Consiglieri capitolini: spiegate il perchè ai cittadini
Gentile Consigliera, Gentile Consigliere,
i fatti accaduti nelle ultime settimane aprono per la nostra città la prospettiva di un commissariamento – che potrebbe allungarsi fino alla fine del Giubileo per motivi di sicurezza – che comporta di fatto una sospensione del governo democratico del Sindaco e della maggioranza eletti dai cittadini, comunque sottoposto al controllo dell’opposizione, e l’affidamento di tutti i poteri – quelli del Sindaco, della Giunta e dell’Assemblea capitolina – a un commissario di nomina governativa. Tutto questo senza che, ad oggi, sia stata data ai cittadini alcuna spiegazione, se non il collegamento alla vicenda di alcune spese non giustificate del Sindaco, che è ancora tutta da chiarire, e che appare sempre di più come un episodio assai poco consistente.
Ciò nonostante, ieri sera i consiglieri del Partito Democratico dell’Assemblea Capitolina, dopo l’incontro con il commissario del Pd romano Matteo Orfini, per voce del capogruppo Fabrizio Panecaldo, hanno fatto sapere (sulla testata di riferimento L’Unità on line) di essere “uniti nel condividere la posizione espressa da Orfini: “Non cambia niente” e che “le condizioni politiche per andare avanti non c’erano prima e continuano a non esserci ancora oggi”.
Noi crediamo che coloro che vi hanno dato il voto, e in generale i cittadini romani, abbiano il diritto di sapere quali siano le “condizioni politiche” che hanno determinato la decisione della maggioranza – la vostra – di sciogliere questa amministrazione e andare a nuove elezioni. Il capogruppo Panecaldo, pochi giorni fa, ha dichiarato che “ I consiglieri del Pd al Campidoglio non sono eterodiretti da nessuno”, rispondendo di fatto all’ipotesi ventilata da molte testate giornalistiche di un “dictat” del Presidente/Segretario Renzi, affidato al Commissario/Presidente Orfini.
Per smentire quell’ipotesi esiste una sola strada maestra: spiegare il perché del ventilato sfiduciamento del Sindaco, che lo ha spinto alle dimissioni.
E noi pensiamo che i consiglieri comunali, prima di rispondere al loro partito e al loro segretario, debbano rispondere ai cittadini che li hanno eletti, e che ogni consigliere debba motivare personalmente la sua scelta, anziché trincerarsi dietro non precisate “condizioni politiche” .
A breve i cittadini saranno inondati dai soliti appelli, dai soliti programmi, dalle solite promesse che scattano in vista delle elezioni. Ma questa volta la distanza tra il marketing elettorale e l’afasia dimostrata dai consiglieri in una delle circostanze più importanti e significative della vita della Capitale, potrebbe dare una connotazione decisamente diversa a ogni volto sorridente che si affaccerà dai cartelloni che invaderanno la città.
Siamo a disposizione per pubblicare in questo spazio le opinioni di ogni consigliere capitolino – di maggioranza e di opposizione – che voglia far conoscere alle persone che gli hanno dato voto e fiducia perché è d’accordo (o non è d’accordo) a far finire prematuramente questa consiliatura.
A scanso di equivoci: a noi non interessa che il Sindaco resti o si dimetta definitivamente, vogliamo solo che ognuno si prenda le responsabilità delle proprie scelte davanti agli elettori. Perché il cambiamento comincia con l’avere il coraggio di raccontare la verità a viso aperto.
A Roma sarebbe già una rivoluzione.(AMBM)
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