2 settembre 2015

Recensione film:SPY di Paul Feig


 
Locandina italiana SpyPoster Spy  n. 1
 
 
SPY

di Paul Feig

Con Melissa Mc Carthy, Jude Law, Rose Byrne, Bobby Cannavale, Jason Statham,

«Dietro un grande uomo c’è sempre un grande donna»

 

Un film divertente parodia degli 007, visto con una certa ironia femminile, stavolta in versione americana cioè gli agenti della CIA.

Recita un detto: «Dietro un grande uomo c’è sempre un grande donna» ma possiamo aggiungere che: «Dietro una grande spia c’è una grande spia donna».

La storia è una di quelle classiche ingarbugliate viste nei vari film di James Bond con il cattivo che fabbrica e/o vende bombe ai cattivissimi, con gli agenti che fanno il doppio, triplo o quadruplo gioco: chi spia chi?

Paul Feig ha messo su una sommatoria di gags riprese da un vasto repertorio iconografico ricorrendo perfino alla cinematografia muta (Chaplin, Buster Keaton).

Carina è la progressiva trasformazione in crescendo di Susan Cooper (una deliziosa Melissa Mc Curthy) che da impiegata della CIA, che vive vicariously le avventure spionistiche dell’agente Bradley Fine (il sempre fascinoso Jude Law), a protagonista indiscussa di agente speciale in azione che risolverà il caso e le sue vicende intrigate.

È in uscita nel 2016 un nuovo film di Paul Feig sempre con Melissa Mc Cuthy dal titolo (provvisorio) “Ghostbusters”. Consiglio di tenerlo d’occhio.

Ghisi Grütter

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