30 novembre 2014

Recensione film MELBOURNE di Nina JAVIDI

 
 
 
 
 
Un film da non andare a vedere:a dispetto dei blasonatissimi recensori che ne hanno osannato l'osannabile...
Una trama insulsa, fatta di imprevisti che spuntano fuori come babau dalla scatoletta,in un contesto che vorrebbe essere drammatico ( ma che e´solamente irritante ed angosciante) col solo scopo di fare stridere sulla lavagna dei nervi dello spettatore il gesso di uno svolgimento helzapoppiano..
I due , lui ingegnere (!?!) lei “moglie” , stanno per partire da Teheran per Melbourne per un incarico.
Nella confusione della partenza quasi non si da rilievo al fatto che la vicina affrettatamente “parcheggia ” una neonata sul loro letto. Il Padre della bambina poi viene a riprenderla e gli impreparati “ospiti” si rendono conto che la bambina e´morta. Lui , l'ingegnere (!?!XY@##!@), che dovrebbe essere per definizione razionale ( ed in seconda ipotesi ragionevole) non ha il coraggio di dire al padre quant' e´successo in casa, loro incolpevoli.
Da questa “ balla, fuga dalla realta´” nasce una girandola di imprevisti , intrecci, colpe, fughe dalle responsabilita ( ambulanza,....chiamiamo la polizia, loro sanno cosa fare..No, No....) e mentre il cervello si arrovella per trovare possibili scappatoie dalla situazione, ed ha bisogno di calma, vi sono le mille possibili interruzioni irritanti e snervanti....se lo scopo del regista era quello di farti venire i nervi e di creare ansieta e tensioni , beh ci e´riuscito egregiamente, con l'aggiunta della irritazione a vedere che un personaggio come l'Ingegnere, si comporta come una scolarette senza testa ne carattere.
La soluzione del “dramma” e´ poi banale, in linea pero´ con la linea dell'evitare la responsabilita´della situazione .
Unica persona “ ragionevole” ,e´la moglie , regolarmente zittita da un marito maschilista e vuoto.
Non vedo perché si debba pagare per essere irritati, angosciati ed incazzati, senza per lo meno, imparare qualcosa....Bah!.
Qualcosa di buono sul film? Beh, gli attori sono bravi e le fotografia magistrale se si considera che tutta la azione si svolge in pochi metri quadri.

Buona visione ( si fa per dire)
Franco Papone


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