20 settembre 2014

IL MUSEO DELLA SHOAH SARA' EDIFICATO IN VIA ALESSANDRO TORLONIA






Dopo l'incauto e  strumentale blitz agostano orchestrato da un improvvisato duo,il presidente della Comunità Ebraica di Roma e un assessorino del PD in cerca di visibilità, con la scusa di voler degnamente commemorare il settantennale della liberazione di Auschwitz il prossimo 27 gennaio , a cui aveva dato credito il Sindaco peregrino  salvo fare una precipitosa marcia indietro per  la minaccia di essere denunciato per danno erariale,il Museo della Shoah sarà costruito nel luogo deputato, e cioè in Via Alessandro Torlonia.

Quindi la vera e propria levata di scudi in difesa di questa scelta ha vinto e ha prevalso il buon senso rispetto alla strumentalizzazione.

Pur tuttavia ci si è messi alla ricerca di un luogo dove temporaneamente collocare il Museo per la commemorazione della liberazione di Auschwitz e magari in contemporanea  poggiare la prima pietra del futuro museo,visto che la gara d’appalto è stata bandita da tempo  e le offerte giacciono in busta chiusa in Campidoglio pronte per essere aperte ed esaminate.

In un primo tempo l’attenzione era stata posta sull’edificio del Centro Ittiogenico, edificio storico dell’ex III Municipio di proprietà della Regione,abbandonato da anni ma che,con un’energica “sistemata” si sarebbe ben prestato alla bisogna data anche la sua vicinanza con un altro luogo simbolo del martirio del popolo  romano di fede ebraica :la Nuova Stazione Tiburtina. Tale soluzione avrebbe avuto il vantaggio,oltre che a prestarsi egregiamente a sede temporanea del Museo,di salvare l’edificio e il suo giardino  dall’incuria e dall’abbandono in cui  la negligenza dei politici di ogni colore l’ha fatto sprofondare. E magari a conclusione di questa “uso”temporaneo sarebbe stato restituito alla cittadinanza che ne reclama,inascoltata da anni,la gestione pubblica.

Scartata questa ipotesi e tramontata  definitivamente quella improvvida di un edificio  all’EUR, la scelta di un immobile è caduta su  un edificio di Villa Torlonia,recentemente restaurato .Tale soluzione sarebbe sicuramente quella vincente data la prossimità con la futura collocazione de Museo e il suo forte valore simbolico.

Insomma tutto è bene quel che finisce bene.

Il blitz agostano ha avuto l’effetto positivo  di portare all’attenzione pubblica l’esigenza di una sede temporanea,e non definitiva  come chiedeva ,del Museo per poter degnamente commemorare il settantennale ,dando ascolto anche alle richieste degli ultimi superstiti  della Shoah.

Il Museo della Shoah rappresenta un indubbio valore morale  e culturale per il territorio che lo ospita e aver  difeso tale scelta è stato da parte di tutti una forte testimonianza e partecipazione i n difesa di quei  valori che il Museo rappresenta.

Domenico Fischetto


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