La sentenza del Consiglio di Stato su Villa Massimo è
stata pubblicata il 9 settembre benchè emessa il 24 maggio. Tutto questo tempo
per confermare il ribaltamento della sentenza del TAR ,che a suo tempo si era
espressa a favore del Comune di Roma e del concessionario.
Giusto per fare un mini riassunto delle puntate
precedenti ,ricordiamo ai nostri lettori che il giardino di Villa Massimo era
stato dato in concessione dal Comune di Roma,in seguito alla delibera dei punti
verdi per l’infanzia , a due gestori:uno per lo spettacolo viaggiante cioè la
giostra e altri giochi per bambini,l’altro per il chiosco bar Il gestore del
primo ,dopo alcuni anni di gestione, aveva buttato la spugna e ceduto, eventualità
prevista dal regolamento,la sua quota al secondo. Quest’ultimo,al fine di
ottimizzare e rendere più efficienti gli spazi,anche nel suo interesse
ovviamente,aveva inviato un progetto di riqualificazione dell’area “spettacolo
viaggiante” che a più riprese era stato rimandato al mittente fino ad arrivare
ad un progetto che era stato condiviso dal Municipio ,competente in materia e
dal Servizio Giardini . Stà di fatto che i cittadini,riunitisi in un
battagliero comitato,avevano ravvisato pesanti irregolarità in questa procedura
di assegnazione e avevano fatto ricorso al TAR che in buona sostanza gli aveva
dato torto. Nel frattempo il nuovo gestore aveva dato inizio ai lavori di
risistemazione del piccolo parco su autorizzazione del Servizio Giardini che
subito dopo,smentendo se stesso,ne aveva interrotto i lavori in attesa che la
situazione si chiarisse. Tutto questo produceva i seguenti risultati : il giardino,che bene o male aveva svolto la
sua funzione fino ad allora di oasi di pace e di relax per i cittadini dell’ex
III Municipio e di gioco per i bambini ,era stato chiuso perché inagibile. L’altro
risultato era quello che molte piante
che dovevano essere messe in dimora in profonde buche appositamente scavate,in
un progetto più ampio di ripiantumazione delle essenze arboree mancanti,venivano
lasciate seccare.
Infatti da allora,se non ricordiamo male, doveva essere il
febbraio/marzo 2013 il giardino venne chiuso. Sulla vicenda ,visto che si era
in prossimità della campagna elettorale,si buttarono come falchi sulla preda
molti consiglieri in uscita certi che il loro impegno dell’ultimo minuto
accanto ai cittadini li avrebbe premiati alla prossima tornata elettorale .Memorabile
,per citare la più significativa,fu la manifestazione/corteo cd “via crucis laica” organizzata dai vari
comitati che toccò tutte le “incompiute” dell’ex III Municipio, compresa
ovviamente Villa Massimo.
Ora la sentenza del Consiglio di Stato annulla quella
del TAR,annulla il progetto di riqualificazione dell’area del nuovo gestore e
riporta tutta la vicenda,come il gioco dell’oca,al 2009.
Si dovrà procedere pertanto alla riassegnazione dell’area
,al ripristino dei luoghi,alla messa in sicurezza..
Un risultato appare certo:passerà ancora molto tempo
che il giardino riapra i battenti e che i cittadini si possano rilassare sulle panchine di Villa Massimo.
Di seguito si riporta il commento di Gian Carlo
Marchesini, cittadino attivista,e i comunicati stampa dei consiglieri comunali PD Athos De Luca e di Forza Italia ,Fabrizio Ghera.
Raffaele Fischetto
L'opinione di Gian Carlo Marchesini
COMUNICATO STAMPA
VILLA MASSIMO. CONSIGLIO
DI STATO DA RAGIONE AI CITTADINI.
DE LUCA (PD)
RIPRISTINARE I LUOGHI E LE REGOLE
Villa Massimo è inutilizzata da parte dei cittadini, da oltre un anno, per
ordine del magistrato che ha bloccato i lavori previsti da un nuovo progetto.
La pineta di villa Massimo è area di proprietà comunale ubicata tra viale di
Villa Massimo e via Ravenna nel territorio del Municipio Roma 2 ed è area
sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi della Dichiarazione Ministeriale
del 23 febbraio 1927.
Il comandante del Nucleo Emergenze della Polizia Municipale ha inoltrato in
data 28 agosto 2013 (prot. 164281) alla Polizia Municipale e all’U.O. Tecnica
del Municipio ex 3 la relazione dell’arch. De Marchis, ausiliario di P.G., da
cui si evince, che tutte le costruzioni realizzate ante e post la
convenzione-concessione in atto nel Punto verde Qualità 3.2 V.le di villa
Massimo sono state realizzate senza concessione edilizia.
Nella Convenzione-Concessione in vigore, Punto Verde Infanzia 3.2 Viale di
Villa Massimo, ci sono abusi di ogni tipo e in particolare:
- il previsto bagno pubblico, è stato privatizzato dal concessionario.
- si ha un’occupazione abusiva di suolo pubblico che ha pressoché
raddoppiato l’area concessa,
- l’orario di apertura e chiusura del parco è difforme dall’orario previsto
per i parchi e giardini comunali protraendosi fino alle 2 di notte per il punto
di ristoro.
“Si tratta di una lunga e incredibile vicenda che ha ospitato in un punto
verde infanzia, un grande ristorante che abusivamente nel tempo, si è allargato
condizionando l’uso della villa”. E’ quanto dichiara il Presidente della
Commissione Ambiente Athos De Luca.
“Il Consiglio di Stato – rende noto il rappresentante del PD – con una
sentenza del 9 settembre 2014, ha accolto il ricorso presentato dai cittadini
ed ha annullato tutti gli atti fatti dal Comune di Roma a partire dal 2009,
dalla precedente amministrazione”.
Il Presidente De Luca chiede che alla luce della sentanza del Consiglio di
Stato, siano ripristinati i luoghi secondo la convenzione iniziale, messo a
disposizione dei cittadini il bagno pubblico sequestrato dal ristorante e
rispettati, per l’accesso alla villa, gli orari previsti per tutte le ville
comunali.
“Tutto ciò – conclude De Luca – per porre fine ad una storia di abusi, che
ha asservito un punto verde infanzia, agli interessi di una attività
commerciale privata”.
Omniroma-VILLA MASSIMO, GHERA-PROVENZANO:CDS RIBALTA TAR, MARINO RESTITUISCA AREA A CITTÀ
(OMNIROMA) Roma, 10 SET - “La sentenza
emessa il 9 settembre 2014 dal Consiglio di Stato ribalta il giudizio del Tar
che aveva dato ragione al Comune di Roma ed al concessionario dell'area giochi
respingendo il ricorso dei cittadini circondariali l'area. Ora il parco
continuerà a rimanere chiuso perché il Consiglio di Stato ha dato ragione al
ricorso presentato dai cittadini confinanti il parco soltanto per la parte che
eccepiva l'esistenza delle autorizzazioni in capo al concessionario già nel
2010 invece che dal 2012. Come Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale riteniamo
assurdo che per cause burocratiche l'area giochi di Villa Massimo continuerà ad
essere chiusa ai bambini ed alle famiglie del II Municipio. Chiediamo pertanto
al sindaco Marino di intervenire urgentemente presso gli uffici capitolini
preposti al fine di sanare questi vizi puramente formali e non sostanziali,
così da rendere l’area verde fruibile ai residenti e ai cittadini”. E’ quanto
dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di Fratelli d’Italia-Alleanza
Nazionale, Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio e Giovanni Provenzano capogruppo
nel II Municipio.
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