23 giugno 2015

ROMA NON DEVE CANDIDARSI ALLE OLIMPIADI DEL 2024



Una ne fanno e cento ne pensano:la fame di opere pubbliche è insaziabile e nessuno se ne sottrae.Neanche il Sindaco Marino ,la sua rappezzata Giunta e il suo Consiglio pieno di riserve,visto che i titolari sono ospiti dello Stato.La storia non ha insegnato nulla: si inseguono progetti faraonici per legare il proprio nome a questo e a quell'opera.Ed ecco il Sindaco  sorridere davanti alle telecamere per l'inaugurazione dei lavori per il  nuovo stadio della Roma,stroficciarsi le mani per il prossimo Giubileo,visto  che Chi comanda veramente a Roma e in Italia ne ha indetto uno straordinario a partire dal prossimo dicembre.E' la storia infinita di opere inutili messe in bella fila e in posa per il premio dell'opera più inutile e costosa.Intanto i cittadini pagano.Pagano per tutto:per i disservizi di AMA ,ATAC e Multiservizi,per la mancata manutenzione delle strade e del decoro urbano,per le politiche sociali pro Mafia Capitale,per la mancata gestione del verde,per i punti verdi qualità ed infanzia,per le ruberie e le negligenze dei suoi rappresentanti etc etc.Ci fosse mai una voce che si alzi per dire BASTA,facciamola finita:da questo momento in poi  lavoriamo per la comunità.No :niente da fare.Allora dal cilindro viene fuori quest'idea delle Olimpiadi a Roma.Un'idea balzana già venuta in mente al predecessore di Marino e fortunatamente bocciata da mortimer Monti (forse uno dei suoi  rari provvedimenti positivi).
Allora invitiamo i nostri lettori a sottoscrivere l'appello su change.org lanciato da carteinreola per evitare questa ennesima iattura su Roma.

