14 maggio 2015

IL BUSINESS E' DI CASA ALLA NUOVA STAZIONE TIBURTINA "CAVOUR"


                                                         Maxi schermo alla Stazione Cavour
 
 
Continua la marcia inarrestabile di Grandi Stazioni per lo sfruttamento intensivo della Nuova Stazione Tiburtina ,Cavour.Gli enormi spazi vuoti al suo interno stanno per essere occupati quasi tutti ,in prevalenza quelli che sono più raggiungibili dal piazzale ovest.La Stazione è animata .Un flusso continuo di viaggiatori la attraversa compulsamente tutto il giorno.Ancora qualche piccolo problema di orientamento determinato da  errori progettuali a cui si è posto rimedio forzando le percorrenze “naturali” del viaggiatore.Ma anche con queste difficoltà sembra comunque che la Stazione Cavour stia ingranando e stia sulla buona strada.

Nel quadro dei servizi offerti al suo interno registriamo l’arrivo dell’Osteria Agricola del padron Botti,che promette meraviglie culinarie ai passeggeri e non solo .Quindi pensiamo che i dirigenti di RFI e Grandi Stazioni possano essere soddisfatti e anche per questo anno  il loro pane quotidiano se lo sono guadagnato.

Peccato che nella loro scheda di valutazione non ci sia una voce che richiami alla sensibilità verso il territorio e verso il passeggero.Perchè se ci fosse riteniamo che ci potrebbero essere dei problemi .Infatti pur registrando l’apertura dei bagni pubblici dal lato del piazzale ovest,la cui chiusura scandalosa denunciata da TRE RIGHE più volte ,dobbiamo ancora una volta sottolineare che all’interno della Stazione non ci sono sale di attesa per i viaggiatori comuni, meglio noti come pendolari e tutta quella utenza non in possesso della card  di utente Freccia Rossa  o di Italo.Perchè succede anche questo:incredibile ma ci sono dei viaggiatori che prendono il treno ergo acquistano il biglietto che si siedono sulle rampe delle scale oppure per terra per aspettare il treno.Le vecchie e talvolta fumose sale d’aspetto a cui noi anziani siamo stati abituati in tutti quegli anni in cui abbiamo usufruito delle scomode Ferrovie Italiane,sembra che nella nuova sfavillante stazione Cavour ,non siano state previste.E del deposito bagagli ne vogliamo parlare?Neanche quello c’è .E hai voglia a cercarlo non lo trovi.Devi andare fuori dalla Stazione  dove un piccolo imprenditore locale ha preso l’occasione al volo e offre questo servizio ai viaggiatori.Ci rendiamo conto del punto di vista di RFI e di Grandi Stazioni:business is business e destinare degli spazi a dei girandoloni nulla facenti per lasciare persino i bagagli e sottrarre,così facendo,degli spazi che potrebbero essere affittati a caro prezzo è cosa alquanto disdicevole!

Poi vorremmo sommessamente ricordare ai Municipi II e IV che le Ferrovie all’atto della costruzione della Stazione Cavour avevamo firmato un protocollo in cui si impegnavano a destinare  degli spazi all’interno della Stazione per uso sociale.Qualcuno se ne ricorda?Qualcuno ci sta lavorando?Oppure,come ,al solito passata la festa gabbato lu santu?Quegli spazi erano stati previsti a parziale compensazione dei disagi che la cittadinanza dei due municipi (allora III e V) avevano dovuto sopportare per anni.Come al solito nessuno se ne ricorda.Le amministrazioni cambiano,nuovi rampanti presidentini  si insediano e nulla sanno dei precedenti.E gli uffici che ci stanno a fare?A questa domanda,ad essere buoni, non sappiamo rispondere e alziamo bandiera bianca.

E del suk fuori la stazione Cavour qualcuno delle Ferrovie si è accorto oppure l’esterno è solo buono per vendersi quel mega schermo visibile da tutte le angolazioni e che ti martella ossessivamente tutto il giorno?Giustamente, ti risponderebbero, che non è di loro competenza .Intanto strizzano l’occhio ai residenti.Se  no,non si spiegherebbero oltre al maxi schermo,la pista di pattinaggio sul ghiaccio nella piazzetta ipogea e le bancherelle esterne durante il periodo di Natale, e tutti quei negozi all’interno aperti ,qualcuno,h24.

Sta di fatto che il mercato esterno anche quello dei non viaggiatri interessa agli occhi sbrilluccicanti euro dei dirigenti delle Ferrovie.Loro fanno la loro parte, e anche bene se la vogliamo vedere dal loro punto di vista.

Quelli che non la fanno bene o piuttosto non la fanno assolutamente, sono le istituzioni pubbliche,municipio,comune e regione.Non tutelano affatto i diritti dei cittadini,non li proteggono dall’invadenza se non dalla prepotenza delle Ferrovie.Sono dei piccoli manutentori dello status quo.Non disturbano il manovratore.Figurarsi se disturbano una potente lobby come le Ferrovie.

Intanto fuori è un disastro.I piccoli furti continuano,le piccole prepotenze anche.Di decoro neanche a parlarne.Sotto la sopraelevata è tutto un brulicare di incontri di gente senza fissa dimora  che consumano sul posto i pasti distribuiti dalla Caritas o da altre associazioni.In tutti questi anni non si è provato a dare dignità a questo utile  servizio sociale cercando di individuare un luogo meno squallido e puzzolente.Dello stato di abbandono del Centro Ittiogenico neanche ne parliamo perché è una vergogna a cielo aperto di cui è responsabile in primis la Regione Lazio.

Sembra quasi che si  sia esercitata una sorta di maledizione su questi luoghi dove il tempo passa ma tutto rimane  nello stesso squallido modo di sempre.

Tranne ovviamente per RFI e Grandi Stazioni che fanno il loro business alla faccia dei cittadini.

Domenico Fischetto

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