Anche la Sindaca Raggi ha sottoscritto durante il periodo elettorale la campagna Sai chi voti che prevedeva di “introdurre il metodo delle audizioni pubbliche per tutte le nomine dirigenziali di enti, consorzi o società”. Si sa come sono i candidati , alcuni di loro, nella concitazione della "presa del potere" dimenticano quello che hanno promesso in campagna elettorale e una volta eletti vanno avanti come un treno e addio agli impegni sottoscritti.
Non è stata da meno la nostra cara Sindaca, sempre sorridente e apparentemente comprensiva e paziente.La prima cittadina del M5S non ha mantenuto la promessa in occasione della recentissima nomina dell’amministratore unico di AMA Alessandro Solidoro. “Siamo consapevoli del grave momento che sta vivendo la nuova amministrazione capitolina, soprattutto sul fronte della gestione dei rifiuti, tuttavia riteniamo che le difficoltà ad applicare in tali frangenti le metodologie promesse, non dovrebbero impedire quantomeno un dialogo aperto e franco, mentre le nostre due lettere precedenti che sollecitavano la messa in atto di procedure utili a promuovere le audizioni pubbliche per le nomine dirigenziali non hanno finora avuto risposta. Ci saremmo aspettati che l’interlocuzione avviata durante la campagna elettorale continuasse anche dopo, come è accaduto
con altri sindaci italiani, soprattutto nel caso che la situazione rendesse necessario venir meno agli impegni presi.”
Non è stata da meno la nostra cara Sindaca, sempre sorridente e apparentemente comprensiva e paziente.La prima cittadina del M5S non ha mantenuto la promessa in occasione della recentissima nomina dell’amministratore unico di AMA Alessandro Solidoro. “Siamo consapevoli del grave momento che sta vivendo la nuova amministrazione capitolina, soprattutto sul fronte della gestione dei rifiuti, tuttavia riteniamo che le difficoltà ad applicare in tali frangenti le metodologie promesse, non dovrebbero impedire quantomeno un dialogo aperto e franco, mentre le nostre due lettere precedenti che sollecitavano la messa in atto di procedure utili a promuovere le audizioni pubbliche per le nomine dirigenziali non hanno finora avuto risposta. Ci saremmo aspettati che l’interlocuzione avviata durante la campagna elettorale continuasse anche dopo, come è accaduto
con altri sindaci italiani, soprattutto nel caso che la situazione rendesse necessario venir meno agli impegni presi.”
Se il buon giorno si vede dal mattino......Non solo non ha mantenuto l'impegno ma non si è "filata di pezza" nemmeno le due lettere di sollecito .Lo sappiamo che ancora è troppo presto per criticare, che dobbiamo farla lavorare poverina, che a starle col fiato sul collo lei si innervosisce e ci sguinzaglia il suo capo. Sì tutto vero e non sarà certo Tre Righe a scagliare la prima piega. Però ci corre l'obbligo di segnalare ai nostri due lettori almeno la scarsa coerenza dimostrata in questa occasione E se una Sindaca non mantiene gli impegni presi in campagna elettorale è un brutto segnale per tutti. E non vorremmo ritornare sull'argomento qualora cambiasse idea anche sulla fattibilità dei Giochi Olimpici a Roma nel 2024 .
I segnali ricevuti finora purtroppo non sono buoni e l'episodio segnalato è un pessimo precedente.
I segnali ricevuti finora purtroppo non sono buoni e l'episodio segnalato è un pessimo precedente.
Domenico Fischetto
dal sito Sai chi voti
Sai Chi Voti è una campagna nata in occasione delle elezioni amministrative del giugno 2016, per rispondere all’esigenza di avere una classe politica pulita e trasparente.
L’idea che accomunava le diverse associazioni promotrici della campagna è che i cittadini devono poter scegliere chi amministra le loro città: corruzione, clientelismi, conflitti d’interessi e guai giudiziari devono rimanere fuori dall’urna elettorale. Troppe volte abbiamo scoperto tardi che il sindaco, assessore o consigliere comunale non aveva le giuste competenze per svolgere il ruolo che ricopriva, o era portatore di equivoci conflitti d’interesse che ne pregiudicavano l’operato.
E troppo spesso abbiamo assistito a nomine pubbliche fatte a porte chiuse, nate più da favoritismi e logiche di spartizione che dalle reali capacità di chi amministra e gestisce beni e servizi pubblici.
