4 giugno 2015

BARUFFE CAPITOLINE


 
 

La consigliera Gemma Azuni
 
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa lanciato dalla consigliera capitolina Gemma Azuni protagonista,con il consigliere Onorato e il consigliere Peciola,di una non edificante contesa che di politico ha poco ma molto di cialtroneria e di guappismo d'altri tempi.
Un consiglio ai suddetti:state calmi  o come si dice in ambienti oxfordiani be beef.Risparmiate le vostre energie fisiche ed intellettuali per cause migliori.La città vi guarda e non vi fa onore l'episodio che vi ha visti protagonisti .Quando ci si azzuffa e  lo si fa nella veste di rappresentante pubblico si ha sempre torto.Indipendentemente dalle ragioni di ognuno.
D.F.

A PROPOSITO DI “SU GORROPU”… ED ALTRE COSE MENO BELLE

 

Nei giorni scorsi ho dovuto subire, ad opera del capogruppo della Lista “Alfio Marchini Sindaco”, un’aggressione verbale carica di una violenza e di una volgarità quali raramente ho avuto occasione di vedere e ascoltare; in particolare nella sede istituzionale dell’Assemblea Capitolina – luogo simbolo dei valori più alti di democrazia e di rappresentanza della città di Roma Capitale.

Il consigliere Alessandro Onorato non ha ancora sentito il dovere di rivolgere parole di scusa per il suo comportamento, non tanto verso di me come persona (capisco che il concetto di rispetto umano possa essere incommensurabilmente complesso da comprendere per alcuni) quanto per il rispetto che ciascuno di noi deve al ruolo e alla funzione che esercitiamo nell’istituzione che rappresenta tutta la nostra città.

Al compagno Gianluca Peciola rinnovo la mia gratitudine, per aver voluto difendermi da quegli attacchi tanto aggressivi e volgari, a cui aggiungo una affettuosa raccomandazione: non accettiamo le provocazioni di coloro che strumentalmente, e alla disperata ricerca di un briciolo di visibilità mediatica, tentano di mettere in difficoltà questa amministrazione di centrosinistra che sta lavorando bene su entrambi i fronti: riparare i danni provocati dalla Giunta Alemanno e rimettere l’attività amministrativa sui binari dell’efficienza e della legalità.

Questo mio intervento, però, è motivato dal fatto che alcuni commenti ironici, sulla vicenda (altrimenti non possono essere considerati), sono stati espressi su vari social network e fra questi uno di Stefano Veglianti, di Sinistra Ecologia e Libertà, assessore del Municipio V.

Stefano , il 28 maggio, alle 22:53, commentava così un titolo del Fatto Quotidiano che dava notizia della ”Rissa in Campidoglio”: “la prossima volta a Onorato lo ritrovano a Su Gorropu…nel Nuorese… vero Gemma Azuni”., pensiero che non mi appartiene di certo.

E il consigliere Onorato, dal suo profilo Facebook,  ribatte: “Per chi non lo sapesse, quella citata nel post è una profonda gola della Sardegna dove venivano gettati i corpi dei rapimenti falliti.” “Poco prima lo stesso assessore aveva postato, sempre sul suo profilo, un altro messaggio ironizzando sul mio dito fratturato. In questo si legge: il dito di Onorato è stato ritrovato in un orto alla Garbatella, quartiere dove ha sede il noto centro sociale "la Strada".

Invito il consigliere Onorato, al quale auguro di rimettersi presto, di documentarsi meglio e senza pregiudizi etnico-regionalistici su quale meraviglia straordinaria della natura sia il Canyon di Su Gorropu, sia visitando il sito web ufficiale http://gorropu.info/, sia andandoci di persona. L’ammirazione per tanta bellezza potrebbe perfino compiere il miracolo di purificare il consigliere Onorato dalle incrostazioni di aggressività e volgarità di cui sembra cosparso.

Associare me e la mia terra (qui il discorso è molto serio) a suggestioni criminali come sembra fare il consigliere Onorato è inaccettabile; La Sardegna non è la terra del banditismo come costui ancora sembra credere.

Questa terra, però, è stata sfruttata e depredata, la sua natura meravigliosa è aggredita e umiliata da imprenditori e palazzinari senza scrupoli, nell’ignavia dei governi locali e centrali che non hanno fatto altro che imporre devastanti servitù militari e null’altro. La Sardegna perde lavoro, perde donne e uomini che sono costrette/i ad emigrare, perde identità per le speculazioni che la vorrebbero ridotta ad un gigantesco villaggio vacanze per ricchissimi faccendieri che pensano di venire nella nostra terra e trattarci come servi.

Non accetteremo mai questo destino, non recideremo mai il legame fortissimo di rispetto e solidarietà che ci lega l’un l’altro e tutti noi alla nostra bellissima terra.

Si tranquillizzi il consigliere Onorato; sarà sempre il benvenuto a Su Gorropu e in qualsiasi altro luogo della Sardegna.

E se vorrà fare questa esperienza imparerà cosa sono il rispetto, l’amicizia e la solidarietà che offrono e ricevono le donne e gli uomini liberi, e di questo mi ritengo testimone nel mio operato nelle istituzioni a cui mi onoro di appartenere.

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