La tragedia del piccolino precipitato nella tromba dell'ascensore nella metro A è una disgrazia che ha colpito tutti e non ci sono parole per esprimere il proprio dolore e la propria vicinanza ai genitori.Una tragedia che ricorda per certi versi quella del piccolo Alfredino che tanto commosse l'Italia molti anni fa.Morti inutili causate da colpevoli e fatali errori umani .Ma che un certo giornalismo usasse questa disgrazia ,usasse la morte del piccolo per fare bassa propaganda politica di infimo livello veramente non ce lo saremmo mai aspettato.Purtroppo è quello che è successo :basta leggere i titoli di alcuni giornali all'indomani della tragedia..
Riportiamo il commento a questo proposito pubblicato sulla newsletter di Carte in Regola a firma di Anna Maria Bianchi..
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SE QUESTO E’ GIORNALISMO: LA TRAGEDIA DELLA METRO USATA CONTRO IL SINDACO MARINO di Anna Maria Bianchi Missaglia
Che questa città sia sprofondata in una situazione da cui è difficile vedere decisive vie d’uscita è la verità, soprattutto perchè ha cominciato ad affondare da tanti anni, già da quando si ammantava dei lustrini del “Modello Roma”. Ed è anche vero che troppo spesso non sembra bastare la buona volontà di chi sta cercando di portarla fuori dal pantano, anche perchè ancora incagliato tra lacci e lacciuoli che vengono da lontano (solo il 9 luglio, e dopo la relazione del prefetto Gabrielli, lascia il suo posto il segretario generale nominato da Alemanno).
Ma usare una terribile disgrazia come la morte del piccolo Marco per dar fuoco alle polveri contro il Sindaco Marino è indegno.
Insegnano gli sceneggiatori americani che la vera anima di un personaggio la si scopre quando è sotto pressione, quando deve reagire a qualcosa che lo mette a dura prova. Questo vale per il Sindaco, che davanti a una città allo stremo dovrà dimostrare quanto vale ai suoi cittadini. Ma vale anche per i cittadini, i politici e i giornalisti. Che dovranno dimostrare se hanno davvero a cuore il bene di tutti, da raggiungere attraverso un cambiamento profondo che richiede impegno e ragionamento, o se sono solo capaci di dare la stura alla parte più irrazionale e individualista (i cittadini) o, ancora peggio, di sfruculiare la parte più irrazionale e meschina dei cittadini per i propri scopi (certi giornalisti e certi politici) AMBM annaemmebi@gmail.com (leggi anche giornalettismo 10 luglioIl tristissimo titolo di Libero sul bimbo morto nella metro a Roma
Ma usare una terribile disgrazia come la morte del piccolo Marco per dar fuoco alle polveri contro il Sindaco Marino è indegno.
Insegnano gli sceneggiatori americani che la vera anima di un personaggio la si scopre quando è sotto pressione, quando deve reagire a qualcosa che lo mette a dura prova. Questo vale per il Sindaco, che davanti a una città allo stremo dovrà dimostrare quanto vale ai suoi cittadini. Ma vale anche per i cittadini, i politici e i giornalisti. Che dovranno dimostrare se hanno davvero a cuore il bene di tutti, da raggiungere attraverso un cambiamento profondo che richiede impegno e ragionamento, o se sono solo capaci di dare la stura alla parte più irrazionale e individualista (i cittadini) o, ancora peggio, di sfruculiare la parte più irrazionale e meschina dei cittadini per i propri scopi (certi giornalisti e certi politici) AMBM annaemmebi@gmail.com (leggi anche giornalettismo 10 luglioIl tristissimo titolo di Libero sul bimbo morto nella metro a Roma
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