Se
c'è un monumento all'incuria,all'abbandono e allo spreco di denaro
pubblico,quello sicuramente è la pista ciclabile lungo l'Aniene.A queste
caratteristiche da primato negativo si aggiunge quella della totale
insicurezza .Poi regolarmente quando si parla di verde,di ambientalismo
,ecco spuntare dal mazzo delle proposte dei politici nostrani quella
della pista ciclabile.E ci si sbizzarisce con le varianti che vanno dai
punti da collegare,alla lunghezza e alla sicurezza delle stesse.Bisogna
però premettere che Roma è una città assolutamente inadatta a circolare
in bici finchè si darà priorità alla mobilità privata su auto e moto
veicoli.Una città dove regna sovrana ed incontrastata l'automobile .Ci
vuole una buona dose di incoscienza per avventurarsi in bici lungo
strade e salite improponibili,arrancando superati a destra e a manca
dalle automobili,sperduti nei grandi spazi come può essere Piazza
Venezia.Ricordava un episodio illuminante uno dei pochi assessori alla
mobilità di Roma degni di questo incarico :una volta insediatosi nel suo
ufficio ,aveva convocato il dirigente di turno per predisporre il
blocco del traffico per via delle polveri sottili.Questi,con la
pacatezza di chi ne ha viste tante, gli diede la seguente risposta
:"Dottò.per il traffico meno famo e mejo stamo!"Saggezza del burocrate
smaliziato.Non crediamo che da allora si siano fatti grandi passi in
avanti per bloccare l'automobile sottocasa e costringere i cittadini a
prendere il mezzo pubblico.Il discorso ci porterebbe lontano.Ci
riserviamo di affrontarlo in maniera più appropriata ed approfondita in
un altro momento.Ora torniamo alla nostra pista ciclabile lungo
l'Aniene.Al solito scatta la petizione su change.org ad opera di una
cittadina responsabile che cerca di smuovere le coscienze e la
solidarietà dei cittadini e l'interesse dei politici.A dire il vero il
Presidente del III Municipio, è apparso finora amministratore oculato ed
attento e soprattutto presente.Crediamo che anche questa volta si farà
carico delle esigenze dei suoi concittadini.A suo demerito solo un
piccolo appunto:
c'era bisogno della petizione per accorgersi dello sfacelo in cui versa la pista ciclabile?
c'era bisogno della petizione per accorgersi dello sfacelo in cui versa la pista ciclabile?
Domenico Fischetto
da change.org
Salviamo la Ciclabile Aniene di Roma. Vogliamo la manutenzione obbligatoria.
Chiediamo l'intervento immediato del Presidente del Municipio III (exIV), Paolo Emilio Marchionne, per il recupero della Pista Ciclabile Aniene.
La pista è da anni in stato di abbandono, viene pulita solo dai volontari che nulla possono nelle zone in cui si sono verificati cedimenti strutturali, la pista infatti è in più punti disastrata, molto pericolosa nella zona tra Val di Fassa e Val Chisone perché sta crollando nel fiume.
Si chiede un intervento immediato, per la messa in sicurezza e il suo recupero, la pista viene frequentata ogni giorno da sportivi, bambini e semplici passanti che potrebbero rischiare di farsi male oltre ad essere limitati per le condizioni in cui versa il percorso.
E' doveroso da parte dell'amministrazione comunale intervenire, nel rispetto dei cittadini che pagano le tasse, per la messa in sicurezza e il ripristino della pista ciclabile.
Chiediamo in oltre la manutenzione costante e periodica di questo spazio che a causa della sua collocazione è soggetto all'usura degli agenti atmosferici e dell'ambiente circostante.
La pista è da anni in stato di abbandono, viene pulita solo dai volontari che nulla possono nelle zone in cui si sono verificati cedimenti strutturali, la pista infatti è in più punti disastrata, molto pericolosa nella zona tra Val di Fassa e Val Chisone perché sta crollando nel fiume.
Si chiede un intervento immediato, per la messa in sicurezza e il suo recupero, la pista viene frequentata ogni giorno da sportivi, bambini e semplici passanti che potrebbero rischiare di farsi male oltre ad essere limitati per le condizioni in cui versa il percorso.
E' doveroso da parte dell'amministrazione comunale intervenire, nel rispetto dei cittadini che pagano le tasse, per la messa in sicurezza e il ripristino della pista ciclabile.
Chiediamo in oltre la manutenzione costante e periodica di questo spazio che a causa della sua collocazione è soggetto all'usura degli agenti atmosferici e dell'ambiente circostante.
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