12 luglio 2015

ASSEMBLEA PUBBLICA COMUNE -MUNICIPIO A SAN LORENZO

 
 
 
                                 Piazza dell'Immacolata,luogo simbolo della movida sanlorenzina
 
 
Dobbiamo dare atto ai nostri amministratori di essere vocati al sacrificio oppure di  avere una faccia di tolla non comune,se ancora hanno il coraggio di presentarsi a San Lorenzo ed affrontare la folla  inferocita dei residenti.Problemi evidenziati e straevidenziati,urlati a gran voce in passate occasioni da una parte sono entrati e dall'altra sono usciti dalle orecchia degli amministartori municipali e comunali.Promesse mai mantenute, magari fatte in passato sull'onda dell'ultima emergenza ,dell'ultima emozione causata da un qualche fatto eclatante.Nulla di nulla.Non si è fatto niente anzi ,se possibile ,la situazione è peggiorata..Quindi diamo atto del coraggio degli amministratori se si sono presentati davanti ad un pubblico che li avrebbe metaforicamente sbranati.E allora?Sono dei kamikaze o che?Sono semplicemente dei muri di gomma.Si presentano e fanno sfogare la gente.Che alla fine  va via contenta di avergliene cantate quattro e di avergli gridato in faccia il proprio  disagio e malumore.Non sanno i poverelli che quella è una tecnica consolidata da consumati politici.Dei loro problemi non gliene frega più di tanto ,se no almeno nel frattempo avrebbero fatto qualcosa.Semplicemente archiviano il fatto e passano ad altro.Quando il giro sarà completato,ritorneranno sull'argomento e non abbiate timore:avranno il coraggio di ripresentarsi in piazza..
Chi non c'è cascato e non ha partecipato all'assemblea sono i movimenti politici di San Lorenzo con una certa esperienza come la Libera Repubblica di San Lorenzo e quelli del Cinema Palazzo Occupato.Brillava per la sua assenza anche la segretaria del locale circolo PD,navigata  ed esperta poltica che non si lascia certo incantare da amministratori camuffati  da pifferai magici..Mentre esprimiamo solidarietà per il rappresentante di Legambiente S.Loreno che ancora trova la forza e la veemenza  a partecipare e ad intervenire  a queste farse "isituzionali".
 
L'unica cosa che veramente  preme a questi amministratori  è il voto.Allora bisogna negarglielo,bisogna ricordarsene alla prossima occasione e mandarli a casa.
 
Riportiamo il resoconto di Gian Carlo Marchesini dell'assemblea pubblica tenuta il 9 luglio presso la scuola Saffi a San Lorenzo.
D.F.
 
 
 
Avrà contribuito anche il caldo afoso, ma non mi succedeva da tempo di partecipare a una assemblea di popolo, quella di ieri pomeriggio alla scuola Saffi di San Lorenzo, così difficile, tempestosa, rabbiosa. Convocata dal presidente del II Municipio Gerace e da Nieri, vicesindaco di Roma, presenti un centinaio di persone del quartiere, in maggioranza donne anziane, insegnanti, mamme e nonne, è stata realmente dura arrivare alla fine. L'incontro/confronto che doveva consentire... una disanima delle emergenze e l'individuazione delle soluzioni si è invece subito trasformato in una sorta di happening e match dove una buona parte dei presenti non ha fatto che caoticamente protestare, inveire, verbalmente aggredire con una animosità, una furia, un'asprezza risentita che là dentro Salvini avrebbe fatto la figura del moderato.
Ce l'hanno tutti specialmente con lo spaccio pubblicamente esibito di droga, gli ubriachi vocianti e i frastuoni della movida che si prolungano fino a notte fonda. Secondo tutti gli intervenuti, a San Lorenzo, manca il minimo accettabile di ordine, decoro, rispetto delle regole, pulizia e silenzio notturno indispensabile per il riposo. Il risentimento maggiore è per le forze dell'ordine che, o non ci sono del tutto, o non fanno nulla per tutelarlo. E per
lo stato della scuola dell'obbligo che non ha più neanche il personale necessario - bidelli, custodi e quant'altro - a garantire sicurezza e protezione per i bambini. Scuola assente, non buona scuola.
Più tardi, passeggiando per San Lorenzo, osservavo la folta presenza di turisti che sciamano tra ristoranti e locali. Possibile che questo dato di vitale benessere si accompagni a una incapacità a mantenere pulito, ordinato e sotto controllo il quartiere? In queste contraddizioni sempre più vistose ed esplosive si gioca il futuro di San Lorenzo, così come il destino della Giunta Gerace e del Sindaco Marino. Qui la gente sembra sempre più disposta ad accettare chiunque, constatata l'impotenza di una gestione democratica della vita associata, garantisca l'ordine con il pugno di ferro. Gerace, Nieri, Gisci si mostrano generosamente disponibili. Per il punto cui è arrivato il degrado, a San Lorenzo, ma non solo, non credo basti. Vita normale delle famiglie ed esigenze dei bambini, funzionamento normale di scuole e giardini - e divertimentificio imperniato su un consumo crescente di alcol, droghe ed ebbrezze varie, a San Lorenzo sono entrati in rotta di collisione. Il livello di rabbia ed esasperazione degli abitanti del quartiere si direbbe prossimo allo scontro fisico e al linciaggio. A questa onda d'urto esasperata temo non reggano più né la partecipazione attiva dei comitati di base, né l'argine della democrazia rappresentativa. Qui si rischia che a decidere siano le emozioni della pancia, la disperazione, la parte destruens del cupio dissolvi.
 
Gian Carlo Marchesini

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