26 novembre 2014

A CENA CON I TALK SHOW






Gian Carlo Marchesini deve avere una resistenza incredibile se ancora riesce a seguire i talk show e trarne ispirazione per scrivere il pezzo che segue.E meno male diciamo noi.Dipendesse da noi i vari conduttori televisivi di talk show sarebbero da tempo disoccupati e a spasso oppure a scrivere libri encomiastici e servili come ormai ha imparato a fare da tempo il principe dei conduttori.
Noi pensiamo che ormai è stato superato da tempo il livello di sopportazione umana e  i vari personaggi che si alternano davanti alle telecamere,a volte gridando le proprie ragioni e sbracciandosi,  sembrano tutti uguali:dispensatori del proprio verbo o del verbo del proprio padrone o della propia comunella.
Ci viene in soccorso Marchesini per segnalarci che non sempre è così e se ne può talvolta ricavare qualcosa di buono come ascoltando il leader della FIOM.E noi gli ne diamo atto.
D.F.
 
Una serata televisiva.

Il match Gruber, Landini, Rondolino a 8 e ½ del 25 novembre è stato piuttosto significativo. Landini si è dimostrato come al solito un serio portatore di pensiero sostanzioso. Discutibile, certo, ma concreto. A Rondolino mancava il naso rosso per confermarsi clown patetico e gommoso. Non si capisce bene perché partecipi a una trasmissione di prima e importante serata televisiva. Lilly Gruber non ha fatto altro che cercare di far confessare a Landini che lui aspira a diventare leader politico. Landini ha parlato di onestà, moralità come obbligo di non corrompere, non rubare, pagare le tasse, investire la ricchezza in questo Paese.  In un inciso ha detto anche una cosa che non sapevo. e cioè che i suoi genitori sono stati partigiani. Rondolino alla notizia ha ridacchiato come se non si rendesse bene conto del significato. O lo volesse ridicolizzare. In questo Paese le persone serie e di spessore non sono molte. Che qualche iddio ci protegga un esemplare come Landini. E lasci ai trastulli televisivi le Gruber e i Cozzolini.

A Ballarò stasera c'è la Camusso brutta da far paura, ma che ragiona che è una meraviglia. Poi c'è la Bonafé caruccia e con espressione stampata in viso da monella furba, che però di significativo non sa dire nulla. Forse la spiegazione del renzismo sta tutta lì: ha rottamato le brutte che ragionano con la propria testa, ha promosso le carucce che la testa proprio non ce l'hanno. All'insegna del trucco: promuovi una donna obbediente e telegenica e non avrai alcun danno.

Scusate se, dopo la Camusso, insisto nel discorso del brutto e del bravo. Intervistato da Floris a DiMartedì è intervenuto l'archeologo Salvatore Settis. In effetti, in termini estetici, Settis è addirittura meno attraente della Camusso, con il che diciamo che ha vinto una sfida non facile. Ma le cose che intervistato ha detto sono state molto belle, e gli applausi del pubblico sono scrosciati. Renzi ha scelto come proprie portavoce tante piccole maghe Circe. Forse ha confuso la politica con l'arte di trasformare gli umani in porci.
Gian Carlo Marchesini

 

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