30 novembre 2014

CONFESSO :SONO "UN PORTOGHESE".LETTERA APERTA AL SINDACO MARINO











Questo è il testo della lettera aperta inviata  al Sindaco di Roma,professor Ignazio Marino, sull'annosa vicenda della presenza dei  "portoghesi" sui mezzi pubblici.
 

 
Al Sindaco di Roma,

Professor Ignazio Marino

Campidoglio

ROMA

Oggetto : “I portoghesi” 

Caro  signor Sindaco ,

mi scusi se vado direttamente alla vicenda che mi riguarda,e certamente riguarda Roma ,senza preamboli.

Confesso:sono un “portoghese”. A mia insaputa,con la tessera annuale Metrebus scaduta,ho viaggiato in lungo e largo,per  più di una settimana, sui mezzi ATAC non pagando il biglietto.

Per sua informazione io sono un “ heavy user”,per usare un’espressione a lei familiare,della rete dei mezzi pubblici a Roma.Posseggo anche un’automobile,di cui però faccio un uso discreto e solo se necessario (ho  anche il "difetto" di essere un ambientalista convinto).Poi ho rinnovato l’abbonamento, roso  dal dubbio che fosse scaduto. Come certamente lei non sa ,la ricevuta rilasciata dall’ATAC all’atto del pagamento , è su carta termica e si auto cancella da sola dopo un po’ di tempo. L’utente,a meno che non stampi una fotocopia e la custodisca gelosamente per un anno,difficilmente può verificare la data di scadenza. Non vorrei annoiarla suggerendole i metodi attraverso i quali la municipalizzata potrebbe ovviare a questo inconveniente, tra i tanti possibili,per esempio, inviare un alert agli utenti il cui abbonamento è in scadenza. Troppo banale e troppo semplice per uno come lei che viene dagli USA e ha fior di esperti  svegli e capaci   a suo contorno in Campidoglio.

Ma questo  è uno dei motivi di questa  mia lettera .L’altro motivo è che ho ascoltato la sua intervista dell’altro ieri ad una radio locale romana,e con stupore e meraviglia,almeno da parte mia, lei ci ha informato sulle  misure che intenderebbe adottare per contenere e contrastare il fenomeno dei “portoghesi” sugli autobus. Probabilmente ,mi scusi,lei non è un utente dei mezzi pubblici di Roma.Lo sanno anche i sassi che lei và in bicicletta. Ma qualche volta,mi ascolti,si conceda il lusso di prendere un autobus. Ne vedrebbe delle belle  e probabilmente  non  l’avrebbe sparata così grossa.

Questo perché coinvolgere  nel controllo della validità del titolo di viaggio dei passeggeri da parte degli autisti dei mezzi ATAC,come lei ha affermato,va bene per una città mediamente civile e dove il loro impiego non è una specie di assalto alla diligenza. Dove chi aspetta l’autobus o la metro si mette educatamente in coda  e sale a bordo  rispettando la fila (come fanno negli USA coloro  che utilizzano i mezzi pubblici).Non ci si  salta addosso e ci si spinge facendosi largo con gomitate e altro  come una partita di rugby come spesso succede specie nelle periferie,luoghi ameni che lei,e sono molto contendo di ciò, sta cominciando a conoscere dopo 20 mesi dal suo insediamento al Campidoglio. Dove gli autisti ,spero solo dei mezzi in superficie,non svolgono il loro servizio guidando  con le cuffie del proprio telefonino perennemente attaccate all’orecchio e dove,se non ascoltano musica,si intrattengono in conservazioni fiume con amici e amiche,e, spesso parlando ad alta voce ,mettono al corrente gli sfortunati e impotenti passeggeri dei loro fatti e fatterelli privati. Non tutti  ovviamente,ma molti sì.
Per carità,tutto si può fare,ma la vedo proprio difficile.

E quindi se mi permette,visto che non voglio essere scambiato per l’eterno brontolone che non gli va bene mai  nulla,vorrei suggerirle una soluzione,dal mio punto di vista ovviamente  ,da semplice  utente.

Visto che la nostra cara municipalizzata è stata inzeppata durante le passate amministrazioni (di ogni colore politico) di personale,che ora grava sul bilancio dell’azienda e produce poco o nulla,prenda questi signori e li mandi a fare i bigliettai sui mezzi pubblici. Ma non il  bigliettaio fisso su un mezzo per tutto il giorno,come si faceva nel secolo scorso,ma li faccia girare su varie linee  con una scaletta di servizio preparata dai dirigenti  o capiservizio, che non mancano, con più cambi di linea  nello stesso giorno da effettuarsi ai capilinea.

 Vedrà: i risultati non tarderanno a venire. Con il risultato di aver dato una bella mazzata a noi “portoghesi” e aver garantito maggiore sicurezza ai passeggeri, vista la frequente presenza di molestatori e borseggiatori.

E ultimo ma non ultimo,avrà contribuito a dare di Roma un’immagine migliore .  

Buon lavoro e cordiali saluti

Domenico (Mimmo) Fischetto

Editore di TRE RIGHE ( www.trerighe.blogspot.com)

domenicofischetto@virgilio.it

Via Santa Ciriaca 13 int.1,00162 Roma

Tel.0688920026,3351021523

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