Non
si può dire che i cittadini non le
abbiano provate tutte per farsi ricevere dal Sindaco Marino per discutere insieme a lui la questione di
Villa Blanc. NIENTE. Non c’ è stato niente da fare. L’indifferenza del Sindaco
non è stata scalfita né dalle 6000 firme raccolte per sostenere l’apertura
pubblica del parco della Villa come indicato dal Nuovo Piano Regolatore, non lo
hanno “ incuriosito” nemmeno le due
mozioni di sostegno a questa causa votate all’unanimità dal Consiglio del II
Municipio e dal Consiglio del Comune di Roma.Inascoltate sono rimaste anche le “voci
di dentro” di alcuni consiglieri capitolini di maggioranza.
Buon
ultimo ci si è messo pure Gian Carlo Marchesini,scrittore,autore del libro “Io
sono la Villa”,sostenitore convinto ed appassionato dell’apertura pubblica del
parco della Villa, che il 13 ottobre ha preso carta e penna e ha scritto al
Sindaco,ora resa pubblica e di cui riportiamo il testo. Confidava Gian Carlo
nel buon rapporto che negli anni passati aveva instaurato con Marino,che lo
aveva portato ad essere uno dei suoi più convinti sostenitori sia quando Marino
si era presentato alle primarie come segretario del PD sia alle primarie prima
e,vittorioso, nella campagna elettorale per
Sindaco di Roma poi.
Tutto
questo suggellato nella pubblicazione ,sempre ad opera di Gian Carlo del suo libro “Diario Militante”,
che vede persino in prefazione un intervento dello stesso Marino.
Santa
ingenuità!Figurarsi se un Sindaco impegnato nella campagna civile dei matrimoni
gay( vedi il suo recente video messaggio
stile presidenziale ) ora come anche della chiusura al traffico privato dei
Fori Imperiali e del cd. Tridentino
,tanto per citare tra le più esaltanti gesta del Nostro,possa rispondere al suo
amico (forse ormai ex) su una questione
che interessa alla città di Roma e al mondo intero?Che richiamato ad essere
coerente rispetto a quanto affermato e promesso in campagna elettorale, possa
essere spinto ad un moto di ripensamento e di autocritica ? Giammai!Niente di
niente. Impassibile alle sollecitazioni che gli provengono da chi lo ha
sostenuto,da chi ha creduto alle sue promesse elettorali,il caro Ignazio
prosegue dritto (in bicicletta ovviamente) sulla sua strada ignorando tutto e
tutti .Neanche il recente sondaggio che lo vede calare drammaticamente nei
consensi dei romani lo vede vacillare , nè le dimissioni,che sottolineano una
critica pesante nei confronti del suo operato,presentate dal capogruppo al
Consiglio Comunale del Partito Democratico. Campanelli d’allarme che avrebbero
messo in guardia chiunque e suggerito
comportamenti più prudenti e magari decisioni vicine alle esigenze e alle
richieste del popolo romano. Non per Ignazio . Lui è uno che sa sempre quello
che vuole anche se spesso non coincide con gli interessi di chi dovrebbe
rappresentare.
La
Destra ringrazia e, aspettando ulteriori sviluppi favorevoli, guadagna punti. Se alle prossime
amministrative di Roma dovesse prevalere ,sapremo chi ringraziare.
Domenico
Fischetto
Quello che segue è il
testo della lettera inviata da Gian Carlo Marchesini al Sindaco di Roma,professor
Ignazio Marino in data 13 ottobre 2014.
“Se potessi incontrarla,
Sindaco Ignazio Marino che ho sempre apprezzato e sostenuto, mi permetterei di
dirle in buona sostanza questo.
Ho da subito condiviso
lo slogan della sua vittoriosa campagna elettorale: “Vogliamo fare di Roma una
città a misura di bambino”. Perché, nella sua semplicità poetica, l’ho trovato
politicamente del tutto valido. Roma era diventata tutto - a misura di
corruzione e affarismo, di speculazione e cemento, di inefficienza nei servizi,
traffico caotico e inquinamento - fuorché a misura delle esigenze di crescita
sana di un bambino. Come non aderire e fare proprio un programma e un intento
così efficacemente formulato?
Ma venendo più al concreto
e specifico: Signor Sindaco, secondo Lei, il progetto LUISS di trasformazione
di Villa Blanc approvato dal suo predecessore Alemanno, ha qualcosa a che
vedere e spartire con una visione e un programma impostati sullo slogan “Roma
città a misura di bambino”? A parte ciò che il Piano Regolatore Generale
prevede come utilizzo finale della Villa (tutela assoluta dell’integrità del
parco e degli edifici, servizi per la fascia della scuola dell’obbligo del
quartiere), stante la presenza ai bordi della stessa di una scuola elementare e
media che accoglie 1450 bambine e bambini, come non cogliere la torsione
maligna e il vero e proprio tradimento di quanto detta il PRG, dato che il
progetto LUISS prevede la realizzazione al suo interno di ben otto parcheggi
con la copertura di oltre 5000 mq di superficie dei 40.000 complessivi? E lei
sa, Signor Sindaco, dove è prevista l’ubicazione del più grande dei parcheggi?
Proprio sul lembo della Villa ubicato sotto le finestre della Scuola. Vi
alloggeranno 200 auto in quotidiano movimento: e questa sarebbe una scelta
coerente con quanto dispone il PRG e con il suo programma politico riassunto in “Roma città a misura di bambino”?
Si fosse nel 1997 saputo
cogliere l’opportunità, acquisendo la Villa al patrimonio pubblico grazie al
diritto di prelazione sulla vendita, e fosse rispettato quanto detta il PRG in
vigore, oggi Villa Blanc potrebbe essere realmente una risorsa storica,
artistica e naturale quotidianamente fruibile dai cittadini, specialmente dagli
anziani e dai bambini. Il progetto LUISS, con centinaia di auto in movimento,
foresterie e ristorante al posto della serra, mille iscritti previsti per
seguire i corsi sull’alta finanza, non solo va a danno dei diritti e dei
bisogni di tutti, ma contribuirà a far peggiorare l’inquinamento dell’aria e la
già sovraccarica mobilità in zona.
Insomma, caro Signor
Sindaco, da me e per fortuna da tanti altri cittadini apprezzato e sostenuto: insieme ad altri sei cittadini e con Italia
Nostra abbiamo fatto ricorso prima al TAR e ora al Consiglio di Stato, a nostre
spese e con il nostro libero e volontario impegno, confortati da ben 6000
cittadini che hanno sottoscritto il nostro intento - e dai consigli municipale
e comunale al gran completo. Ma per quanti sforzi io faccia non riesco a
cogliere alcun nesso tra il realizzando progetto LUISS e l’indirizzo politico e
programmatico per il quale in tanti l’abbiamo votato.
Ci si fa notare che
Villa Blanc è di proprietà della LUISS: ma i diritti del proprietario privato
non trovano un limite invalicabile con quanto detta la Costituzione, e cioè con
il rispetto dell’interesse generale e pubblico?
Sicuro di avere in Lei
un interlocutore disponibile e attento, e in attesa di un incontro,
suo
Gian Carlo Marchesini”
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