12 settembre 2014

PINETINA DI VILLA MASSIMO:CONTRORDINE DAL CONSIGLIO DI STATO


 





La sentenza del Consiglio di Stato su Villa Massimo è stata pubblicata il 9 settembre benchè emessa il 24 maggio. Tutto questo tempo per confermare il ribaltamento della sentenza del TAR ,che a suo tempo si era espressa  a favore del Comune di Roma e del concessionario.

Giusto per fare un mini riassunto delle puntate precedenti ,ricordiamo ai nostri lettori che il giardino di Villa Massimo era stato dato in concessione dal Comune di Roma,in seguito alla delibera dei punti verdi per l’infanzia , a due gestori:uno per lo spettacolo viaggiante cioè la giostra e altri giochi per bambini,l’altro per il chiosco bar Il gestore del primo ,dopo alcuni anni di gestione,  aveva buttato la spugna e ceduto, eventualità prevista dal regolamento,la sua quota al secondo. Quest’ultimo,al fine di ottimizzare e rendere più efficienti gli spazi,anche nel suo interesse ovviamente,aveva inviato un progetto di riqualificazione dell’area “spettacolo viaggiante” che a più riprese era stato rimandato al mittente fino ad arrivare ad un progetto che era stato condiviso dal Municipio ,competente in materia e dal Servizio Giardini . Stà di fatto che i cittadini,riunitisi in un battagliero comitato,avevano ravvisato pesanti irregolarità in questa procedura di assegnazione e avevano fatto ricorso al TAR che in buona sostanza gli aveva dato torto. Nel frattempo il nuovo gestore aveva dato inizio ai lavori di risistemazione del piccolo parco su autorizzazione del Servizio Giardini che subito dopo,smentendo se stesso,ne aveva interrotto i lavori in attesa che la situazione si chiarisse. Tutto questo produceva i seguenti risultati :  il giardino,che bene o male aveva svolto la sua funzione fino ad allora di oasi di pace e di relax per i cittadini dell’ex III Municipio e di gioco per i bambini ,era stato chiuso perché inagibile. L’altro risultato era quello che molte  piante che dovevano essere messe in dimora in profonde buche appositamente scavate,in un progetto più ampio di ripiantumazione delle essenze arboree mancanti,venivano lasciate seccare.

Infatti da allora,se non ricordiamo male, doveva essere il febbraio/marzo 2013 il giardino venne chiuso. Sulla vicenda ,visto che si era in prossimità della campagna elettorale,si buttarono come falchi sulla preda molti consiglieri in uscita certi che il loro impegno dell’ultimo minuto accanto ai cittadini li avrebbe premiati alla prossima tornata elettorale .Memorabile ,per citare la più significativa,fu la manifestazione/corteo  cd “via crucis laica” organizzata dai vari comitati che toccò tutte le “incompiute” dell’ex III Municipio, compresa ovviamente Villa Massimo.

Ora la sentenza del Consiglio di Stato annulla quella del TAR,annulla il progetto di riqualificazione dell’area del nuovo gestore e riporta tutta la vicenda,come il gioco dell’oca,al 2009.

Si dovrà procedere pertanto alla riassegnazione dell’area ,al ripristino dei luoghi,alla messa in sicurezza..

Un risultato appare certo:passerà ancora molto tempo che il giardino riapra i battenti e che i cittadini si possano rilassare sulle  panchine  di Villa Massimo.

Di seguito si riporta il commento di Gian Carlo Marchesini, cittadino attivista,e i  comunicati stampa dei consiglieri comunali  PD Athos De Luca e  di Forza Italia ,Fabrizio Ghera.

Raffaele Fischetto
 
L'opinione di Gian Carlo Marchesini
 La sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione al Comitato per la restituzione ai cittadini di Villa Massimo, e torto al TAR, è un importante passo in direzione del ripristino della legalità. Villa Massimo, Via Como, Piazza Winckelmann, Villa Blanc, e molte altri luoghi storico ambientali cospicui del II Municipio, sono stati da un decennio e oltre a questa parte fatti oggetto di scempio e... sfregio della legalità a vantaggio e nell’interesse di alcuni privati e a danno di tutti i cittadini. Le promesse e i piani dei nuovi amministratori municipali e comunali non avranno credito fino a quando ferite e scempio inferti al territorio non saranno stati sanati. Chi non contribuisce a ripristinare la legalità non può pretendere credibilità. E’ questo da sempre il modo migliore per dimostrare da che parte si sta.
 
