Il Marnetto Quotidiano : Figli di Maria
La Consob e la Banca d'Italia non si parlano.
Sembra pazzesco che i due maggiori istituti del controllo del
credito - il primo sulle condizioni di vendita dei titoli, il
secondo sullo stato di salute delle banche - non condividano le
comunicazioni, né le informazioni relative alle irregolarità
constatate. Eppure, dal caso Banca Etruria emerge proprio questa
incomunicabilità, fatta di "note riservate" - preziose per
entrambi per poter esibire il "salvacondotto AMI", italico per
eccellenza: "A Mia Insaputa". Un jolly giocato da politici e ora
adottato anche dai vigilanti istituzionali, cioè quelli che
sarebbero preposti alla tutela della pubblica fede. Non solo, ma
non esiste neanche una "fedina bancaria", dove sia tracciata la
responsabilità di chi ha danneggiato i risparmiatori, una patente
a punti per ogni gestore del credito, da ritirare nei casi di
conclamata incompetenza o dolo, per evitare ulteriori danni.
Tutto questo sarebbe preteso a furor di popolo, se esistesse
una cultura del controllo e della denuncia.
Ma questa è una lacuna culturale che ci contraddistingue in
negativo da altri paesi civili. Il principio base è farsi gli
affari propri. Protesti solo se ti toccano i tuoi interessi, ma
non se si viola un principio. Anzi, chi scopre una furbizia e la
denuncia, viene biasimato dalla mentalità comune come uno spione.
O, peggio, come un infame, se il suo intervento comporta la
condanna dei colpevoli. "Chi fa la spia, non è figlio di Maria"
non è un'innocua filastrocca da bambini, ma una potente e precoce
pedagogia dell'omertà, rinforzata persino da richiami religiosi,
che fa della silenziosa connivenza una virtù pia.
Insomma, Consob e Bankitalia ci somigliano. Loro non fanno bene
la vigilanza bancaria, perché noi non facciamo bene la vigilanza
democratica.
E tutti siamo figli di Maria
Massimo Marnetto
Libertà e Giustizia
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