Francesco Rutelli
Si chiama “Prossima Roma” il
movimento lanciato da Francesco Rutelli che oggi 28 novembre dalle 10 alle 18 sarà
presentato presso il centro Roma Eventi di via Alibert, a due passi da Piazza
di Spagna .
Sembra quasi diventato un
appuntamento fisso per il Ciccio Bello de Roma ripresentarsi alla città di Roma
ogni sette anni dopo i due mandati da Sindaco,interrotti per scalare Palazzo
Chigi.Gli andò male quella volta e gli andò male anche nel 2008 quando si
contrappose per guidare il Campidoglio a Gianni Alemanno.Già allora apparì ai
più una minestra riscaldata,tant’è che i romani al ballottaggio preferirono
andare al mare e vinse il barese
Alemanno .Con il senno del poi,dopo le tutte le malefatte della sindacatura
Alemanno,se ne sono pentiti amaramente.Ma il vero responsabile, di quella che
allora apparve come un passaggio di testimone,fu Walter Veltroni,anche
lui,preso dalla fregola di candidarsi a
Palazzo Chigi.Lasciò anzitempo il Campidoglio e incoronò Francesco
Rutelli alla sua successione in una mitica riunione all’EUR dove questa
decisione fu accolta tiepidamente dai presenti.Ma si sa:la storia non si scrive
con i ma e con i se,ma con i fatti reali.
Ma adesso ci sembra proprio un
accanimento terapeutico se si ripresenta con un movimento per candidarsi lui stesso o qualcuno a lui
vicino.Ma stai attento Ciccio:per candidarsi si deve passare per le forche caudine delle
primarie PD che ormai lo sanno anche i bambini che si possono
truccare.
Evidentemente gli ha dato alla testa il rapporto privilegiato che intrattiene
con il giovane premier toscano,il ruolo di “consiliori” che si è ritagliato e
di cui finora hanno beneficiato i suoi ex collaboratori di quando era Sindaco,
fra gli altri ,l’attuale Ministro degli Esteri che allora ricopriva,se la
memoria non ci inganna,il ruolo di caposegreteria.E poi c’è l’ottimo rapporto
con il Cupolone che lo fa uno dei benianimi della curia d’oltretevere.E
a Roma,e Marino ne sa qualcosa,non si governa senza il Pope Blessing Vaticano.
Tutte qualità e rapporti che gli hanno dato sicuramente coraggio per
ripresentarsi dopo sette anni alla ribalta cittadina e lanciare il guanto di
sfida.
Sottovaluta però i suoi
concittadini che hanno la memoria lunga e non dimenticano.Potrebbe ricevere un
ennesimo dispiacere che a lui con il
tempo ,per quel gran simpaticone che è , sicuramente gli passerà ma che invece rimarrà
sulla pelle ,e non solo, dei romani.
Hanno già pagato abbastanza il
conto presentato dai vari Buzzi,Carminati,Panzironi e compagnia cantando e non
vorrebbero fare il bis.
Raffaele Fischetto
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