1 novembre 2015

LO VEDI ECCO MARINO:PARLA PASQUINO

Nel giugno del 2014 Tre Righe aveva pubblicato la poesia che segue,attaccata alla statua del Pasquino,la voce di Roma.A vicenda conclusa del Sindaco,che non poche polemiche ha sollevato ,oggi la riproponiamo ai nostri lettori perchè ci sembra che abbia saputo descrivere bene il personaggio Marino e presagire quanto sarebbe successo.

D.F.

 

 

LO VEDI, ECCO MARINO (POESIA DI PASQUINO)






A Pasquino, da tempo immemorabile voce di Roma , il Sindaco "peregrino" non è passato inossservato.Ecco cosa ne pensa.(il foglio con la poesia era attaccata,come da tradizione ,sulla statua di Pasquino nell'omonima piazza).








Lo vedi , ecco Marino

Roma,Roma,Roma,Roma bella

Che te distingui dal remoto Lazio

Che dentro l’orbe l’urbe trova spazio

Tu vanto della storia,tu la stella;


te sei ridotta a donna poverella

da quanno te governa er sor Ignazio

come sarebbe annata a Zama o a Azio,

se commannava chi oggi te martella?


Diceva “Daje !” e invece era un inganno;

sognava Roma ,manco Sorrentino,

e invece da che siede sullo scranno


l’antichi Fasti vedono er declino

Nun po’ ppiù dì “E colpa d’Alemanno”

Già se sussurra:”Vedi,ecco Marino!”


Nun piagne Roma,ignora sta carcassa,

che te circonna e ogni giorno offenne,

nun te curà de chi te compra o svenne:

che Tu resisti eterna e il resto passa.

Daes

2 commenti:

  1. Ecco, postuma e retrodatata,
    è arrivata anonima la ventisettesima coltellata.
    E' sferrata da una mano ignobile e dannata.
    Si firma Pasquino: è il grugnito di un suino.

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