12 agosto 2016

LA RAGGI E LE OLIMPIADI A ROMA


 
 
Non si può dire che sull’argomento Olimpiadi a Roma il M5S ed in particolare la Sindaca di Roma siano campioni di coerenza.

Fattane una bandiera in campagna elettorale, e contrapponendosi il pensiero della Raggi a quello di Giachetti, il candidato del Partito Democratico,  ampiamente favorevole invece all’evento, crediamo proprio  che questa scelta di campo dei candidati abbia influito poi sul voto  finale di molti elettori. Sta di fatto che una volta insediatasi nell’aula Giulio Cesare la musica è cambiata. E  in maniera evidente. Già l’altro ieri una mozione di Stefano Fassina di Sinistra Italiana è stata bocciata in aula Giulio Cesare dove i consiglieri pentastellati, dopo essersi ampiamente documentati se l’eventuale voto favorevole gli sarebbe costata una denuncia per danno erariale, si sono comunque astenuti.  La stessa Sindaca lancia poi messaggi ambigui sull’argomento non così chiari come in campagna elettorale. Anche il comportamento nei confronti dei radicali di Riccardo Magi non è dei più coerenti, ma il più classico dei muri di gomma. Sono da poco al potere ma imparano in fretta. Depotenziando la campagna di raccolta firme da parte dei radicali, il M5S si oppone anche in questa maniera di ascoltare i romani. Non avevano detto, sempre in campagna elettorale, che la partecipazione sarebbe stato il loro metodo di governo privilegiato? Passata la festa ,la campagna elettorale, gabbato  il santo !!!

Nel frattempo il tempo stringe: le firme dei radicali dovrebbero essere raccolte entro il 10 settembre ma ne mancano 18.000 all’appello. Il prossimo 7 ottobre  è  anche la data fatidica entro la quale la Sindaca dovrebbe sciogliere la prognosi e definitivamente dichiarare la posizione della sua maggioranza.  E non vorremmo che consultasse solo la base grillina romana . Sarebbe un vero e proprio schiaffo alla ventilata partecipazione e la prova provata che la Sindaca Raggi si ritiene la rappresentante dei pentastellati e non di tutti i romani. Ci auguriamo vivamente per lei che non faccia questo errore che potrebbe scavare un solco incolmabile tra lei e la città.

Non abbiamo dubbi poi  che sull’onda emotiva delle attuali Olimpiadi a Rio e di tutta la retorica che ne sta segnando i vari eventi, il buon Malagò e il suo socio Montezemolo stiano lavorando ai fianchi della Raggi ,  della sua giunta e non solo.
L’impressione è che la Raggi sembri prendere tempo  nel cercare di trovare la soluzione più soddisfacente . Certamente in questo caso sconta molta inesperienza e scarsa determinazione, se è vero come è vero che c’è un direttorio non eletto al Comune di Roma ,e quindi non rappresentativo della cittadinanza, che ne controlla gli atti e le posizioni sui vari temi caldi. E immaginiamo che le possibili Olimpiadi a Roma nel 2024 siano uno di questi.

Si smarchi da questa supervisione, a Roma non vogliamo una Sindaca eterodiretta, dimostri di essere veramente la Sindaca che i Romani hanno votato con convinzione e sulle Olimpiadi lasci la decisione ai Romani dando una mano ai radicali per  raccogliere in  tempo  le firme per il referendum

Sarebbe il modo più democratico di lasciar decidere alla città sul suo futuro.

Domenico Fischetto

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