Maxi schermo alla Stazione Cavour
Continua la
marcia inarrestabile di Grandi Stazioni per lo sfruttamento intensivo della
Nuova Stazione Tiburtina ,Cavour.Gli enormi spazi vuoti al suo interno stanno
per essere occupati quasi tutti ,in prevalenza quelli che sono più
raggiungibili dal piazzale ovest.La Stazione è animata .Un flusso continuo di
viaggiatori la attraversa compulsamente tutto il giorno.Ancora qualche piccolo problema
di orientamento determinato da errori
progettuali a cui si è posto rimedio forzando le percorrenze “naturali” del
viaggiatore.Ma anche con queste difficoltà sembra comunque che la Stazione
Cavour stia ingranando e stia sulla buona strada.
Nel quadro
dei servizi offerti al suo interno registriamo l’arrivo dell’Osteria Agricola
del padron Botti,che promette meraviglie culinarie ai passeggeri e non solo .Quindi
pensiamo che i dirigenti di RFI e Grandi Stazioni possano essere soddisfatti e
anche per questo anno il loro pane
quotidiano se lo sono guadagnato.
Peccato che
nella loro scheda di valutazione non ci sia una voce che richiami alla
sensibilità verso il territorio e verso il passeggero.Perchè se ci fosse
riteniamo che ci potrebbero essere dei problemi .Infatti pur registrando l’apertura
dei bagni pubblici dal lato del piazzale ovest,la cui chiusura scandalosa denunciata da TRE RIGHE
più volte ,dobbiamo ancora una volta sottolineare che all’interno della
Stazione non ci sono sale di attesa per i viaggiatori comuni, meglio noti come
pendolari e tutta quella utenza non in possesso della card di utente
Freccia Rossa o di Italo.Perchè succede
anche questo:incredibile ma ci sono dei viaggiatori che prendono il treno ergo
acquistano il biglietto che si siedono sulle rampe delle scale oppure per terra
per aspettare il treno.Le vecchie e talvolta fumose sale d’aspetto a cui noi anziani
siamo stati abituati in tutti quegli anni in cui abbiamo usufruito delle
scomode Ferrovie Italiane,sembra che nella nuova sfavillante stazione Cavour ,non siano
state previste.E del deposito bagagli ne vogliamo parlare?Neanche quello c’è .E
hai voglia a cercarlo non lo trovi.Devi andare fuori dalla Stazione dove un piccolo imprenditore locale ha preso l’occasione
al volo e offre questo servizio ai viaggiatori.Ci rendiamo conto del punto di
vista di RFI e di Grandi Stazioni:business
is business e destinare degli spazi a dei girandoloni nulla facenti per
lasciare persino i bagagli e sottrarre,così facendo,degli spazi che potrebbero
essere affittati a caro prezzo è cosa alquanto disdicevole!
Poi
vorremmo sommessamente ricordare ai Municipi II e IV che le Ferrovie all’atto
della costruzione della Stazione Cavour avevamo firmato un protocollo in cui si
impegnavano a destinare degli spazi all’interno
della Stazione per uso sociale.Qualcuno se ne ricorda?Qualcuno ci sta
lavorando?Oppure,come ,al solito passata la festa gabbato lu santu?Quegli spazi
erano stati previsti a parziale compensazione dei disagi che la cittadinanza dei
due municipi (allora III e V) avevano dovuto sopportare per anni.Come al
solito nessuno se ne ricorda.Le amministrazioni cambiano,nuovi rampanti presidentini si insediano e nulla sanno dei precedenti.E
gli uffici che ci stanno a fare?A questa domanda,ad essere buoni, non sappiamo
rispondere e alziamo bandiera bianca.
E del suk
fuori la stazione Cavour qualcuno delle Ferrovie si è accorto oppure l’esterno
è solo buono per vendersi quel mega schermo visibile da tutte le angolazioni e
che ti martella ossessivamente tutto il giorno?Giustamente, ti risponderebbero,
che non è di loro competenza .Intanto strizzano l’occhio ai residenti.Se no,non si spiegherebbero oltre al maxi
schermo,la pista di pattinaggio sul ghiaccio nella piazzetta ipogea e le
bancherelle esterne durante il periodo di Natale, e tutti quei negozi all’interno
aperti ,qualcuno,h24.
Sta di
fatto che il mercato esterno anche quello dei non viaggiatri interessa agli
occhi sbrilluccicanti euro dei dirigenti delle Ferrovie.Loro fanno la loro
parte, e anche bene se la vogliamo vedere dal loro punto di vista.
Quelli che
non la fanno bene o piuttosto non la fanno assolutamente, sono le istituzioni
pubbliche,municipio,comune e regione.Non tutelano affatto i diritti dei
cittadini,non li proteggono dall’invadenza se non dalla prepotenza delle Ferrovie.Sono
dei piccoli manutentori dello status quo.Non disturbano il
manovratore.Figurarsi se disturbano una potente lobby come le Ferrovie.
Intanto
fuori è un disastro.I piccoli furti continuano,le piccole prepotenze anche.Di
decoro neanche a parlarne.Sotto la sopraelevata è tutto un brulicare di
incontri di gente senza fissa dimora che
consumano sul posto i pasti distribuiti dalla Caritas o da altre associazioni.In
tutti questi anni non si è provato a dare dignità a questo utile servizio sociale cercando di individuare un
luogo meno squallido e puzzolente.Dello stato di abbandono del Centro
Ittiogenico neanche ne parliamo perché è una vergogna a cielo aperto di cui è
responsabile in primis la Regione Lazio.
Sembra
quasi che si sia esercitata una sorta di
maledizione su questi luoghi dove il tempo passa ma tutto rimane nello stesso squallido modo di sempre.
Tranne
ovviamente per RFI e Grandi Stazioni che fanno il loro business alla faccia dei
cittadini.
Domenico
Fischetto
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