Ritrovamenti archeologici a
Via De Lollis
Ritrovamento di una piscina
di epoca romana A Via della Lega Lombarda
La storia si ripete o se preferite a volte ritorna.Ora le associazioni di San Lorenzo,vedi il loro appello/risoluzione a seguire,denunciano ritrovamenti archeologici nell'area di Via De Lollis,dove prima c'erano i campi da tennis e adesso è in costruzione un mega parcheggio sotterraneo ad uso dell'università ,con lo "zuccherino" della costruzione sovrastante di una piscina pubblica, di cui l'intero quartiere è sprovvista.
Ora basta leggersi le carte della soprintendenza ai beni archeologici oppure parlare con qualche anziano di S.Lorenzo, per venire a conoscenza che là sotto,sotto i campi da tenis,si trovavano dei reperti archeologici.E così puntualmente si è verificato.
Ora,nelle more delle decisioni che dovranno essere prese in proposito,ci corre l'obbligo di ricordare ai nostri lettori che l'esperienza in questo campo e in questo particolare settore della città ci insegna che non ci sono ritrovamenti archeologici di sorta che possano impedire la speculazion edilizia.
Così è avvenuto a via Pavia/Como,dove i ritrovamenti archeologici ampiamente annunciati e ritrovati durante lo scavo hanno prosciugato gli oneri concessori che sarebbero dovuti servire per il completamento della piscina pubblica.L'opera si è bloccata e la solita morale ha prevalso :il privato ha fatto il suo business e ha venduto i box sottostanti ,i cittadini sono rimasti con tanto di palma di naso e si "godono" ormai da anni la landa desolata del monumento all'incompiuta.Per il bagno in piscina dovranno attendere!
Ancora più eclatante il caso del deposito ATAC in via della Lega Lombarda,venduto dal Sindaco Veltroni per fare cassa e risanare l'esangue ATAC( la storia ha poi dimostrato che non ci sono operazioni finanziarie che tengano davanti al disastro della gestione della municipalizzata alla mobilità).Anche sotto l'ex deposito furono rinvenuti dei ritrovamenti a dir poco eccezionali: zanne di mammuth del pleistocene , una piscina perfettamente conservata,un colombario,un sarcofago di epoca romana e casse e casse di reperti archeologici allora gelosamente custoditi dentro uno stanzone del deposito.Poi tutto è stato messo in regola con l'avallo della soprintendenza:la costruzione è stata realizzata(e ahinoi è sotto gli occhi di tutti nella sua magnificenza deturpante e offuscante),la piscina e il colombario sono stati interrati e non si sa bene quale sorte sia stata riservata alle zanne di mammuth e a tutti gli altri reperti.
Ora è il turno di San Lorenzo.
E pensiamo amaramente che la sorte di questi ritrovamenti non sarà diversa dagli altri.
E pensiamo amaramente che la sorte di questi ritrovamenti non sarà diversa dagli altri.
Raffaele Fischetto
> Da: La Libera Repubblica di San Lorenzo
> <laliberarepubblicadisanlorenzo@gmail.com>
>
> Oggetto: Quattro priorità per San Lorenzo sull’area di Via de
Lollis –
>
Risoluzione dei cittadini
>
> Quattro priorità per San Lorenzo sull’area di Via de Lollis –
Risoluzione
> dei cittadini
> Da qualche tempo, a San Lorenzo, si parla di archeologia. Non di
quella industriale (è il caso della ex Bastianelli) ingoiata da chi
vuole far dell’abitare il proprio orticello di rendita.
Questa volta, scavando per costruire la “nostra” piscina, così
> caparbiamente strappata a chi, come l’Università, vede ogni spazio
libero nel quartiere quale territorio di caccia e annessione, sono
saltate fuori importanti testimonianze romane (il primo tracciato della
Tiburtina, impianti termali, cunicoli …).
Siamo in quello che il PRG chiama *ambito di valorizzazione
C10*; ovvero un progetto chiamato a perseguire i seguenti *obiettivi: *
1 - Recupero degli edifici abbandonati su via Tiburtina;
2 - Ridefinizione degli spazi aperti e delle destinazioni
d’uso precarie con valorizzazione delle fronti;
3 - Adeguamento ed ampliamento degli impianti sportivi e per
il tempo libero.
4 - Volumi a saldo zero [negli ambiti di valorizzazione] con
> possibilità di dislocazione per nuove acquisizioni.
Ora la scoperta archeologica, quello che la terra ci ha
restituito,oltre a rappresentare un inaspettato dono e una ricchezza per
tutta la città, offre una possibilità reale per valorizzare le
trasformazioni richieste.
Per noi questo pezzo di San Lorenzo è caro e così importante
che abbiamo imposto, da tanti anni, all’Amministrazione Comunale di
fare innanzitutto la piscina. La vogliamo, la continuiamo a pretendere,
ci batteremo per averla.