Domenico Fischetto

Roma non deve candidarsi alle Olimpiadi del 2024

no olimpiadi senza scrittaGiovedì arriva in Campidoglio il voto sulla candidatura olimpica di Roma Capitale. Un gruppo di comitati e associazioni chiede a Renzi, a Marino e all’Assemblea Capitolina, come segno tangibile della volontà di cambiamento, di non avanzare la candidatura. I grandi eventi come le Olimpiadi sono da sempre occasioni ad alto rischio speculazione, corruzione ed infiltrazione criminale. La realtà che sta emergendo nella Capitale richiede cambiamenti profondi, con una rifondazione prima di tutto culturale della politica, dell’amministrazione e della società civile. Se invece altre ragioni prevarranno sul senso di responsabilità, forti delle tante prestigiose adesioni che stiamo raccogliendo, ci rivolgeremo al Comitato Internazionale Olimpico chiedendo che per i Giochi del 2024 si scelga un’altra sede, in un Paese in grado di garantire l’organizzazione e le risorse necessarie, rendendole una vera opportunità per la città prescelta e per i suoi abitanti (in calce informazioni sulle tappe della candidatura olimpica)
FIRMA E DIFFONDI L’APPELLO ON LINE  questo è il link
barilla 150 anni 2Una decina di anni fa, per il centocinquantesimo di una nota azienda di pasta italiana, fu girato uno spot ideato dallo scrittore Baricco e girato dal regista Wenders. Nel filmato si vedeva un contadino senza età e senza tempo tagliare il grano del suo campo mentre arrivavano e lo superavano varie ondate di cavalieri di ogni epoca: antichi romani, guerrieri feudali, fino ad un areoplano che sfrecciava sulla sua testa. E lui con pazienza a passare la mola sulla lama della falce e a riprendere il lavoro con i soliti gesti consumati (il video è in calce)
Togliendo la cornice idilliaca, quel contadino ricorda molto il cittadino romano, che da secoli vede passare nuovi regnanti, nuove amministrazioni, nuovi padroni, nuovi eventi. Che quando se ne vanno lasciano tutto quasi come prima. E fa una notevole tristezza pensare che, anche solo nell’ultimo quarto di secolo, in cui si sono alternate parecchie amministrazioni di centro sinistra, i problemi quotidiani con cui i cittadini devono misurarsi sono sempre gli stessi. Dal Giubileo del 2000, ai Mondiali di nuoto, molte opere costruite per le grandi occasioni sono rimste interrotte, o sono state realizzate fuori tempo massimo, o non sono più servite (o, come la Metro C, progettata per il Giubileo del 2000, non si sa quando e dove arriveranno alla fine). E intanto le migliaia di pendolari della Roma Lido ancora aspettano che una ferrovia scalcagnata diventi una metropolitana, gli abitanti del quadrante sud aspettano che venga messa in sicurezza la via Ostiense – via del Mare (intervento da 30 anni promesso in ogni campagna elettorale) e si potrebbe continuare. E adesso, dopo la scoperta di Mafia Capitale, è venuto il momento di fermarsi e ragionare, insieme ai cittadini, e capire quali sono le priorità delle persone e dell’interesse collettivo, che vengono prima di quelle degli affari.
AMBM
LA LETTERA*
Il primo passo verso la guarigione è la consapevolezza della malattia e dell’urgenza di cure efficaci. Mentre ogni giorno l’intreccio di mafia e corruzione che ha attaccato la Capitale dell’Italia si rivela più esteso e profondo, e mentre si avvicina la scadenza del Giubileo straordinario senza che ancora siano stati predisposti gli interventi più indispensabili, coloro che dovrebbero correre ai ripari e imporre misure drastiche per fermare la degenerazione in atto e cominciare a ricostruire le condizioni per un ritorno della democrazia e della legalità – che della democrazia è il primo presupposto – continuano a dare per scontato che Roma sarà candidata alle Olimpiadi del 2024.
Una candidatura fin dall’inizio molto controversa, visti i miseri risultati delle precedenti manifestazioni sportive nella Capitale, che hanno consumato fiumi di risorse sottratte a servizi per la collettività e lasciato sul campo una scia di strutture incompiute o comunque totalmente inutili per le occasioni che ne avrebbero giustificato il pubblico interesse. Incentivando ancora una volta la distruzione fisica, l’omologazione, le speculazioni immobiliari e la logica emergenziale.
Una candidatura calata sui cittadini, sfiancati da decenni di mala amministrazione, di cui le recenti indagini giudiziarie sono solo l’ultima drammatica conseguenza, senza alcuna condivisione né consultazione, come invece è accaduto in altri Paesi, evidentemente più avvezzi dell’Italia all’esercizio democratico.
Una prospettiva, quella delle Olimpiadi, che se dovesse realizzarsi non potrebbe che mettere in ginocchio una città che da decenni non è riuscita a risolvere quei problemi che ricadono direttamente sulla qualità della vita dei residenti e di tutti coloro che vengono a trascorrervi un periodo di vacanza o di lavoro: un traffico automobilistico fuori controllo, trasporto pubblico inadeguato servizi, manutenzione delle strade, decoro urbano al di sotto dei livelli di qualsiasi capitale europea e non solo.
Oggi l’impegno prioritario dovrebbe essere quello di uscire da Mafia Capitale, un sistema che si sta rivelando ogni giorno più devastante, che si è infiltrato nel cuore della classe politica, ha corrotto l’amministrazione, modificato la cultura e i rapporti sociali e mortificato la dignità dei cittadini. Non quello di offrire un’altra possibilità di speculazione.
Per questo chiediamo, come segno tangibile della volontà di cambiamento, che il Governo, il Sindaco e l’Assemblea Capitolina prendano l’unica decisione che in questo momento è in grado di tutelare i cittadini romani e i partners di tutto il mondo che dovrebbero partecipare a un evento così importante: non candidare Roma alle Olimpiadi 2024.
Se invece altre ragioni prevarranno sul senso di responsabilità, forti delle tante prestigiose adesioni che stiamo raccogliendo, ci rivolgeremo al Comitato Internazionale Olimpico chiedendo che per i Giochi del 2024 si scelga un’altra sede, in un Paese in grado di garantire l’organizzazione e le risorse necessarie, rendendole una vera opportunità per la città prescelta e per i suoi abitanti.
Carteinregola, Cittadinanzattiva Lazio Onlus, Associazione dei diritti dei pedoni di Roma e del Lazio, Salviamo il Paesaggio Roma e provincia, C.A.L.M.A. Comitati e Associazioni Lazio per la Mobilità Alternativa, Roma Nuovo Secolo, VAS Verdi Ambiente Società
Roma, 22 giugno 2015
(*la lettera è indirizzata al Presidente Renzi, al Sindaco Marino e all’Assemblea Capitolina
Per aderire scrivere a: Carteinregola2@gmail.com (se in rappresentanza di associazioni e comitati, specificare l’organizzazione)

