Un momento della manifestazione
Non proprio tutti a piedi scalzi
,date anche le condizioni metereologiche,ma una folla enorme ha riempito Via
Cupa ieri pomeriggio e si è snodata lungo il percorso stabilito ,creando non
pochi problemi al traffico.La mancanza di bandiere e di striscioni,se non per
quello di apertura al corteo,hanno dato alla manifestazione quel senso di
testimonianza e di solidarietà che erano il vero obiettivo degli organizzatori
della manifestazione.Il popolo romano c'è insieme a tutti gli altri che
contemporaneamente hanno manifestato in tutt'Italia a partire da Venezia,
promotrice dell'iniziativa.Il Centro culturale Baobab che ospite una quantità
enorme di migranti,costretti spesso anche a dormire lungo i marciapiedi delle
vie limitrofe,è assurto a simbolo della solidarietà della città di Roma.Su di
esso si riversano i volontari e gli aiuti ( La lista delle cose più necessarie è aggiornata ogni giorno sulla pagina facebook Amici del Baobab (https://www.facebook.com/AmicidelBaobab2?fref=ts) .
Molto si deve ancora fare per
abbattere le barriere e gli steccati .Ma soprattutto molto si deve fare perchè
governi dispostici ed antidemocratici vengano isolati dal consesso
internazionale.Ci riferiamo in particolare all'Eritrea ,Stato che insieme alla
Corea del Nord detiene il primato per le sopraffazioni delle più elementari
regole democratiche e l'Etiopia ,dove invece il Presidente degli USA nella sua
recente visita in Africa, è andato ad omaggiare il governo locale dandogli
credibilità e rispetto internzionale con
la sua presenza.Altri provvedimenti invece dovrebbero essere adottati nei
confronti del sanguinario Stato Islamico che si rende ogni giorno colpevole di
crimini contro l'umanità e il patrimonio culturale .
Finalmente poi,da quando le rotte dell'immigrazione hanno
cambiato la principale direzione,preferendo le vie di terra a quella via mare,e
quindi da un coinvolgimento della Grecia e dell'Italia,sono stati invece
coinvolti stati del centro Europa come la Serbia e l'Ungheria,il problema è
diventato finalmente un problema europeo e si è assistito quasi ad una gara di chi era
più ospitale.Francia e Germania in prima linea ma soprattutto l'Unione Europea
decisa ad assegnare ad ogni Stato membro la propria quota di rifugiati.
La situazione ,sebbene sia ancora
magmatica e ci sono delle resistenze,in specie degli Stati dell'Europa del Nord
e dell'ex blocco sovietico (proprio questi che hanno riversato centinaia di
migliaia di immigrati in tutta Europa!),sembra comunque avviarsi dal punto di
vista umanitario verso una soluzione condivisa non solo nell’Unione Europea ma
anche fuori dal vecchio continente.
Raffaele Fischetto
Raffaele Fischetto
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