro il Diluvio, ma dove la drammaticità e quanto movimento?

La scena dai tanti futuri possibili, può avvalersi di profonda commozione, di inquietante batticuore, come di impassibili e inoffensive battaglie, ma sempre alle prese con la caparbia miopia di coloro i quali si ergono con indiscutibile giudizio …

E mentre le teste di legno si espandono a vista d’occhio, i Pinocchio si diffondono nel Nostro Regno costruiti ad Arte da un invisibile Mastro Geppetto!

Ancora pochi e troppo tenui, sono i fuochi che ardono di vera passione, che si accendono e si scagliano con capacità d’ironia e di equilibrato gusto perché le accuse, dal Tribunale dell’Inquisizione, non sono mai finite.

E per aver recato offesa, ci si ritrova con una macchia scura indelebile … sia preparato il rogo!

Perché nel Convivio in casa di Levi, la testa di un Moro? Quanti nani e pappagalli, ma Loro, chi sono?

Le gradazioni di bianco e le sfumature di nero, impercettibili all’occhio di un profano, comportano l’arresto dacché la più onesta e vera relazione tonale dipinta su una tela, quel chiaro/scuro in tal maniera, è una vergogna, ha da essere cancellato!

E così, avanti nei secoli, solo a rispettare ed accontentare i più avvilenti cori d’impreparati  a quella visione.

L’opera d’arte si ferma per Una Imperfezione creativa; l’immaginaria fantasia pura, lascia spazio aperto e campo libero alla disseminazione di

Cartellonistica Pubblicitaria grossolana, priva di qualsiasi dignità ed empia di declino.

Vanagloria, miserevole trivialità, insozzano la qualità e il gusto: chi si oppone a questo scempio è un matto o un eretico, presto al rogo!

Ma il colore della memoria non è uno solo, la sensazione olfattiva lungo il camminamento può essere un effluvio di tanfo putrido quanto di immacolata gardenia e troppi sono ancora i fiuti di coloro che nel percorso, non distinguono il reale puzzo dal profumo!

Narici sensibili, dilatatevi!

E se la profondità, l’ironia, la risolutezza irrisolta, sono tratti caratteristici appartenuti a … o siano dote esclusiva di … nessun elogio alla memoria perché il viaggio tracciato ancora vive ed è in itinere

perché l’esplorazione del confine reale e/o immaginario è una scena in continuo movimento che nessuno può fermare,

perché l’intreccio che si avviluppa e che contempla l’ordito di tanti tracciati, laddove non è solo cinema ma insieme architettura, letteratura nobile vicina ad un teatro popolare, paesaggio secondo natura compagno d’un panorama urbano musicale e così via, senza fine, fino a proseguire nelle svariate connettività là dove s’innestano i luoghi dell’anima per chi sa  ancora vedere, ascoltare, con la capacità di avanzarli …

A proposito di: proporzioni e armonie, ordine e misura, corporeo e sensibile …

Il bello è difficile!

Alessandra Mastronardi.

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