La redazione di Tre Righe è a due passi dal Baobab.In tutti questi mesi abbiamo seguito le sofferte vicende dei giovani migranti ospiti del Centro,più dal punto di vista umano che da vicini di casa.Un comportamento esemplare quello delle centinaia di donne e uomini ospitati o per meglio dire stipati nel centro che mai hanno lasciato trasparire sofferenza per la loro condizione,grati sempre per l'ospitalità e l'affetto di cui erano circondati.D'estate qualcuno di loro ,probabilmente impossibilitato a dormire per il caldo,si stendeva in un angolo del marciapiede ,senza intralciare ,quasi invisibile agli occhi dei passanti.Sempre discreti e silenziosi ,immersi nelle loro mille conversazioni al telefono,passeggiare sottobraccio le donne ,seduti al bar di Via Giano della Bella o al centro commerciale di via della Lega Lombarda,gli uomini.E poi la solidarietà:molto sentita e spontanea specialmente i primi tempi:si faceva a gara a chi donava di più e non c'era lo spazio necessario per contenere tutta quella roba.I partiti politici,non tutti per la verità, attraverso i propri rapppresentanti, si facevano vedere generosi e qualcuno si lasciava fotografare.Solidarietà sì ma anche un pò di pubblicità da vendersi in seguito non guasta mai.Politici previdenti!!!.E poi la partecipatissima manifestazione a piedi scalzi,quasi una passeggiata,un giro di isolato piuttosto che una manifestazione.Ma tanto bastava per stare insieme, per dare un segnale,per far sentire l'abbraccio di Roma .
Poi la solidarietà è cominciata un pò a scemare,diciamo si è istituzionalizzata,si è regolarizzata.Probabilmete all'appello mancavano gli stendini, se i panni erano stesi nei posti e nei modi più incredibili.Ma per chi ne ha passate tante,non è quello il problema.
Ora ,con la scusa dell'emergenza terrorismo ,il grimaldello legale che scardina tutto anche i belli esempi di solidarietà come questo,complice un precedente blitz di cui non è stato accertato la gravità dell'eventuale reato commesso,il centro chiude.E allora?Dove andranno tutti questi uomini e donne ,dove saranno ospitati se li si manda via da un Centro quasi fatto apposta per loro?Certo la minaccia del terrorismo insieme ad un duo di commissari che non devono rendere conto ad alcuno è un mix deflagrante e la miccia ormai è accesa.La decisione presa.Bisogna sgombrare.Laddove non si è in grado di controllare e vigilare con le leggi che già ci sono,si preferisce passare alle maniere forti procedere al trasferimento.Oggi ,3 dicembre alle 15, i volontari che hanno lavorato sodo perchè questo centro funzionasse regolarmente e fornisse un servizio evidentemente indispensabile visto che la gran parte degli immigrati che venivano inviati a Roma venivano alloggiati al Baobab,i ragazzi,dicevamo,terranno una conferenza stampa per gridare tutta la loro rabbia per quest'ingiustizia e chiedere che la cittadinanza li sostenga
Invitiamo i lettori di Tre Righe ad appoggiare questa inziativa e non fare mancare il proprio calore.
Domenico Fischetto
Domenico Fischetto
da: http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=82094&typeb=0¢ro-baobab-presto-lo-sgombero-i-volontari-inaccettabile
Centro Baobab: presto lo sgombero. I volontari: inaccettabile
Il Comune di Roma fa sapere che l'intervento sarà fatto a breve, entro il fine settimana.
Foto d'archivio
Il centro Baobab di via Cupa a Roma sarà presto sgomberato. La
data non è ancora certa ma si parla di pochi giorni, probabilmente entro
la fine della settimana. L'intervento è stato preannunciato dal
Dipartimento delle Politiche sociali del Comune di Roma, con il quale i
volontari sono in contatto.
"Ci stiamo attivando per un ricollocamento degno degli ospiti rimasti
nella struttura - sottolineano i volontari - e continuiamo a denunciare
l'atteggiamento di totale indifferenza delle istituzioni che sfocia ora,
con la minaccia di sgombero, in aperta ostilità. Si tratta di una
soluzione inaccettabile, con la quale il Comune anziché impegnarsi a
definire una risposta organica al problema dei transitanti e rifugiati,
relega il problema a mero ordine pubblico. Nessuna ragione di ordine
pubblico e nessun allarme terrorismo può giustificare il disinteresse
verso la dignità umana e i diritti fondamentali dell'individuo".
Nella nota i volontari, "delusi dal persistere di un atteggiamento miope
da parte delle istituzioni e ancora profondamente colpiti dal blitz
avvenuto la scorsa settimana", invitano inoltre la cittadinanza a un
incontro presso il centro la sera stessa di giovedì 3 dicembre, per
ringraziarla e chiedere supporto. Il pomeriggio, alle 15, è invece
convocata una conferenza stampa con i giornalisti.
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