Si segnala un sospetto e "peloso" attivismo pre-elettorale dei 19 congiurati del PD, i consiglieri capitolini che hanno sfiduciato dal notaio il Sindaco Marino e la sua giunta.Ricordiamo i loro nomi :
Cecilia Fannunza, Michela De Biase, Fabrizio Panecaldo, Valeria Baglio,Orlando Corsetti , Alfredo Ferrari, Maurizio Policastro, Dario Nanni, Giovanni Paris, Athos De Luca, Erica Battaglia, Valentina Grippo, Liliana Mannocchi, Marco Palumbo, Laura Pastore, Ilaria Piccolo, Antonio Stampete, Giulia Tempesta, Daniela Tiburzi.
Ma anche l 'ex Sindaco Marino non è da meno, visto che sarà ospite d'onore in un incontro pubblico organizzato dal circolo PD di San Basilio,via Corinaldo 70,il 23 novembre alle ore 18.Vuoi vedere che non tutta la famosa base del PD romana è d'accordo con le decisioni del suo commissario e del suo mentore a Palazzo Chigi?
Ne vedremo delle belle:si preannuncia una campagna elettorale piena di colpi di scena e di dolori per qualcuno.
Vi riportiamo una riflessione sull'argomento di Andrea Natoli,postata sulla sua pagina di fb.
D.F
L’oscena strategia del PD volta a far dimenticare l’affaire Marino, a seppellirlo in un passato remoto, quasi inesistente, ricorda quei comportamenti Stalinisti per cui chi cadeva in disgrazia vedeva il suo nome cancellato dai libri di storia e financo dalle lapidi tombali.
Al di là della persona stessa di Marino, si cerca di far dimenticare il modo con cui e’ stato fatto fuori, ignorando o facendo finta di ignorare, che in democrazia le forme sono importanti quanto i contenuti.
Cosi’ i consiglieri responsabili di un atto anche nelle forme democraticamente inaccettabile, oggi vanno in giro a fare la loro precampagna elettorale spendendosi nell’illustrazione di quante belle cose stavano facendo, ma evitando accuratamente di spiegare perche’ hanno voluto interrompere quell’esperienza, perdipiu’ adottando una procedura gravida di implicazioni sul futuro della democrazia.
Opporsi a quest’opera di rimozione, diventa cosi’ anche un modo per opporsi alla deriva autoritaria di questo PD.
Un modo concreto per farlo e’ insistere nel chieder conto ai consiglieri dimissionari del loro operato nel far dimettere Marino, intervenendo in tutte le occasioni –riunioni di circolo, convegni, comizi, etc- in cui i “nostri” stanno cercando di recuperare il consenso dei cittadini, sorvolando o mistificando la realta’ sui motivi che hanno portato alla fine della consiliatura, e in quelle forme, sorvolando e mistificando la gravita’ del metodo adottato.
Insomma, rompergli le p...e ovunque sia possibile.
Andrea Natoli
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