Il Sindaco di Roma ,Ignazio Marino
Ci troviamo molto d'accordo con il commento di Marchesini ,che
pubblichiamo a seguire, sull'esibizione del comico Brignano , il 9 settembre,a
Ballarò.
Nel nostro piccolo e nella nostra breve esperienza politica ,possiamo
tranquillamente affermare che anche noi siamo stati oggetto di dileggio e di
mal sopportazione da parte dei politici di professione in quanto non ci
prestavamo ai piccoli e miserabili giochetti di potere,perchè provenivamo da
una professione e soprattutto eravamo indipendenti dal punto di vista economico
proprio in virtù di quella professione che avremmo potuto riprendere
allorquando si fosse conclusa l'esperienza politica.Ricordiamo sempre il
sorrisino di sufficienza del presidentino di turno che per motivare la scelta di un
assessore che non sarebbe ricaduta sul politico/lavoratore, la giustificò
affermando che lui era "benestante" e che non aveva bisogno di
diventare assessore.
Pur essendo critici nei confronti di Marino per
le sue scelte e per le sue priorità che spesso non coincidono,almeno per quanto
ci riguarda,con i bisogni dei romani,dobbiamo riconoscere che la sua autonomia
di pensiero e di movimento gli deriva proprio dal fatto di essere estraneo a
certe comunelle che non gli appartengono nè culturalmente nè
antropologicamente.Per questo dà fastidio e ,ne siamo certi, continuerà a
farlo.Se accompagnasse questo suo comportamento ad una maggiore sensibilità
verso i problemi di Roma e non si circondasse di yesman scodinzolanti e privi
di esperienza sarebbe perfetto.
Domenico Fischetto
Ho visto il pezzo su Roma che Enrico Brignano ha recitato a Ballarò ispirandosi alle vicende di Mafia Capitale. Buon pezzo, Brignano è bravo. Il bersaglio principale, ovviamente e guarda caso, è stato Ignazio Marino, dileggiato e ridicolizzato. Ora, Marino è intelligente, capace, onesto, in più ha una caratteristica che lo rende anomalo, quasi bislacco. Potrebbe campare bene anche senza fare politica, perché il suo mestiere, in cui è internazionalmente affermato, è un altro. ...Insomma, a Marino di far carriera e di lucrare con la politica proprio non gliene frega. Per questo è così temuto e odiato. Perché non appartiene all'esercito di quelli che concepiscono la politica come mangiatoia e truogolo. E' diverso perché parla un'altra lingua. Dovrebbero essere tutti come lui, solo che è lui l'anomalo. Quindi è sommamente pericoloso, va eliminato. Ha dato il suo contributo anche Brignano.
Gian Carlo Marchesini
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