8 dicembre 2015

Recensione libro:NON LI ABBIAMO ASCOLTATI.PEGGIO PER NOI di Eugenio Manca



 Rompendo il suo abituale riserbo,il direttore di Tre Righe invia ai nostri lettori un consiglio per i regali di Natale.Grazie Carlo





Un amico comune mi ha confidato un’ idea che si appresta a realizzare: regalare, in occasione del Natale, il libro di Eugenio Manca ai nipoti, ai parenti, agli amici. Ho fatto il conto, mi ha detto, e comprerò in libreria una decina di copie. E spendo poco, regalo un ottimo libro, scritto da un amico che ho tanto apprezzato in vita, infine contribuisco a fare sapere il pensiero di valorosi uomini di cultura degli anni passati, che ci misero in guardia. Il titolo del libro è appunto “Non li abbiamo ascoltati. Peggio per noi”.
Ho risposto al nostro amico che si deve affrettare. Per comprare dieci  libri deve fare il giro di alcune librerie in quanto negli scaffali troverà al massimo due o tre copie. Il consiglio che gli ho dato è quello di farli ordinare dal libraio. Arriveranno in pochi giorni.
Ma l’idea del regalo natalizio con il libro di Eugenio Manca mi ha contaminato. Io stesso seguirò l’esempio del nostro amico e spero di non essere solo. Dunque:
 PER NATALE REGALIAMO IL LIBRO “NON LI ABBIAMO ASCOLTATI. PEGGIO PER NOI”

da www.ediesseonline.it

“NON LI ABBIAMO ASCOLTATI. PEGGIO PER NOI”
Autori: Eugenio Manca -

Pubblicato nel: Ottobre 2015
Pagine: 264
ISBN: 978-88-230-1992-8
LIBRO
Prezzo: 14.00€
Trenta interviste ad altrettante personalità prestigiose del nostro Paese, accompagnate da un disegno di ciascun intervistato. Tra gli altri: Zavattini, Garin. Fortini, Monicelli, Hack, Binni, Scola, Pivano, Tabucchi, Lizzani, Luzi, Pontiggia, Maraini, Merini, Roversi, Revelli.
Eugenio Manca ha conversato con decine di intellettuali: poeti, scrittori, scienziati, registi cinematografici. Da quegli incontri è venuto fuori uno spaccato dell’Italia e dell’Europa che impressiona per la sua stringente attualità. E che, soprattutto, ha prefigurato tutti i complessi problemi delle nostre società al giorno d’oggi. Quegli intellettuali, una parte del serbatoio di ricchezza del Paese, avevano lanciato un allarme. Ma non è stato ascoltato. Per questa ragione il titolo del libro è Non li abbiamo ascoltati, Peggio per noi. Le interviste a personalità di spicco sono di qualche anno fa, eppure straordinariamente attuali. Una fotografia puntuale del periodo che stiamo vivendo. Sono conversazioni svolte tra la fine del Novecento e l’inizio del Duemila: discussioni su poesia, libri, pittura, e riflessioni sullo stato dell’Europa e dell’Italia dal punto di vista politico, sociale, morale. E previsioni sul futuro. Nel quale oggi siamo tutti caduti senza tenere in conto gli allarmi lanciati da voci che sarebbe stato meglio sentire. Non sono stati ascoltati quegli interlocutori. E le conseguenze sono davanti agli occhi: il mondo è in subbuglio, l’Europa è quasi inerte, l’Italia galleggia, senza una classe dirigente all’altezza del compito, non esiste un progetto, il futuro è buio. Le angosce di tutti: lo stato incerto dell’economia, i biblici flussi migratori, il terrorismo. Il monito dei «vecchi intellettuali» è stato snobbato. E i «nuovi intellettuali» sono quasi orgogliosamente lontani dalla politica, se ne tengono alla larga. Tra politica e cultura è stato scavato un solco profondo e si capisce, dunque, perché si fa fatica a venir fuori da situazioni complesse e drammatiche.

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