L’idea che accomunava le diverse associazioni promotrici della campagna è che i cittadini devono poter scegliere chi amministra le loro città: corruzione, clientelismi, conflitti d’interessi e guai giudiziari devono rimanere fuori dall’urna elettorale. Troppe volte abbiamo scoperto tardi che il sindaco, assessore o consigliere comunale non aveva le giuste competenze per svolgere il ruolo che ricopriva, o era portatore di equivoci conflitti d’interesse che ne pregiudicavano l’operato.
E troppo spesso abbiamo assistito a nomine pubbliche fatte a porte chiuse, nate più da favoritismi e logiche di spartizione che dalle reali capacità di chi amministra e gestisce beni e servizi pubblici.
Sai Chi Voti è convinta che l’impegno alla trasparenza sia l’unico modo per contrastare il malaffare e ripristinare un legame di fiducia tra i cittadini e le istituzioni.
Per questo la campagna ha chiesto un impegno volontario di trasparenza ai candidati, che auspichiamo diventi presto un obbligo già dalle prossime elezioni. In questo senso ci siamo rivolti a tutte le forze politiche affinché approvino al più presto una legge nazionale che permetta agli elettori di conoscere chi aspira a governarli.
Per questo la campagna ha chiesto un impegno volontario di trasparenza ai candidati, che auspichiamo diventi presto un obbligo già dalle prossime elezioni. In questo senso ci siamo rivolti a tutte le forze politiche affinché approvino al più presto una legge nazionale che permetta agli elettori di conoscere chi aspira a governarli.
Ai candidati sindaco dei 30 principali comuni italiani al voto nelle amministrative 2016 abbiamo chiesto che fossero resi pubblici sul web il curriculum vitae, con competenze e incarichi espressamente indicati, lo status penale e una dichiarazione sui potenziali conflitti d’interesse.
In più abbiamo chiesto di sottoscrivere un impegno, ovvero che nel caso eletti si impegnassero ad approvare entro i primi 100 giorni dalla designazione della giunta il metodo delle audizioni pubbliche per le nomine di competenza comunale ai vertici di società, enti o consorzi.
In più abbiamo chiesto di sottoscrivere un impegno, ovvero che nel caso eletti si impegnassero ad approvare entro i primi 100 giorni dalla designazione della giunta il metodo delle audizioni pubbliche per le nomine di competenza comunale ai vertici di società, enti o consorzi.
Alle elezioni 2016 la candidata ha reso trasparente la sua candidatura pubblicando/dichiarando:
Curriculum
vitae
vitae
Età: 37 anni
Professione attuale
AvvocatoPiù significativa attività professionale passata
AvvocatoPercorso di studi
Laurea in giurisprudenza all’Università Roma Tre. Matterie approfondite come avvocato civilista: diritto civile, giudiziale e stragiudiziale. Ancora: diritto d'autore e di proprietà intellettuale. Ho pubblicato alcuni articoli e note a sentenza sulla rivista "Diritto dell'Informazione e dell'Informatica", nel 2007 sono stata nominata Cultore della Materia presso l'Università degli Studi di Roma "Foro Italico".Curriculum Vitae
Vedi il cv completo
Status
giudiziario
giudiziario
Procedimenti penali o illeciti passati o in corso
Nessuno
Conflitti
d'interesse
d'interesse
Rapporti professionali remunerati con il comune in cui è candidata
NessunoPossesso di quote societarie
Nel 2008 presidente di Hgr, piccola società con capitale di 20 mila euro. Incarico attribuitomi nell'ambito del mio percorso professionale presso lo studio Sammarco.Appartenenza ad organizzazioni non-profit
NessunoRuoli pubblici o politici ricoperti in passato
Consigliere M5S in Campidoglio nella passata consiliatura Marino.
Audizioni
pubbliche
pubbliche
La candidata si impegna a deliberare nei primi 100 giorni di amministrazione l’adozione del metodo
delle audizioni pubbliche per le nomine dirigenziali in enti, consorzi o società partecipate dal Comune
Programma
Impegni in materia di anticorruzione e trasparenza
Protocollo di collaborazione con Anac per rafforzare il controllo non solo sugli appalti ma anche sugli enti pubblici e le municipalizzate;Bilancio Comune trasparente;
Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati della p.a.;
Sistema di p.a. digitale;
Stop affidamenti diretti.
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