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OLIMPIADI COME FUNZIONANO LE CANDIDATURE (da Sky Sport)
Il Comitato Olimpico internazionale nella sessione tenutasi a Montecarlo (l’8 e 9 dicembre 2014), ha introdotto una innovativa Fase ad Invito per le città interessate a candidarsi.
Prima fase Il primo passo è stato il 15 gennaio 2015 a Losanna, quando il Cio doveva valutare lo stato sociale, economico e ambientale di chi desiderava candidarsi facendo uno screening iniziale e permettendo, a chi avesse i requisiti richiesti, di accedere alla seconda fase. Il 15 settembre 2015 è il termine ultimo per presentare le candidature.
Seconda fase da settembre 2015 fino al maggio successivo (Fase della città richiedente) ci saranno vari step, tra cui un seminario informativo che si terrà a ottobre 2015 a Losanna. Entro l’8 gennaio 2016 le città interessate dovranno presentare la documentazione relativa alla richiesta e le lettere di garanzia dei Governi. Nel marzo 2016, il Working Group del Cio valuterà le documentazioni e i requisiti. Tra aprile e maggio 2016, sarà l’esecutivo del Cio a selezionare le candidate e compilare la short list. A maggio 2016, le città selezionate riceveranno il Candidate City Questionnaire e i documenti correlati.
La terza fase(Fase della Citta’ Candidata). Dalla primavera del 2016 fino al settembre 2017. Dal 5 al 21 agosto 2016 le candidate parteciperanno come osservatrici ai Giochi Olimpici di Rio 2016. Tra novembre e dicembre 2016, le stesse parteciperanno a Tokyo al debrief su Rio 2016. Gennaio 2017 sarà il termine ultimo per per presentare la documentazione relativa alla candidatura e le lettere di garanzia. Tra febbraio e marzo 2017 avverrano le visite della Commissione di valutazione. A giugno 2017 il Cio pubblica la relazione della Commissione di valutazione, a luglio avrà luogo il briefing per i membri Cio sulle città candidate. Ed infine a settembre 2017 ci sarà la presentazione delle candidate, il rapporto conclusivo da parte del responsabile della Commissione di valutazione e, a Lima in Perù , verrà effettuata l’elezione della città ospitante i Giochi Olimpici del 2024
A settembre 2015 il termine ultimo per le candidature ufficiali. La città ospitante sarà scelta fra 3 anni, nel 2018
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Le ultime candidature italiane per i Giochi estivi*: Roma si è presentata per l’edizione del 2004, presidente del comitato promotore Raffaele Ranucci, imprenditore romano, oggi senatore PD, assegnata poi ad Atene. La città Olimpica viene scelta circa 7 anni prima. Un anno prima viene consegnato al CIO il dossier definitivo con la proposta della città che si candida.
*La Stampa 22/2/2011 http://www.lastampa.it/2011/02/22/cultura/domande-e-risposte/come-nasce-la-candidatura-alle-olimpiadi-DD9qAXoUBiULZDpF3EY9QM/pagina.html
 

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