Nel giugno del 2014 Tre Righe aveva pubblicato la poesia che segue,attaccata alla statua del Pasquino,la voce di Roma.A vicenda conclusa del Sindaco,che non poche polemiche ha sollevato ,oggi la riproponiamo ai nostri lettori perchè ci sembra che abbia saputo descrivere bene il personaggio Marino e presagire quanto sarebbe successo.
D.F.
LO VEDI, ECCO MARINO (POESIA DI PASQUINO)
A Pasquino, da tempo immemorabile voce di Roma , il Sindaco "peregrino" non è passato inossservato.Ecco cosa ne pensa.(il foglio con la poesia era attaccata,come da tradizione ,sulla statua di Pasquino nell'omonima piazza).
Lo vedi , ecco
Marino
Roma,Roma,Roma,Roma bella
Che te distingui dal remoto Lazio
Che dentro l’orbe l’urbe trova
spazio
Tu vanto della storia,tu la
stella;
te sei ridotta a donna poverella
da quanno te governa er sor
Ignazio
come sarebbe annata a Zama o a
Azio,
se commannava chi oggi te
martella?
Diceva “Daje !” e invece era un
inganno;
sognava Roma ,manco Sorrentino,
e invece da che siede sullo
scranno
l’antichi Fasti vedono er declino
Nun po’ ppiù dì “E colpa
d’Alemanno”
Già se sussurra:”Vedi,ecco
Marino!”
Nun piagne Roma,ignora sta
carcassa,
che te circonna e ogni giorno
offenne,
nun te curà de chi te compra o
svenne:
che Tu resisti eterna e il resto
passa.
Daes
Ecco, postuma e retrodatata,
RispondiEliminaè arrivata anonima la ventisettesima coltellata.
E' sferrata da una mano ignobile e dannata.
Si firma Pasquino: è il grugnito di un suino.
Il bello della democrazia ,ragazzo!
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