31 dicembre 2015

IL BAOBAB NON C'E' PIU'

Patrizia Paglia è una donna gentile,sincera aperta , disponibil..Sempre in prima linea quando c'è da dare una mano e aiutare il prossimo.Volontaria al Baobab in tutti questi mesi non si è risparmiata dando umanità ma anche ricevendone .Una ricchezza culturale che l'ha accresciuta  ,un amore ricambiato che certamente rimarrà come un punto incancellabile nella sua anima.
Quello che segue è un suo post pubblicato su fb.Grazie Patrizia!



Il Baobab non c’è più!! Non c’è più un centro policulturale dove tutti potevano andare ad ascoltare musica. vedere spettacoli, parlare, seguire dibattiti, mangiare piatti tipici eritrei, assistere alla cerimonia del caffè ecc. Non c’è più un centro che per 12 anni ha accolto senza fissa dimora e migranti non invadendo il quartiere e rispettando tutte le persone che accoglieva. Non c’è più quel luogo che questa estate ha ospitato 35.000 migranti transitanti consentendo a tutta la città di Roma di farli passare senza creare eccessivi problemi igienici o sociali e che ha inoltre permesso a migliaia di volontari di sentirsi parte attiva di un avvenimento incredibile e di vivere una esperienza così particolare, patrimonio sicuramente di pochi. Per me e in me rimangono tanti ricordi bellissimi e l’orgoglio e il piacere di aver creduto da sempre ad un progetto( forse troppo avanzato in questa città dove si chiudono i teatri e i luoghi di incontro) in cui cultura ed emigrazione si sostenevano a vicenda creando una nuova idea di integrazione. Rimane la consapevolezza dell’importanza di un centro di accoglienza gestito da migranti con competenza e professionalità per i migranti,anche se ritengo che questa idea fosse un po’ troppo rivoluzionaria nella nostra Italia buonista, ma europeocentrica. Sono felice di aver contribuito ad aiutare tante persone disperate in fuga dalla guerra e dalla fame, di aver incontrato persone meravigliose come Meron, Selam, Ibrahim , Modest, Domenico, Daniela, Harena, Molugheta, Giacob,Admin, Caramu e tanti altri ( erano 32 gli operatori del Baobab), che con il loro lavoro assiduo hanno permesso a me e a tanti volontari di divenire protagonisti di una esperienza unica. Sono contenta di essere da sempre amica di Daniel che ha dato vita al Baobab e al suo progetto. Spero che altri cento Baobab fioriscano con i loro colori di pace anche nella mia città.

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