3 novembre 2014

VILLA BLANC:L'INDIFFERENZA DEL SINDACO



 
 
 
Non si può dire che i cittadini  non le abbiano provate tutte per farsi ricevere dal Sindaco Marino  per discutere insieme a lui la questione di Villa Blanc. NIENTE. Non c’ è stato niente da fare. L’indifferenza del Sindaco non è stata scalfita né dalle 6000 firme raccolte per sostenere l’apertura pubblica del parco della Villa come indicato dal Nuovo Piano Regolatore, non lo hanno  “ incuriosito” nemmeno le due mozioni di sostegno a questa causa votate all’unanimità dal Consiglio del II Municipio e dal Consiglio del Comune di Roma.Inascoltate sono rimaste anche le “voci di dentro” di alcuni consiglieri capitolini di maggioranza.

Buon ultimo ci si è messo pure Gian Carlo Marchesini,scrittore,autore del libro “Io sono la Villa”,sostenitore convinto ed appassionato dell’apertura pubblica del parco della Villa, che il 13 ottobre ha preso carta e penna e ha scritto al Sindaco,ora resa pubblica e di cui riportiamo il testo. Confidava Gian Carlo nel buon rapporto che negli anni passati aveva instaurato con Marino,che lo aveva portato ad essere uno dei suoi più convinti sostenitori sia quando Marino si era presentato alle primarie come segretario del PD sia alle primarie prima e,vittorioso, nella campagna elettorale  per Sindaco di Roma poi.

Tutto questo suggellato nella pubblicazione ,sempre ad opera  di Gian Carlo del suo libro “Diario Militante”, che vede persino   in prefazione  un intervento dello stesso Marino.

Santa ingenuità!Figurarsi se un Sindaco impegnato nella campagna civile dei matrimoni gay( vedi  il suo recente video messaggio stile presidenziale ) ora come anche della chiusura al traffico privato dei Fori Imperiali e  del cd. Tridentino ,tanto per citare tra le più esaltanti gesta del Nostro,possa rispondere al suo amico (forse ormai  ex) su una questione che interessa alla città di Roma e al mondo intero?Che richiamato ad essere coerente rispetto a quanto affermato e promesso in campagna elettorale, possa essere spinto ad un moto di ripensamento e di autocritica ? Giammai!Niente di niente. Impassibile alle sollecitazioni che gli provengono da chi lo ha sostenuto,da chi ha creduto alle sue promesse elettorali,il caro Ignazio prosegue dritto (in bicicletta ovviamente) sulla sua strada ignorando tutto e tutti .Neanche il recente sondaggio che lo vede calare drammaticamente nei consensi dei romani lo vede vacillare , nè le dimissioni,che sottolineano una critica pesante nei confronti del suo operato,presentate dal capogruppo al Consiglio Comunale del Partito Democratico. Campanelli d’allarme che avrebbero messo in guardia chiunque  e suggerito comportamenti più prudenti e magari decisioni vicine alle esigenze e alle richieste del popolo romano. Non per Ignazio . Lui è uno che sa sempre quello che vuole anche se spesso non coincide con gli interessi di chi dovrebbe rappresentare.

La Destra ringrazia e, aspettando ulteriori sviluppi favorevoli,  guadagna punti. Se alle prossime amministrative di Roma dovesse prevalere ,sapremo chi ringraziare.

Domenico Fischetto

 

Quello che segue è il testo della lettera inviata da Gian Carlo Marchesini al Sindaco di Roma,professor Ignazio Marino in data 13 ottobre 2014.

“Se potessi incontrarla, Sindaco Ignazio Marino che ho sempre apprezzato e sostenuto, mi permetterei di dirle in buona sostanza questo.

Ho da subito condiviso lo slogan della sua vittoriosa campagna elettorale: “Vogliamo fare di Roma una città a misura di bambino”. Perché, nella sua semplicità poetica, l’ho trovato politicamente del tutto valido. Roma era diventata tutto - a misura di corruzione e affarismo, di speculazione e cemento, di inefficienza nei servizi, traffico caotico e inquinamento - fuorché a misura delle esigenze di crescita sana di un bambino. Come non aderire e fare proprio un programma e un intento così efficacemente formulato?

Ma venendo più al concreto e specifico: Signor Sindaco, secondo Lei, il progetto LUISS di trasformazione di Villa Blanc approvato dal suo predecessore Alemanno, ha qualcosa a che vedere e spartire con una visione e un programma impostati sullo slogan “Roma città a misura di bambino”? A parte ciò che il Piano Regolatore Generale prevede come utilizzo finale della Villa (tutela assoluta dell’integrità del parco e degli edifici, servizi per la fascia della scuola dell’obbligo del quartiere), stante la presenza ai bordi della stessa di una scuola elementare e media che accoglie 1450 bambine e bambini, come non cogliere la torsione maligna e il vero e proprio tradimento di quanto detta il PRG, dato che il progetto LUISS prevede la realizzazione al suo interno di ben otto parcheggi con la copertura di oltre 5000 mq di superficie dei 40.000 complessivi? E lei sa, Signor Sindaco, dove è prevista l’ubicazione del più grande dei parcheggi? Proprio sul lembo della Villa ubicato sotto le finestre della Scuola. Vi alloggeranno 200 auto in quotidiano movimento: e questa sarebbe una scelta coerente con quanto dispone il PRG e con il suo programma politico  riassunto in “Roma città a misura di bambino”?

Si fosse nel 1997 saputo cogliere l’opportunità, acquisendo la Villa al patrimonio pubblico grazie al diritto di prelazione sulla vendita, e fosse rispettato quanto detta il PRG in vigore, oggi Villa Blanc potrebbe essere realmente una risorsa storica, artistica e naturale quotidianamente fruibile dai cittadini, specialmente dagli anziani e dai bambini. Il progetto LUISS, con centinaia di auto in movimento, foresterie e ristorante al posto della serra, mille iscritti previsti per seguire i corsi sull’alta finanza, non solo va a danno dei diritti e dei bisogni di tutti, ma contribuirà a far peggiorare l’inquinamento dell’aria e la già sovraccarica mobilità in zona.

Insomma, caro Signor Sindaco, da me e per fortuna da tanti altri cittadini apprezzato e sostenuto:  insieme ad altri sei cittadini e con Italia Nostra abbiamo fatto ricorso prima al TAR e ora al Consiglio di Stato, a nostre spese e con il nostro libero e volontario impegno, confortati da ben 6000 cittadini che hanno sottoscritto il nostro intento - e dai consigli municipale e comunale al gran completo. Ma per quanti sforzi io faccia non riesco a cogliere alcun nesso tra il realizzando progetto LUISS e l’indirizzo politico e programmatico per il quale in tanti l’abbiamo votato.

Ci si fa notare che Villa Blanc è di proprietà della LUISS: ma i diritti del proprietario privato non trovano un limite invalicabile con quanto detta la Costituzione, e cioè con il rispetto dell’interesse generale e pubblico?

Sicuro di avere in Lei un interlocutore disponibile e attento, e in attesa di un incontro, 

suo

Gian Carlo Marchesini”

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