Mentre Ignazio Marino sembra ancora non aver sciolto la prognosi,ovvero:
1. confermare le sue dimissioni il 2 novembre,
2.andare in aula Giulio Cesare ed essere sfiduciato dal suo stesso partito,
3.mettersi a capo di una lista civica o simile e presentarsi alle prossime elezioni,
4. candidarsi alle prossime primarie per la scelta del candidato sindaco nel PD,
5.varie ed eventuali
il popolo dei suoi sostenitori manifesterà domani sotto la statua di Marco Aurelio per chiedergli di non andarsene.Plaudiamo a tutti questi cittadini duri e puri che ancora credono in Marino e lo sollecitano fortemente a non mollare."Ignazio nun ce lassà" come dicevano gli indigeni in un famoso film con Manfredi /stregone.Peccato che Marino finora in politica non abbia mai danzato da solo e si sia invece dovuto appoggiare a dei robusti compagni di viaggio si chiamassero Dalema o Bettini.Sarà capace da solo di sfidare il PD e tutto quello che rappresenta oppure trovare una soluzione onorevole che salvi lui e tutto il cucuzzaro con buona pace dei suoi sostenitori?
Siamo proprio curiosi di vedere come andrà a finire.
Domenico Fischetto
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