23 maggio 2015

LO SCILINGUAGNOLO DI RENZI

Efficace descrizione dell'ars oratoria e "rimbambitoria" del premier.Condivisibilissima e veramente azzeccata.Complimenti a Gian Carlo .



Forzando una certa resistenza, ieri sera a Bersaglio Mobile di Mentana mi sono impegnato a seguire con la migliore attenzione possibile Matteo Renzi. E, senza ovviamente prescindere in toto dal senso e contenuto dei suoi argomenti, ho deciso di concentrarmi sul come Renzi via via li ha esposti. Devo dire che è difficile non riconoscergli una capacità impressionante di tenuta della parola che fluisce in un monologo espresso con una abilità, una vivacità, una grinta non parag...onabili a quelle di chiunque altro degli attuali leader. I due che in qualche misura gli si avvicinano sono Salvini e Landini - Grillo è un comico prestato alla politica -, ma Renzi è sicuramente una spanna sopra tutti. La parola gli fluisce inarrestabile, l'effetto è che gli interlocutori sono indotti a fargli da uditorio. Renzi parla con grande determinazione ed energia, come uno che sa, ha capito, è assolutamente convinto di dire la verità, come è proprio di chi viene dalla scuola degli slogan della pubblicità. Renzi parla con una scioltezza e sicurezza battente e ininterrotta, al punto non solo da zittire chi gli sta di fronte, ma da annichilirlo. Mentana, che non è l'ultimo arrivato, ha fatto la figura del pischello, le giornaliste incaricate di alimentare il contraddittorio, davanti al parlare torrentizio e perentorio di Renzi sono rimaste tramortite. Lo scilinguagnolo di Renzi ipnotizza, il come dice assorbe e incarna quello che dice: in questo è veramente impressionante. Lui è Parola di Verità, e ieri sera, sui cinque minuti faticosamente conquistati dagli altri, lui ha tenuto la parola per tre quarti d'ora. La sua determinazione, la sua disinvoltura, la sua capacità di saturazione dello spazio discorsivo lo rende intrattenitore realmente speciale. E' la sua forza, ma se a parlare è soltanto lui attraverso un ego straripante, è come non ci fosse partita. Renzi non accetta contraddittorio e confronto, fa una conferenza stampa. Dove ricavi tanta sicurezza ed energia è un mistero, forse è endorfina pura prodotta dal potere e dalla sua ebbrezza. Per come si è mosso e ha parlato da Mentana ieri sera, Renzi vince la partita a botta sicura. La sua capacità mediatico-discorsiva è magnetica. Facendo leva sulla sofferenza per mancanza di certezze che c'è in giro, Renzi la spazza via esibendo certezze in baldanzosa abbondanza. Quel che dice lo dice come verità assoluta, e il fatto che lo dica senza un alito di pausa costringe chi ascolta a far da riverente e passiva spugna. Renzi agisce principalmente, se non esclusivamente, sulla voglia che in giro abbonda di levarsi ogni dubbio rilasciando una totale delega. Renzi, come capacità oratoria, incarna un ipnotico e masturbatorio esercizio di non resistibile e liberatoria violenza. Mò capisco meglio perché il moderato e riflessivo Letta è arrivato ad accostarlo al metadone e alla morfina. Silenzio, signori miei: è Renzi che parla.


Gian Carlo Marchesini

IL DIBATTITO IN RETE

Ho seguito anch'io ieri sera Renzi a Bersaglio Mobile.
Copiando un po' quello che ha scritto G.C.M dirò che Renzi ha dimostrato una capacità impressionante di tenuta della parola con una abilità, una vivacità, una grinta eccezionali.
Non concordo con il giudizio di G.C.M. quando dice : Mentana, che non è l'ultimo arrivato, ha fatto la figura del pischello, le giornaliste incaricate di alimentare il contraddittorio, davanti al parlare torrentizio e perentorio di Renzi sono rimaste tramortite.
Nelle regole del corretto giornalismo gli intervistatori fanno le domande, incalzano l'intervistato, ma non fanno controinterviste.
Le domande di Mentana, della Sardoni, della Tortora sono state domande toste e dirette. Quando Renzi ha divagato lo hanno interrotto e incalzato.
Ripeto : in un' intevista il giornalista fa le domande, l'intervistato risponde e l'ascoltatore o il lettore giudicano. L'intervista non è un talk show ed l'intervistatore non può e non deve apparire di parte pertanto neutro, nè ostile, nè condiscendente.
J.


J., un'intervista in cui l'intervistato si prende tre quarti d'ora, lasciando ai tre intervistatori cinque minuti, non è una intervista: è uno show di chi ha rovesciato qualsiasi regola perché lui è l'onnipotente premier... Mi ha anzi stupito che Renzi non si sia fatto le domande da solo.
Gian Carlo

                                                        Non è andata così. O meglio è andata così solo al 50 %.
Nella prima parte dell'intervista Renzi ha dilagato, è vero. Durante la pausa televisiva Mentana l'ha "rimproverato" e all'inizio della seconda parte dell'intervista Renzi ha promesso risposte secche senza comizio.
Ci sono state anche dall'una parte e dall'altra delle simpatiche prese in giro.

Mentana non ha vespeggiato e Renzi non ha berlusconeggiato.
Ciao.
J

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