Per l’Amministrazione Comunale questo non sembra importante
perché, stravolgendo oltre ogni ragionevole considerazione, quanto fin qui
> progettato ci presenta ora un progetto in cui si fanno
prevalere esclusivamente (ed in modo del tutto anomalo ed improprio rispetto
la stessa normativa) gli elementi di compatibilità economica nei
confronti della ditta assegnataria dell’appalto.
Come sta avvenendo in molte parti del quartiere (succede ora
anche alla ex Dogana) ancora una volta “cannibalizzano” il loro stesso PRG
anteponendo la sostenibilità economica di pochi a quella e sociale di tutti.
Per tutto questo:
Ø Constatata la titolarità dell’area considerata:
Comune di Roma e Agenzia del Demanio – Direzione Roma Capitale
(attualmente concessa in uso gratuito e perpetuo per fini istituzionali
all’Agenzia per il Diritto agli Studi Universitari nel Lazio (LAZIODISU)
Considerato che:
Ø Il Comune di Roma, con deliberazione n. 76 del 16/4/2003 ha
approvato […]l’adeguamento alle nuove esigenze di decongestionamento delle
strutture universitarie e la riqualificazione dei quartieri limitrofi;
Ø Il Provv. OO.PP. ha redatto un progetto d’intervento con stralcio
funzionale “per la realizzazione di strutture quali palestra,
piscina,campi da tennis e calcetto” nell’area di via dei Dalmati;
*i comitati, le associazioni e le realtà del quartiere San
Lorenzo*, che sono da anni impegnati nella valorizzazione di questo quadrante
della città storica e nell’affermazione dei diritti di coloro che lo vivono,
formulano le seguenti *priorità*:
*1*) La *Piscina* dovrà assolutamente essere realizzata e
progettata in modo da non rendere impossibile la sua gestione, come nel progetto
> presentato. Si dovrà trovare la sua possibile collocazione
nell’area in oggetto, secondo un progetto che deve vedere impegnati gli uffici
della Città storica sotto il controllo scientifico della Soprintendenza
Comunale.
*2*) Deve essere garantita la messa in sicurezza e la fruibilità
dei *ritrovamenti archeologici*, che proprio per la loro composizione potranno essere
riassorbiti in una zona “a verde” del tutto assente nel nostro quartiere.
*3*) La progettazione generale dell’ambito dovrà tendere a
realizzare un *Disegno unitario nella ridefinizione del fronte di via dei
Dalmati*,che risulta essere, nel quartiere, l’unico spazio di proprietà
“pubblica”per il quale si possano utilizzare stanziamenti esistenti e altri
da richiedere (finalizzando a questo, per esempio, gli oneri e le
> monetizzazioni pagate da chi ha avuto fin qui dal Comune il via
libera per murare con la marea di miniappartamenti la nostra vita). Solo
così sarà possibile realizzare quanto i cittadini hanno chiesto e “ottenuto”
nei percorsi partecipativi precedenti (impianti sportivi e di
aggregazione, verde e “memoria”).
*4*) *Ritiro immediato, dal programma comunale di dismissione,
della porzione* che Tuttomarmi utilizza per l’accesso al laboratorio. Si
richiede il mantenimento della proprietà pubblica di questi metri quadri strategici
> che, “alienati”, renderebbero possibile la realizzazione di un devastante
> progetto targato “Piano Casa”, che oggi è bloccato dall’essere la
> particella in questione pubblica e non nella disponibilità del privato
> richiedente.
Per questo *i comitati, le associazioni e le realtà del
quartiere San Lorenzo* che da anni, con le loro lotte, si sono impegnati per
realizzare una coerenza urbanistica (che il percorso del Progetto Urbano ha
dimostrato sin qui di non essere in grado di assicurare) nel quartiere
lasciato in balia di ogni possibile intervento privato e che si apprestano a
> contrastare quanto, sempre i privati, intendono continuare a fare con
> l’operazione ex Dogana, *chiedono, trattandosi di finanziamenti
pubblici,pagati quindi anche da chi questo territorio abita, la
realizzazione delle quattro priorità indicate. *
Dichiarano che fino ad un *impegno ufficiale preso in questo
senso dall’Amministrazione Comunale su tutte e quattro le priorità
indicate*, non parteciperanno ai prossimi incontri di Laboratorio, dove finora ci
è stata sempre raccontata un’altra storia e non quella di cubature e
cemento checi avete fatto e ci fate precipitare addosso.
>
> Vi impediremo di continuare a farlo.
*I** comitati, le associazioni e le realtà del quartiere San Lorenzo
-lorenzo-sullarea-di-via-de-lollis-risoluzione-dei-cittadini/
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