 
COMUNICATO STAMPA
VILLA MASSIMO. CONSIGLIO DI STATO DA RAGIONE AI CITTADINI.
DE LUCA (PD) RIPRISTINARE I LUOGHI E LE REGOLE
Villa Massimo è inutilizzata da parte dei cittadini, da oltre un anno, per ordine del magistrato che ha bloccato i lavori previsti da un nuovo progetto. La pineta di villa Massimo è area di proprietà comunale ubicata tra viale di Villa Massimo e via Ravenna nel territorio del Municipio Roma 2 ed è area sottoposta a vincolo paesaggistico ai sensi della Dichiarazione Ministeriale del 23 febbraio 1927.
Il comandante del Nucleo Emergenze della Polizia Municipale ha inoltrato in data 28 agosto 2013 (prot. 164281) alla Polizia Municipale e all’U.O. Tecnica del Municipio ex 3 la relazione dell’arch. De Marchis, ausiliario di P.G., da cui si evince, che tutte le costruzioni realizzate ante e post la convenzione-concessione in atto nel Punto verde Qualità 3.2 V.le di villa Massimo sono state realizzate senza concessione edilizia.
Nella Convenzione-Concessione in vigore, Punto Verde Infanzia 3.2 Viale di Villa Massimo, ci sono abusi di ogni tipo e in particolare:
- il previsto bagno pubblico, è stato privatizzato dal concessionario.
- si ha un’occupazione abusiva di suolo pubblico che ha pressoché raddoppiato l’area concessa,
- l’orario di apertura e chiusura del parco è difforme dall’orario previsto per i parchi e giardini comunali protraendosi fino alle 2 di notte per il punto di ristoro.
“Si tratta di una lunga e incredibile vicenda che ha ospitato in un punto verde infanzia, un grande ristorante che abusivamente nel tempo, si è allargato condizionando l’uso della villa”. E’ quanto dichiara il Presidente della Commissione Ambiente Athos De Luca.
“Il Consiglio di Stato – rende noto il rappresentante del PD – con una sentenza del 9 settembre 2014, ha accolto il ricorso presentato dai cittadini ed ha annullato tutti gli atti fatti dal Comune di Roma a partire dal 2009, dalla precedente amministrazione”.
Il Presidente De Luca chiede che alla luce della sentanza del Consiglio di Stato, siano ripristinati i luoghi secondo la convenzione iniziale, messo a disposizione dei cittadini il bagno pubblico sequestrato dal ristorante e rispettati, per l’accesso alla villa, gli orari previsti per tutte le ville comunali.
“Tutto ciò – conclude De Luca – per porre fine ad una storia di abusi, che ha asservito un punto verde infanzia, agli interessi di una attività commerciale privata”.
 
 
 

Omniroma-VILLA MASSIMO, GHERA-PROVENZANO:CDS RIBALTA TAR, MARINO RESTITUISCA AREA A CITTÀ
(OMNIROMA) Roma, 10 SET - “La sentenza emessa il 9 settembre 2014 dal Consiglio di Stato ribalta il giudizio del Tar che aveva dato ragione al Comune di Roma ed al concessionario dell'area giochi respingendo il ricorso dei cittadini circondariali l'area. Ora il parco continuerà a rimanere chiuso perché il Consiglio di Stato ha dato ragione al ricorso presentato dai cittadini confinanti il parco soltanto per la parte che eccepiva l'esistenza delle autorizzazioni in capo al concessionario già nel 2010 invece che dal 2012. Come Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale riteniamo assurdo che per cause burocratiche l'area giochi di Villa Massimo continuerà ad essere chiusa ai bambini ed alle famiglie del II Municipio. Chiediamo pertanto al sindaco Marino di intervenire urgentemente presso gli uffici capitolini preposti al fine di sanare questi vizi puramente formali e non sostanziali, così da rendere l’area verde fruibile ai residenti e ai cittadini”. E’ quanto dichiarano in una nota congiunta gli esponenti di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio e Giovanni Provenzano capogruppo nel II Municipio.
 
 

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