Il presidente del consiglio rivela il suo infimo livello
intellettuale ed etico, affermando che il referendum del
5 luglio in Grecia e' la scelta tra l'euro e la dracma.
Alle sue promesse di cambiare l'agenda europea hanno fatto
seguito il suo scodinzolare ai piedi della Merkel e rientri
in Italia con un calcio nelle terga sempre con un pugno di
mosche in mano.
E' quindi vergognoso che dedichi il suo spirito di patata ad
un leader, che pur avendo minor peso contrattuale, si oppone
con coraggio alla disastrosa politica neoliberista dell'Europa,
E' necessario un alto livello d'idiozia per non capire che la
politica imposta dalla troika alla Grecia, che ha portato al
25% di disoccupazione, al calo del 20% del PIL, alla catastrofe
umanitaria e all'aumento del debito, va completamente cambiata.
Per spiegare il fatto che il vicecancelliere socialdemocratico
tedesco scavalca a destra la Merkel nell'ostilita' al governo
greco oltre alla pessima tradizione (da non dimenticare il
voto favorevole ai crediti di guerra alla vigilia della prima
guerra mondiale) e' la consapevolezza che questa cosidetta sinistra
subalterna culturalmente all'avversario e' destinata ad essere
spazzata via, come lo e' stato il Pasok in Grecia, come sta' avvenendo
in Spagna e come avverra' in Francia ed in Italia da una sinistra
fondata sulle sue solide radici culturali.
Franco Buccella
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