RUTH & ALEX –
L’AMORE CERCA CASA
Richard Loncraine
RUTH
& ALEX – L’AMORE CERCA CASA di Richard Loncraine è una classica commediola
newyorkese come il cinema ci ha abituato ad apprezzare. Il film è garbato ma
poco convincente. Forse è proprio la storia, tratta dal romanzo di successo Heroic
Measure di Jill Ciment, a essere poco persuasiva. Si svolge a Brooklyn -
quartiere diventato di moda, sullo sfondo di una New York ben fotografata, che
sembra essere la vera protagonista. Chi non ricorda i fotogrammi di “Manhattan”
di Woody Allen con i protagonisti (Allen e Keaton, appunto) seduti in panchina
di fronte all’East River sotto il Williamsburg bridge? Varie sono le inquadrature analoghe nel film RUH & ALEX.
Diane
Keaton e Morgan Freeman sono due bravi ed esperti attori icone del cinema internazionale
che fino ad ora non avevano ancora condiviso lo stesso set, ed è proprio sulla
loro recitazione che si basa il film.
Alex è un pittore
afroamericano che ha avuto successo in passato, Ruth un’insegnante in pensione.
Vivono da quarant’anni in un luminoso appartamento di Brooklyn all’ultimo piano
con una grande vista - sopra c’è anche un terrazzo adibito a orto - ma senza ascensore.
Invecchiando insieme anche alla loro amata cagnetta Dorothy, decidono di
mettere in vendita l’appartamento sia per ricavarci una somma importante, sia
perché affaticati per dover salire e scendere le scale a piedi.
Affidano all’efficiente nipote
Lily (una brava Cinthia Nixon, l’avvocatessa di “Sex in the City”), agente
immobiliare, le trattative per la vendita. Da qui, una serie di buffe
situazioni e la descrizione di varie persone strane.
Nell’arco di tempo di tre
giorni, hanno modo di cambiare la loro idea rilanciando se stessi e il loro
affetto reciproco. L’happy end un po’
mieloso rappacifica gli animi degli spettatori e il film raggiunge lo scopo di
far dimenticare il resto del mondo facendoci concentrare solo sulla tenerezza,
perfino nei confronti del giovane attentatore che ha tenuto in ostaggio una
donna sul ponte di Brooklyn.
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