Vincenzo De Luca,candidato Presidente alla Regione Campania
Quindici anni fa, funzionario di Legacoop con compiti inerenti la comunicazione, fui incaricato di intervistare per conto della rivista Consumi&Società Vincenzo De Luca, allora Sindaco per il secondo mandato della città di Salerno. De Luca mi ricevette nel suo ufficio, ascoltò le mie domande e poi incominciò a rispondere. Rimasi subito piuttosto basito. Seduto dietro la sua scrivania De Luca incominciò il suo monologo sicuramente interessante, ma mi resi subito conto che non ...rispondeva a me, neanche mi guardava: teneva lo sguardo alto sopra la mia testa orientato alla finestra e al pezzo di mare che inquadrava. Parlava con tono alto, solenne e scandito come un profeta che si rivolge al futuro. La cosa andò avanti così per un'ora senza spazi per repliche e contraddittorio. Mi resi conto che De Luca parlava come chi si sente investito di una missione storica che non ammetteva comunicazione aperta, immediata, diretta. Il Sindaco emetteva sentenze e editti, interpretava al meglio una concezione del suo ruolo nella politica del tutto solitario e autoritario. Sembrava avere già tutto deciso. Quindici anni dopo, quando mi capita di ascoltarlo intervistato in Tv, il modo in cui si esprime mi fa pensare che nell'esercizio di una autorità assoluta si sia ulteriormente perfezionato.
Gian Carlo Marchesini
Nessun commento:
Posta un commento