Ieri sera (14 settembre) ho assistito a otto e ½, condotto da Floris. Partecipava una certa Alessia Morani del PD in contradditorio con Piercamillo Davigo, oggi in cassazione.
Il testo che segue è il messaggio che ho scritto alla Morani.
La sempre più stretta alleanza tra PD e forza italia, che rafforza la mia convinzione che anche da noi, come ovunque, destra e sinistra siano vuote locuzioni, stancamente ripetute, che nascondono la contrapposizione di raggruppamenti eterogenei, privi di etica politico – sociale e in lotta soltanto per il potere fine a se stesso, mi confermano nel proposito di non partecipare alle prossime elezioni politiche, dalle quali, qualunque fazione vinca, sarà autorizzata a eserciterà il potere per governare secondo la propria convenienza settaria, sempre comunque contraria a contrappesi e limitazioni della propria arroganza.
So che qualcuno preferirà che ai giudici vengano inferte sonore batoste, pur sapendo che il depotenziamento della magistratura condurrà a maggior libertà di delinquere impunemente, da parte dei nostri rappresentanti di qualunque parte politica.
Non sono ovvamente di questa opinione e, sebbene sia convinto che non ci sia niente da fare, lascio che la mia inutile indignazione si sfoghi.
Umberto Pradella
Ieri sera ho seguito “otto e 1/2” condotto da
Floris, in cui lei si confrontava con Davigo.
Come al solito, da troppo tempo , i
rappresentanti della fazione che governa, nominalmente portatrice di istanze di
civiltà, lasciano trasparire una trama di arroganza di potere e di una
sorprendente affinità con posizioni indecenti della fazione berlusconiana.
Lei è stata sfortunata a doversi confrontare
con Davigo, ma le posizioni che esprimeva
sarebbero apparse deboli e scopertamente punitive nei confronti della
magistratura, fallendo certamente l’obiettivo di una giustizia migliore,
qualunque fosse stato il suo interlocutore.
Il vostro temtativo di far ricadere la colpa
del malfunzionamento della giustizia sulla magistratura, anzichè su una classe
politica indecente, è lo stesso che ha perseguito, per un ventennio, il
delinquente berlusconi.
Non sono un trinaricciuto ( parola usata per
denigrare gente per bene) ; laureato in Bocconi, ho armi intellettuali per
scoprire le vostre miserie politiche e
ho sperato invano di poter vivere finalmente in un paese meno incivile,
corrotto, ignorante e dedito al malaffare di piccolo cabotaggio.
Temo non sia nemmeno colpa vostra.
Credete di essere scardinatori e siete
soltanto, voi e gli altri, personaggi periferici utili al “sistema” che vi
trascina e che credete di governare.
La indecente legge sull’autoriciclaggio; i
tentennamenti, i silenzi , le ambiguità colpevoli sul falso in bilancio, le oscene
proposte che banalizzano e avviliscono la Corte Costituzionale, dove, anche
quando non ci fossero sospetti di reato, tendete a far eleggere persone
mediocri, individuate tra le fila del partito, anzichè personalità prestigiose
ma non irrigimentate, sono soltanto alcune delle cose che mi danno la misura
della vostra modestia intellettuale e della vostra arroganza.
Ho sempre votato contro una destra che non ha
niente da spartire con la grande tradizione conservatrice dei grandi paesi
europei, di cui mi sono sempre vergognato specialmente quando, fuori da questo
paese, ho dovuto subire l’onta di sentirmi suddito di un governo guidato dal
delinquente che oggi avete scelto come partner per impossibili riforme di
civiltà.
Siete della stessa pasta delle persone e
della combricola che ho sempre osteggiato.
Non avrete più il mio voto e cercherò di fare
circolare le mie idee, sperando che molti altri aprano gli occhi e capiscano dove
siamo finiti, abbandonandovi al vostro destino.
Umberto pradella
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