1 settembre 2014

MUSEO SHOAH DA VIA TORLONIA ALL'EUR: CHI PAGA?

 
 
 
 
Possono essere soddisfatti quei cittadini che nel 2004 raccolsero migliaia di firme affinchè in Via di Villa Torlonia non venisse realizzata una palazzina che avrebbe coperto le storiche vetrate di un edificio  della Villa.Poi Veltroni,come era suo costume in maniera leggermente autoritaria, decise d'accordo con la comunità ebraica di realizzare in quell'ambito il Museo della Shoah e compensò la ditta costruttrice con degli edifici di pregio in pieno centro storico di Roma.I cittadini che si erano fatti promotori della raccolta delle firme masticarono amaro,mugugnarono tra di loro ma diedero il loro consenso.Potevano dire di no alla realizzazione del Museo della Shoah a Roma?Potevano opporsi ad un progetto prestigioso benedetto dal Comune di Roma e dall'opinione pubblica,comunità ebraica in primis.Piegarono la testa ma i mugugni rimasero.Era infatti facile prevedere che la costruzione del Museo,progetto,non proprio bellissimo,a firma degli architetti Tamburrini e Luca Zevi,avrebbe sostituito la palazzina contro cui erano state raccolte le firme,forse non avrebbe oscurato le vetrate di Villa Torlonia,ma avrebbe portato un significativo aumento della mobilità nella zona con i conseguenti problemi legati alla sicurezza,abolizione dei parcheggi  a raso in via A.Torlonia ,pattugliamenti e via elencando.
Problemi amministrativi e anche  ritrovamenti archeologici avevano rimandato fino ai giorni nostri l'inizio dei lavori,tante volte annunciati ma mai effettivamente realizzati,Intanto gli anni passavano ,il numero dei reduci della Shoah romana e italiana si assottigliavano per motivi naturali e non si vedeva la luce in fondo al tunnel.Fino a ieri, quando è stata annunciato che il Comune di Roma e la comunità ebraica, hanno decico di abbandonare la collocazione del Museo in Via Torlonia e di spostarlo  all'EUR.Naturamente i cittadini che ormai avevano perso ogni residua speranza si sono ridestati e sono,presumibilmente per ovvii motivi, soddisfatti.
Là dove non potè la sollevazione cittadina ,potè la burocrazia!
Il progetto verrà realizzato all'EUR per il 2015 giusto in tempo per poter celebrare il 70° anniversario della liberazione di Auschwitz.
Ma una domanda sorge spontanea :chi paga?Chi risarcisce la cittadinanza romana gravata dai millle e uno bazelli dell'amministrazione capitolina per lo sperpero di denaro pubblico a cui abbiamo assistito in tutti questi anni per la realizzazione di un progetto che non si farà più?Chi risarcirà la cittadinanza romana dei venti e passa milioni di euro degli edifici passati in compensazione alla vecchia ditta costruttrice,chi risarcirà dei svariati milioni di euro che finora il progetto che non si realizzerà mai è costato tra sondaggi,progettisti e studi vari?Chi pagherà tra gli amministratori per le lungaggini sine die a cui l'autorizzazione del progetto era stato sottoposto?E ancora chi glielo dice a Veltroni(padre dell'iniziativa)  ed anche ad Alemanno che il progetto che loro si erano appuntati come un fiore all'occhiello per fare bella figura con la comunità ebraica era una  bufala,per dirla alla romana,e chi ci ha veramente rimesso è sempre e comunque il cittadino romano,di fede ebraica come anche di qualsiasi altra
Insomma una vergogna che si aggiunge alla mai satura lista.
Ma conoscendo i nostri polli non ci meraviglieremmo che il teatrino che finora si è svolto sotto i nostri occhi sia terminato.Infatti ci chiediamo come sia possibile,per un'amministrazione,sia di destra che di sinistra, che ha dato ampia dimostrazione di essere incapace  di poter realizzare un progetto del genere in un tempo così ristretto,visto che non sono stati capaci di realizzarlo in dieci anni!!!!
E poi due  domandine facili facdili:chi paga per la sua realizzazione in questa nuova location,che si badi bene ancora ufficialmente non è stata indicata?Ma soprattutto chi ci guadagna da questo cambiamento ?Chi è il proprietario della nuova area che è stata individuata?
Un altro pasticcio in cui il Sindaco Marino e i suoi assessorini scodinzolanti  si sono cacciati,ma purtroppo non solo loro,che sarebbe il guaio minore,ma hanno infilato dentro tutta la cittadinanza romana che indegnamente rappresentano.
Domenico Fischetto

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