18 novembre 2014

ROMA NON E' SOLO CENTRO STORICO

Ci voleva la sommossa popolare di Tor Sapienza e poi a seguire di tutti gli altri quartieri vittime del disagio e dell'abbandono del Campidoglio,per stanare il Sindaco "peregrino" dalla sua torre d'avorio e distrarlo dalle sue personali faccende amministrative e richiamarlo ai suoi doveri di Sindaco.
Tor Sapienza ha dimostrato ,se ancora ce n'era bisogno,che non si può governare Roma occupandosi soltanto del suo salotto buono.Le periferie reclamano il loro diritto a vivere in maniera decorosa e in sicurezza.I piccoli campanelli d'allarme che pur ci erano stati, sono stati ignorati.
E allora si riceve ascolto solo quando si fà la voce grossa.Magari rischiando di essere chiamati razzisti quando invece si è sempre stati solidali e includenti.
Il problema ora è stato parzialmente risolto, rimuovendolo.Gli immigrati oggetto della contestazione da Tor Sapienza sono stati spostati ad Acilia,dove puntualmente si sono alzate le proteste.
Convivere con queste realtà è comunque possibile.Basta soltanto che ci si rispetti da entrambe le parti e chi sgarra venga isolato e  denunciato pubbblicamente.
Dalle parti di Tor Sapienza insiste uno dei campi rom più grandi della città. e guarda caso la contestazione dei residenti non ha riguardato il campo ma piuttosto il centro d'accoglienza per i giovani immigrati.Questo sottolinea un fattore importante: si può raggiungere l'equilibrio e la convivenza tra due realtà così diverse quando sono ben chiari i confini entro cui ci si muove e quando una delle due parti non prevale sull'altra ,non se ne approfitta ,non la tollera ma anzi la rispetta.
La nostra speranza è che la lezione impartita alla Giunta Marino sia stata sufficiente  e che d'ora in poi l'attenzione ai problemi sociali , alla sicurezza  e al rispetto della legalità della città intera ,a cui certamente devono prestare collaborazione le forze dell'ordine con l'applicazione delle leggi in vigore, occupino uno dei primi posti nell'agenda di governo .
Il Sindaco deve uscire fuori dall'isolamento in cui si  è cacciato da solo,deve uscire dal suo cerchio magico,rimboccarsi le maniche e sporcarsi le mani con i problemi della gente ,per migliorare il benessere dei cittadini che rappresenta.
Diversamente sarebbe inadeguato, presterebbe il fianco e darebbe ragione  ai suoi detrattori e critici,che non mancano,sia dentro che fuori i partiti che siedono  in Campidoglio,primo fra tutti il suo  di partito,il Partito Democratico.
Raffaele Fischetto


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