3 settembre 2014

IL NUOVO STADIO?UNA SPECULAZIONE VERGOGNOSA!

Il nuovo stadio? "Una speculazione vergognosa"questo è il giudizio di Fulco Pratesi presidente del WWF e padre dell'ambientalismo italiano.
In un'intervista rilasciata a  Radio Roma Capitale così Pratesi definisce il delirante progetto del nuovo stadio che dovrebbe essere autorizzato domani ,4 settembre.
Se c'è ancora qualche ambientalista nell'aula Giulio Cesare batta un colpo!
Ma leggiamo l'articolo di Cinque Quotidiano che riporta il succo dell'intervista.
D.F.




Giovedì 4 settembre sarà dato l’ok dalla giunta alla pubblica utilità dell’opera e da oggi partirà un pool specifico operativo per una delibera “condivisa”. Questo l’esito della riunione che si è tenuta in Campidoglio tra l’assessore all’Urbanistica, Giovanni Caudo, e la maggioranza capitolina.
«La maggioranza ha deciso che lo stadio della Roma si farà – ha detto il coordinatore di maggioranza, Fabrizio Panecaldo – e ci sarà un piccolo pool che lavorerà da qui a giovedì perché la delibera sarà condivisa».
LA POSIZIONE DEL WWF - Ma sull’opera non tutti sono d’accordo. «Allo stato attuale, il progetto per la costruzione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle è una vergognosa e inaccettabile speculazione ideologica». A sostenerlo, ai microfoni di Radio Roma Capitale, è Fulco Pratesi, fondatore e presidente onorario del Wwf Italia. «Libeskind ha parlato di una sorta di cittadella, ma in realtà si tratta di una immensa speculazione, totalmente incompatibile con la città di Roma, soprattutto in questo momento», ha aggiunto Pratesi. Alla domanda di Paolo Cento sulla presenza o meno dell’interesse pubblico nel progetto, il presidente ha risposto che «c’è sicuramente un interesse privato, la volontà di costruire cubature inutili in una città che ha centinaia di migliaia di metri cubi non utilizzati. Questo progetto si può definire nel migliore dei modi anti-storico».
SPECULAZIONI EDILIZIE - «Inoltre – prosegue Pratesi – nessuno ha parlato dell’inutilità del nuovo stadio, considerando la presenza di due stadi architettonicamente ancora validi, come il Flaminio e soprattutto l’Olimpico. Lo dico da romanista, questa dello stadio mi sembra solo la scusa per fare grattacieli immensi, uno stadio enorme, un investimento da un miliardo, per quello che alla fine rimane solo un gioco. Fin quando l’atteggiamento della classe dirigente nei confronti delle speculazioni edilizie sarà questo, la nostra città continuerà a essere in crisi dal punto di vista economico e finanziario».

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